lunedì 6 aprile 2015

Expo Milano 2015 / Identità Golose e Slow Food, grandi chef e giovani contadini da tutto il mondo


Gruppo di chef protagonisti di Identità Expo, davanti alla fontana del Castello Sforzesco di Milano.
 In prima fila, il terzo da sinistra è Claudio Sadler, il secondo da destra Pietro Leeman
Mentre il padiglione della Repubblica Ceca ha tagliato il traguardo ed è praticamente pronto, molti altri “soffrono”. E più di essi il Commissario all’Expo 2015 Giuseppe Sala, che guida la corsa contro il tempo di migliaia di maestranze, tecnici e ingegneri, al lavoro - pare - 24 ore su 24. Sostiene il Commissario che il primo maggio i visitatori potranno comunque entrare in 86 spazi e che il 90 per cento delle strutture saranno pronte entro il 25 aprile. Per quanto riguarda Palazzo Italia, Sala assicura che sarà visitabile sin dal primo giorno. Abbastanza ottimista dopo una visita il lunedì di Pasqua anche il sindaco Pisapia.
Siccome però l’Expo dura sei mesi, di tempo per aggirarsi fra il Decumano e il Cardo (www.expo2015.org/it/esplora/sito-espositivo/cardo-e-decumano) ce ne sarà, anche se nei primi giorni qualche pietosa quinta dipinta celerà gli ultimi lavori.
E c’è anche il tempo di meditare sui programmi di associazioni che hanno nella loro mission il gusto della tavola, del buon cibo e della correttezza alimentazione.
Come quello di Identità Expo (www.identitagolose.it/sito/it/182/presentazione.html), la proiezione di Identità Golose creata Paolo Marchi all’interno dell’esposizione universale, con un formato inedito. Per sei mesi, ogni giorno, dalle 10 alle 23, appuntamenti, conferenze, lezioni e show cooking animeranno lo spazio, che ospiterà ovviamente anche un ristorante. Protagonisti, molti fra i migliori cuochi d’Italia (e anche del mondo), che si alterneranno di settimana in settimana proponendo le loro creazioni.
Paolo Marchi
I due piani di Identità Expo, con affaccio sul Decumano, tra i padiglioni della Malaysia e della Thailandia, saranno sede d’iniziative esclusive. Il ristorante con cucina a vista sarà al pianterreno, mentre al primo piano ci sarà uno spazio polifunzionale che negli orari non interessati dal servizio ai tavoli, potrà ospitare gli eventi. Sarà poi disponibile un ampio terrazzo all’aperto dedicato in particolare al cocktail.
Il programma Prevede vari momenti monotematici in lingua italiana e inglese: Le Cucine del Mondo, dedicato alla grande cucina internazionale; Identità Giovani, per valorizzare nuovi talenti dei fornelli; Identità di Vino, più tappe settimanali alla scoperta della migliore enologia italiana; Identità di Pane e di Pizza; Identità Naturali, su cucina vegetariana, vegana e crudista. E ancora: Identità Milano, la finestra sulle tavole della città; Identità di Pasta, Identità Libri e la Scuola di Cucina, in collaborazione con ConviviumLab-Arte del Convivio.
E soprattutto, grandi menu d’autore.
Il ristorante Al centro della scena, un’idea di ristorazione e di moderna ospitalità italiana firmata da alcuni fra i più grandi chef d’Italia e del mondo. Per cinque giorni alla settimana, dal mercoledì alla domenica, a pranzo (12,30-15,30) e a cena (19,30-22,30) sarà tempo di Italian & International Best Chef: dunque 26 settimane per altrettante firme che si alterneranno coadiuvate da una brigata fissa, coordinata dall’executive chef Andrea Ribaldone del ristorante stellato I Due Buoi di Alessandria, in collaborazione con i resident chef Domenico della Salandra di Taglio a Milano e Domenico Schingaro del Due Buoi.
Grandi cuochi A esordire venerdì 1° maggio fino a domenica 3 sarà Massimo Bottura patron dell’Osteria Francescana di Modena. Dopo di lui altri big: Ugo Alciati, Carlo Cracco, Giancarlo Perbellini, Roberto ed Enrico Cerea, Gennaro Esposito, Marco Stabile, Emanuele Scarello, Moreno Cedroni, Davide Oldani, Pino Cuttaia, Francesco Apreda, Davide Scabin, Antonino Cannavacciuolo, fino a Italo Bassi e Riccardo Monco, dell’Enoteca Pinchiorri. Tra gli stranieri, confermati già chef prestigiosi come lo sloveno Tomaž Kavčič, il peruviano Diego Muñoz, lo statunitense Tony Mantuano e il brasiliano Rodrigo Oliveira. Il pranzo della domenica sarà a quattro mani: una star italiana e una straniera dialogheranno in un appuntamento davvero unico.
Contemporary Italian Chef Il lunedì e il martedì, a pranzo, saranno di scena altri straordinari cuochi tricolori, quali Christian e Manuel Costardi, Norbert Niederkofler, Antonia Klugmann, Claudio Sadler, Andrea Berton, Fabrizio Ferrari, Angelo Sabatelli, Cristina Bowerman e Fabio Abbattista.
La sera del lunedì e martedì, infine, spazio al menu speciale Identità Golose Expo, una proposta innovativa a cura di Andrea Ribaldone. Lo stesso chef presenterà un piatto nuovo e audace: Spaghetti Milano, in cui gli spaghettoni vengono conditi con una sorta di salsa di risotto allo zafferano, con tanto di gremolada, carne e midollo di ossobuco.
Ogni menu preparato dagli chef, di quattro portate, sarà proposto al prezzo di 75 €, vini compresi. Il pranzo a quattro mani costerà invece 90 €, vini compresi. Al di fuori degli orari canonici di pranzo e cena, sarà sempre possibile ordinare un pasto di qualità, scegliendo fra le proposte di buoni piatti di cucina italiana, creati dallo stesso Ribaldone. E per tutta la giornata, la terrazza coperta al primo piano ospiterà un cocktail bar d’autore.
Fra i partner (San Pellegrino - main sponsor -, Grana Padano, Monograno Felicetti e altri), Italia del Vino, consorzio che rappresenta l’alleanza di dodici fra le più importanti realtà vitivinicole italiane: Banfi; Cantina Lunae; Ferrari Fratelli Lunelli; Sartori; Zonin; Gruppo Italiano Vini; Librandi; Marchesi di Barolo; Medici Ermete & Figli; Santa Margherita; Drei Donà -Tenuta la Palazza; Terredora.


Pentole e alimenti del Benin, Africa. Progetto produttori e distributori di alimenti sani
a Cotonou (Comunità del cibo)
Migliaia di contadini, allevatori, pescatori, pastori sotto i 40 anni invaderanno Milano dal 3 al 6 ottobre. Chiamati a raccolta da Terra Madre, emanazione di Slow Food, un network che riunisce i piccoli produttori di cibo di mezzo mondo. Largo ai giovani, perché, come sostiene Joris Lohman, membro del comitato esecutivo di SF e rappresentante dello Slow Food Youth Network, "sono loro i difensori della biodiversità, loro che ogni giorno mettono tutto l’impegno, anima e cuore nel produrre un cibo buono, pulito e giusto per tutti noi, gli unici che possono davvero insegnarci come nutrire il pianeta nei prossimi anni.
"Non saranno i governi e le agroindustrie a nutrire il mondo, ma le persone, i contadini, i pescatori e i cuochi", continua Lohman. "È per questo che chiediamo a tutti i giovani di raggiungerci a Milano per far sentire la nostra voce, confrontarci e creare il sistema alimentare del futuro".
Milano si prepara a tre giorni di festa e dibattiti dedicati sia ai temi cari all’associazione della chiocciola, come ambiente e sostenibilità, sia ad appuntamenti tematici in cui riunire chi condivide lo stesso lavoro. 
"Vogliamo che i panettieri di tutto il mondo abbiano la possibilità di condividere esperienze e problemi, così come i casari, gli allevatori e gli agricoltori. E che ripartano dall’Italia con idee e progetti nuovi, per continuare a collaborare una volta tornati a casa, creando le basi per una rete ancora più solida. Per portare migliaia di giovani a Milano abbiamo bisogno del sostegno di tutti", ragiona Joris Lohman. "Dobbiamo garantire il diritto al viaggio per questi ragazzi che provengono dai quattro angoli del pianeta, per renderli artefici del loro e del nostro futuro". A breve sarà disponibile una piattaforma sul sito www.slowfood.it che permetterà a tutti di contribuire all’iniziativa
Carlo Petrini
"I fondi saranno utilizzati anche per sostenere il progetto Diecimila Orti in Africa, che sta mutando le sorti di molte comunità nel continente africano. È davvero utopico pensare che il cambiamento del sistema alimentare possa avvenire rispettando le risorse del pianeta e la sovranità alimentare dei popoli?". Anche l'utile dell'area SF verrà devoluta all'impresa. Secondo Carlo “Carlin” Petrini, presidente di SF, "tutto dipende dal livello di biodiversità alimentare che sapremo preservare. La biodiversità non è solo un elenco di specie, razze e varietà, ma include le relazioni che intercorrono tra questi elementi: le relazioni che tengono in piedi il mondo e che ci consentono di sopravvivere. Insomma, è proprio la biodiversità la scintilla che accende l’energia per la vita e su cui mettiamo l’accento nel nostro spazio all’interno dell’evento milanese".
Tre gli edifici in legno certificato Pefc di Slow Food, che ospiteranno una mostra sulla biodiversità, le aree degustazione Slow Cheese e Slow Wine, lo Slow Food Theater, dove assistere a incontri, conferenze e spettacoli aperti, lo spazio associativo e la libreria di Slow Food Editore.
Al centro un orto con le varietà tipiche lombarde e curiosi consigli per creare il proprio sul balcone o in vasca. Verranno coinvolti gli allievi delle scuole e le loro famiglie, perché capiscano il ciclo delle stagioni e la struttura dei terreni.
Sarà un’enorme chiocciola rossa a dare il benvenuto ai visitatori che entrano nello spazio di Slow Food, all’estremità est del Decumano. Ad accoglierli una struttura in legno di larice completamente sostenibile ispirata alle cascine lombarde, articolate su tre lati, con un cortile interno. Si comincia con la mostra interattiva Scopri la biodiversità, per poi assaggiare i formaggi a latte crudo proposti nell’area Slow Cheese e finire con un dibattito organizzato nello Slow Food Theater. Quindi, un percorso educativo per grandi e piccoli, suddiviso in colorate tappe in cui osservare e toccare con mano le ricchezze del nostro pianeta.
Slow Cheese & Slow Wine In degustazione ogni giorno quattro formaggi a latte crudo e quattro vini, a rappresentare la biodiversità dei territori. Accanto alle grandi eccellenze italiane, come la Mozzarella di bufala e il Parmigiano, oltre 30 prodotti dei Presìdi, il progetto con cui SF sostiene le produzioni tradizionali che rischiano di scomparire.
Slow Food Theater Uno spazio in cui assistere a conferenze, dibattiti, presentazioni, ma anche proiezioni di film e rappresentazioni teatrali e musicali.
Nell’ottobre 2014 Carlo Petrini, don Luigi Ciotti e Ermanno Olmi, hanno rivolto un appello ai giovani contadini, pescatori, nomadi e indigeni che producono il nostro cibo quotidiano e che vale la pena di raccogliere (Vedi:  www.slowfood.com/expo2015/wp-content/uploads/2015/01/Terra-Madre-Giovani-Slow-Food-a-Expo-2.pdf?f0807c ).
Info. Indirizzo del padiglione: al termine del Decumano accanto alla Collina Mediterranea, accesso Est Roserio. La visita della mostra Scopri la biodiversità e la partecipazione agli eventi nello Slow Food Theater sono gratuite. Ticket degustazione: formaggi: 8 €; formaggi accompagnati da un bicchiere di vino: 10 €.