giovedì 12 luglio 2018

Riesling Renano, vini a confronto: dalla Mosella al Trentino, dall'Oltrepò pavese alla...Calabria

Un'ansa della Mosella, culla del Riesling Renano. La valle si estende da Coblenza a Treviri
Potrà sembrare strano a chi ha assaggiato del Riesling, magari in Oltrepò pavese, e l’ha trovato niente più che un vino simpatico. Si trattava probabilmente della varietà Italico, ben più modesta qualitativamente di quella non a caso chiamata Renano. Mai sentita nominare, invece, il nome Mosella? E’ un affluente del Reno in Germania e da lì provengono alcuni dei migliori Riesling del mondo. Altri si trovano lungo altre vallate del Reno, in Austria e in Alsazia (Francia). E in Italia? Panorama poco incoraggiante, il meglio probabilmente viene dall’Alto Adige e dal Trentino, ma si trovano alcune interessanti sorprese anche…più giù, nel già citato Oltrepò pavese, per esempio e persino nella lontana Calabria.  Se il prototipo, il vino di riferimento, è quello tedesco, bisogna allora spendere qualche parola su di esso. È un vino ricco di acidità, il che lo rende suscettibile di prolungate e positive maturazioni in bottiglia. Il problema, in quelle zone, è di raggiungere il giusto equilibrio tra acidità e zuccheri, per far risaltare quella complessità di profumi e di sapori quasi inimitabile altrove. 
La classificazione dei Riesling tedeschi è anch’essa piuttosto…complessa e riguarda i cosiddetti QmP, Vini di qualità con Predicato, per i quali non è ammesso lo zuccheraggio: se la deve cioè cavare il produttore, scegliendo il momento giusto per la vendemmia e quindi interpretando l’annata alla quale si trova di fronte. Per fare il vino al meglio ci vogliono sia temperature fresche sia escursioni termiche fra notte e giorno quasi estreme. Ed è appunto in Germania e Alsazia che si trovano più facilmente che in altri Paesi queste condizioni.
I Riesling tedeschi di qualità sono suddivisi in varie categorie, a seconda del loro grado zuccherino (tenendo sempre presente che lo zucchero naturale serve ad equilibrare la spiccata acidità).  
Si va dai Trocken, secchi (anche se in realtà c’è sempre un residuo zuccherino, dai 4 ai 9 grammi per litro) ai Kabinett, ottenuti da uve molto mature (oltre 9 g di zucchero), agli Spätlese (Vendemmie tardive, con “attacco” di muffe nobili), agli Auslese (sorta di selezioni di vendemmie tardive), ai Beerenauslese (letteralmente: acini selezionati, 200 gr/l di zuccheri) fino ai quasi impronunciabili  Trockenebeerenauslese (acini appassiti selezionati, i più dolci e concentrati). Vi sono anche i rari Eiswein, che vengono ricavati da uve attaccate dal gelo invernale, che così ne concentrano il succo.
Qui però, più modestamente, ci si occupa solo di pochi vini, quattro per la precisione, partendo dall’estremo Nord fino quasi all’estremo Sud. E di soli vini secchi, o asciutti che dir si voglia.

Il Dr. Fischer
Martin Foradori, patron della Cantina Hoffstätter a Termeno (Alto Adige), aveva un sogno: produrre un Riesling di gran classe. Ma pensava che sul suo territorio non ci fosse un terreno veramente “giusto”. E allora se l’è andato a cercare in Germania, proprio nella Mosella. E l’ha trovato, cinque anni fa, associandosi al produttore Nik Weis e al giovane proprietario di una vecchia e rinomata cantina, Johannes Fischer, di cui hanno acquistato formalmente alcuni ettari di vigna. Hanno deciso di mantenere unico il marchio glorioso, e di migliorare solo alcuni aspetti vitivinicoli. I terreni e la cantina si trovano nel paese di Ockfen vicino alla pittoresca cittadina di Saarburg, lungo la Saar, affluente della Mosella
Le vigne sono piantate su ripidi terreni, il Bockstein e la Kupp (sopra Saarburg), in quelle che in Germania vengono chiamate Lagen, cioè esposizioni più favorevoli alla luce e al sole. Secondo i produttori, la vendemmia 2017 è stata “strepitosa” nonostante un clima di tarda estate ostile, compensato però da un ottobre soleggiato. In conclusione: produzione più scarsa rispetto ad annate precedenti, ma per le uve “sopravvissute” aromi di gran classe. 
Ma vediamo, annusiamo, gustiamo. Questo Riesling della Mosella Trocken (cioè secco) alla vista appare di un bel colore giallo paglierino intenso; grati profumi floreali all’inizio, poi fruttati, di frutta gialla come ananas e pesca, con richiami minerali (forse gesso e/o ardesia, anche se è sempre ardito inoltrarsi in sentori che non derivano veramente dai minerali presenti nel suolo). Il sapore è (quasi) esplosivo, grande sapidità, un’acidità alta (7,2 gr/l) ma non fastidiosa, ben equilibrata dagli zuccheri naturali (9 gr/lt); in bocca si avverte una gran bella struttura, con finale lungo, luminoso, appagante. 
Abbinamenti. Frutti di mare, risotto col pesce persico, animelle, choucroute, pollo alla Kiev. Matrimonio d'amore: Orata arrostita con erbe odorose.
* Dr. Fischer, Riesling della Mosella Trocken 2017, 12° alcolici; prodotto da Dr. Fischer - Hofstätter Weis, distribuito da Tenuta J. Hofstätter, piazza Municipio 7, Termeno (Bz), www.hofstatter.com/it Circa 20mila bottiglie. Prezzo: 13-14 € la bottiglia.
Voti. Qualità: 9. Qualità/prezzo: 10.

Un Riesling una tantum
Dalla Mosella, attraverso l’Alto Adige, si scenda in Trentino, anzi proprio a Trento e precisamente in località Oltrecastello, a poco più di 3 km a est dal centro cittadino. Qui, su una collina posta a 450 metri s.l.m. si trova il vigneto di Riesling Renano (meno di 1 ettaro su un terreno ricco di calcare marnoso) alla base del vino prodotto da un colosso della vitivinicoltura regionale, la Cavit. 70 milioni di bottiglie l’anno, dieci cantine sociali, 4500 viticoltori associati e una pratica aziendale che ha saggiamente diviso la produzione su tre “linee” di qualità crescente, ma che non di rado tocca i vertici, in particolare nella linea Il Maso, ma non solo.
È il caso di questo Una Tantum, prodotto in poche migliaia di bottiglie e che non verrà replicato per le annate successive al 2014. Secondo gli agronomi di Cavit, l’uva vendemmiata è risultata perfetta nonostante una andamento climatico con temperature più basse delle medie stagionali e piogge durante la stagione vegetativa. Ma proprio queste condizioni difficili avrebbero permesso di ottenere un vino di carattere e longevo. Il mosto è stato macerato a freddo a contato con le bucce per 4 ore per facilitare l’estrazione degli aromi, e poi fermentato in acciaio a non più di 18°. La maturazione sui lieviti si è protratto sino all’imbottigliamento e cioè ad agosto 2017, con ulteriore affinamento in bottiglia di 8 mesi.
L’Una Tantum nel bicchiere ha colore giallo paglierino con qualche riflesso verde. Il profumo è lieve, ancora un po’ inespresso, prevale il fruttato sul floreale (pesca, albicocca, un po’ di mela); in bocca si avverte una carica acida importante, note minerali, ancora dei richiami fruttati. L’impressione è quella di un vino ancora giovane (nonostante la lunga maturazione!), ovviamente già bevibile con soddisfazione, soprattutto con i giusti abbinamenti a tavola, ma suscettibile di miglioramenti. Piuttosto secco, migliora in bocca nel finale e poi di sorso in sorso. In effetti, se confrontato col vino precedente nei dati analitici, presenta un’acidità totale di 8 g/l (contro 7,2) e un residuo zuccherino di 4 g/l (contro 9). 
Abbinamenti. Con la cosiddetta cucina asiatica (ma non troppo agrodolce); ostriche, crostacei in genere e formaggi di capra. Matrimonio d'amore: Trenette con i lupini (piccoli molluschi gustosissimi, cotti con aglio, olio, prezzemolo e vino bianco).
* Una Tantum, Riesling renano Trentino Doc 2014, 13° alcolici; prodotto da Cavit, via del Ponte 31, Trento, www.cavit.it.  7830 bottiglie. Prezzo: 24 € la bottiglia (28 € in cassetta di legno).
Voti. Qualità: 8. Qualità/prezzo: 6. 

Il Riesling vien dal Campo
È un appezzamento di terreno di circa 2 ettari ettari, coltivato a Riesling Renano fin dagli anni Settanta, su un suolo argilloso-calacareo, con presenza di ciottoli, esposto a meridione e a 280 metri s.l.m.
La resa massima per ettaro è di 50 ettolitri. Si chiama Campo della Fojada e anche se vi sono altre vigne di Riesling sparse sul territorio di Travaglino (80 ettari vitati), il Campo costituisce il nucleo storico e principale.
L’uva normalmente non viene raccolta molto presto ma nella seconda decade di settembre.
Dopo la raccolta manuale una parte del mosto subisce una parziale macerazione a freddo con le bucce (circa il 20%) prima della fermentazione con il resto del mosto in tini d’acciaio, a 16-18°. Poi il vino trascorre sei mesi sulle fecce prima dell’imbottigliamento e ancora alcune settimane per l'affinamento in bottiglia. I dati analitici raccontano di un'acidità totale di 4,5 g/l con residuo zuccherino di 5 g/l, forse il "segnale tecnico" che non ci troviamo più di fronte a un vino che fa riferimento alla tipologia tedesca o alsaziana, ma a qualche cosa di più italiano (per amore o per forza?).
Vino dal bel colore paglierino con qualche riflesso dorato. Profumi piuttosto tenui, genericamente floreali (ma si avverte la camomilla), poi agrumati e di frutta estiva (albicocca in primis). In bocca è fresco, secco, di discreta sapidità finale.
Abbinamenti. Antipasto di mare, tortelli di zucca, omelette al salmone, triglie in padella, zuppe di pesce leggere.
Travaglino produce in numero limitatissimo di bottiglie anche il Campo della Fojada Riserva, che si affina per un anno nel vetro e di cui si dice un gran bene.
* Campo della Fojada, Riesling Renano Oltrepò Pavese Doc 201613° alcolici; prodotto da Travaglino,  loc. Travaglino 6A, Calvignano (Pavia), www.travaglino.it. 20mila bottiglie. Prezzo: 12 € la bottiglia.
Voti. Qualità: 7. Qualità/prezzo: 7. 
NOTA. Qualche giorno dopo la pubblicazione di questo articolo, la Tenuta Travaglino ha chiesto di precisare che l'acidità totale del vino è in realtà di 6,5 g/l e non di 4,5, come scritto più sopra.

Là dove il Riesling si fa calabrese
"Un vecchio e un bambino, si preser per mano...". Ritorna in mente la canzone di Guccini guardando la bella etichetta di un Riesling tutto particolare come Barone Bianco, prodotto da Tenute Pacelli in...Calabria, terra di buoni vini, qualche volta anche eccellenti, ma che non pare particolarmente vocata per la coltura del vitigno tipico del Reno. A Malvito, 60 km a nord di Cosenza, l'avvocato Francesco Pacelli, napoletano, con la moglie Clara, istriana e le figlie Laura e Clara, giornaliste a Milano, coltivano con metodo biologico vigneti locali (o autoctoni che dir si voglia) come Calabrese, Greco bianco, Magliocco, nazionali (Barbera, Sangiovese, Trebbiano) e internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah). E ne ricavano circa 20mila bottiglie l'anno. Già, ma il Riesling? C'è anche quello e nelle due versioni, il Renano e l'Italico, che entrano nella composizione di due vini. Le rispettive uve crescono sul lato nord-est di una collina a 450 metri s.l.m., su un terreno calcareo ricco di minerali e piuttosto scosceso. 
Da queste uve i Pacelli hanno deciso di ricavare due vini. Prima il Barone Bianco, che ha un po' cambiato negli anni le percentuali di assemblaggio e ora, con l'annata 2016, sembra essersi assestato su un fifty fifty tra Renano ed Italico; e poi lo Zoe, un spumante metodo classico, in cui invece prevale il Riesling Renano. Il Barone Bianco (il nome vuol ricordare la zio del proprietario, barone Gaetano La Costa, che fin dagli anni Settanta aveva investito nella viticoltura locale) è dunque solo a metà un Renano e del resto il terroir calabrese non è il più adatto per esprimere i profumi e i sentori "minerali" tipici della Mosella. Il vino è dunque un po' un'altra cosa rispetto allo schema classico del Riesling tedesco, ma risulta comunque di grande piacevolezza. Fermenta e matura per 10 mesi in acciaio e si affina poi ancora per 1 anno in bottiglia. Sorprendentemente i dati analitici rivelano un residuo zuccherino di 1 g/litro e un'acidità totale di 8,5 g/litro.
Il colore è giallo paglierino carico con riflessi dorati. Nulla o quasi di "minerale" nei profumi, ma piuttosto salta al naso il pompelmo, l'agrume, qualche frutto estivo maturo (albicocca). In bocca è fresco, pieno, fruttato con un accenno sapido (salino) nel finale.
Abbinamenti. Pesca spada alla ghiotta, Parmigiana di melanzane, Caciocavallo silano con composta di cipolle di Tropea. Matrimonio d'amore: padellata di funghi porcini della Sila.
* Barone Bianco, Calabria Igp 2016, 13° alcolici; prodotto da Tenute Pacelli, contrada Rose, Malvito (Cosenza), www.tenutepacelli.it. 4mila bottiglie. Prezzo: 15 € la bottiglia.
Voti. Qualità: 7. Qualità/prezzo: 6. 

Riesling anche nel profondo Sud...Una veduta delle Tenute Pacelli, a Malvito  (tre appartamenti in affitto)