I vini premiati ad Autochtona 2018 (foto di Marco Parisi) |
Il 16, nella seconda e ultima giornata di Autochtona sono stati annunciati i vincitori del concorso “Autoctoni che Passione!”, premio alla tipicità, diviso in sei categorie, deliberati dalla giuria internazionale presieduta dal tedesco Jens Priewe. Val la pena di prenderne nota, per assaggiarli, magari direttamente dal produttore o in un locale delle vicinanze se ci si dovesse trovare in loco, o si riuscisse a reperirli in enoteca.
Miglior Rosso e Miglior Bianco: due piemontesi, il Valletta Barbera d’Alba Doc 2016 di Claudio Alario e il Poggio dello Scagno Derthone Timorasso Doc 2016 de La Vecchia Posta.
Migliori Bollicine: un emiliano, il CDV Brutrosso Lambrusco di Sorbara Doc della Cantina della Volta, un metodo classico brut.
Miglior Rosato: un pugliese, il Rosarò Salento Negroamaro Rosato Igt 2017 di Feudi di Guagnano.
Miglior Vino Dolce: il siciliano Martingana Moscato Passito di Pantelleria Dop 2008 di Salvatore Murana.
Premio Speciale Terroir (incorona l’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al proprio territorio): Aleatico passito dell’Elba Docg 2017 di Montefabbrello (Toscana).
Oggi, mercoledì 17, si apre e chiude, in continuità con Autochtona, Vinea Tirolensis, dedicata ai vignaioli indipendenti altoatesini, con oltre 60 espositori provenienti dalle zone più vocate del Sud Tirolo: dalla Bassa Atesina al Burgraviato, dalla Val d’Isarco alla Val Venosta.
E giovedì 18 è la volta del debutto di Legrein Experience, kermesse dedicata al vino rosso (ma anche rosato, e di vaglia) altoatesino, con degustazioni, showcooking e incontri. Sarà particolarmente interessante, capire l’esito del concorso fra i migliori Lagrein, un vino la cui menzione risale a un documento del 1318 e che ha trovato nella zona intorno a Bolzano il suo terroir ideale. Morbido ed elegante, nelle sue migliori espressioni, il Rosso (Dunkel) si fa fresco, sapido e fruttato, di gran piacevolezza se vinificato in rosato, dando luogo al tradizionale Lagrein Kretzer, un rosato che andrebbe meglio valorizzato sia dal punto di vista della sua conoscenza sia da quello produttivo, “osando” anche proporlo dopo una certa maturazione in cantina.
Una giuria ha già selezionato a Milano 13 campioni, suddivisi nella categorie Rosato, Annata 2017 e Riserva. Domani la proclamazione dei tre vini vincitori. E la possibilità di assaggiarli abbinati ai piatti, preparati durante uno showcooking,
da tre eccellenti chef del territorio: Marc Bernardi del Piz Seteur di Selva di Val Gardena, che proporrà col Kretzer Il salmerino va in bianco; Mattia Baroni, dell’Haselburg di Bolzano, che accosterà Pomodoro verde e rosso al Dunkel d’annata; e Danilo D’Ambra di Johnson & Dipoli di Egna, che si cimenterà con Cervo mela e cioccolato tentando di azzeccare l’abbinamento con il Lagrein Riserva. Ma ecco i nomi dei vincitori (nella foto, da sinistra a destra).
Miglior Lagrein Riserva: Gran Lareyn 2015, di Loacker. Miglior Legrein Kretzer: Larcherorhof 2017; Miglior Lagrein ultima annata: Egger-Ramer 2017.
da tre eccellenti chef del territorio: Marc Bernardi del Piz Seteur di Selva di Val Gardena, che proporrà col Kretzer Il salmerino va in bianco; Mattia Baroni, dell’Haselburg di Bolzano, che accosterà Pomodoro verde e rosso al Dunkel d’annata; e Danilo D’Ambra di Johnson & Dipoli di Egna, che si cimenterà con Cervo mela e cioccolato tentando di azzeccare l’abbinamento con il Lagrein Riserva. Ma ecco i nomi dei vincitori (nella foto, da sinistra a destra).
Miglior Lagrein Riserva: Gran Lareyn 2015, di Loacker. Miglior Legrein Kretzer: Larcherorhof 2017; Miglior Lagrein ultima annata: Egger-Ramer 2017.
* Lagrein Experiencea Fiera Bolzano, piazza Fiera 1, Bolzano, www.autochtona.it , il 18 ottobre dalle 10 alle 16.30. Ingresso: 30 € (25 € se acquistato online).
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