venerdì 18 dicembre 2015

Sapori alti in Alta Badia / Sciare con gusto fino ad aprile con gli chef del Sud (Tirolo e Italia)




Lingue bianche serpeggiano e poi si biforcano attraverso terreni desolatamente marroncini. Eppure il paesaggio, illuminato dal sole alto nel cielo blu, è ugualmente suggestivo. Straniante, magari. Mentre si scia su piste perfettamente innevate, lunghe, larghe, goduriose, si sente che qualcosa stona. Ma è un momento, poi ci si tuffa all’ingiù, fino al prossimo impianto di risalita. In attesa che scenda la “vera” neve, i cannoni notturni fanno il loro dovere, spruzzando migliaia di litri d’acqua che subito diventa candida coltre.

Zuppa di vino con crostini alle erbe
salmerino marinato, di Norbert Niederkofler
In vista dell’immancabile invasione natalizia e poi delle settimane bianche del nuovo anno, si possono già provare emozioni diverse in Alta Badia. Variegate. Corvara, Colfosco, San Cassiano, La Villa non sono nomi famosi solo per lo sci alpino, ma anche per l’alto tasso di qualità gastronomica. Lo garantiscono le due stelle Michelin del St. Hubertus, ristorante dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano – chef Norbert Niederkofler; nonché le stelle singole de La Siriola, dell’Hotel Ciasa Salares, sempre a San Cassiano – chef Matteo Metullio (26 anni, il più giovane “stellato” d’Italia); e de La Stua de Michil dell’Hotel La Perla di Corvara – ai fornelli Nicola Laera. Ma, forse ancor più, una buona gastronomia diffusa in ristorantini, trattorie, stue, utie, rifugi, basata sulla tradizione ladina e altoatesina più in generale. Anzi sudtirolese.
Perché quest’anno in Alta Badia è di moda il Sud gastronomico. Quindi il Sud Tirolo affiancato al Sud Italia. Sciare con gusto è la manifestazione che permette durante tutta la stagione invernale (fino al 3 aprile 2016) di scendere lungo le piste dell’Alta Badia e di fermarsi a gustare un piatto di un grande chef in una baita: 14 chef per 14 baite (che già propongono per conto loro una cucina caratteristica e a volte persino innovativa). I cuochi sono per un terzo altoatesini e per due terzi del Meridione. E ognuno di loro presenta una ricetta a base di prodotti tipici del suo territorio, magari creata per l’occasione. In abbinamento, vini del Sud con i piatti del Nord e viceversa.
Un primo assaggio si è avuto il 13 dicembre scorso, con la manifestazione Gourmet Skisafari. Complici le piste perfettamente innevate, il sole caldo che permetteva di mangiare sulle varie terrazze dei rifugi, si è esibita una prima valanga di cuochi. A cominciare dai tre stellati dell’Alta Badia. Così Norbert
Linguine al limone, cozze, bottarga
e pane di Agerola, diA. Vanlangenaeker
Niederkofler ha presentato a Col Alt la sua sapida zuppa di vino con crostini alle erbe, salmerino marinato su bruschetta di patate; l’abbinamento, assai singolare ma interessante è stato con un vino siciliano: il Pithos Bianco di Cos, un Grecanico in purezza, fermentato sulle bucce in anfore di terracotta. Mentre un Pinot bianco altoatesino ha fatto matrimonio d’amore con un piatto di Alois Vanlangenaeker, che, a dispetto del nome (belga) dirige i fornelli dello Zass dell’Hotel San Pietro di Positano, sulla Costiera Amalfitana. Perfetta sintesi di sapori meridionali: linguine al limone con cozze, bottarga e pezzettini di pane di Agerola (località “di montagna”, a 600 m s.l.m, sopra la Costiera).  Si possono gustare alla Utia de Bioch.
Qualche altro esempio goloso. All’Utia Bamby Nicola Laera (della Stua de Michil) propone una commistione: tagliatelle di puccia alla genovese (una salsa napoletana) di manzo del proprio maso, con veli di ricotta pugliese stagionata in grotta. Per bagnarsi l’ugola, Salice Salentino Riserva. Imperdibili anche i tortelli di caprino, purè di rape rosse, arachidi e ragù di maialino da latte al Piz Arlara, opera di Matteo Metullio de La Siriola, abbinati a un Nerello Mascalese siciliano. Nino di Costanzo giovane chef già “stellato” in un ristorante di Ischia, ora battitore libero in giro per la Penisola, propone invece il suo straordinario uovo, porcini, frisella e taleggio di bufala al Club Moritzino, con un  profumato Pinot grigio altoatesino. Ancora, Chris Oberhammer del ristorante Tilia di Dobbiaco cucina un saporito ed elegante orzotto del molino di Villabassa con maialino nostrano e maggiorana all’Utia Pic’ Prè. E così via. Mangiando e sciando. Fino ad aprile.

INFO. www.altabadia.org Prezzi dei piatti: 14-25 €.
I ristoranti stellati della Val Badia: St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina di San Cassiano), www.rosalpina.it/it/ristorante-st-hubertus.htm ; La Siriola (Hotel Ciasa Salares di San Cassiano), www.ciasasalares.it/it/ristorante-la-siriola.html ;  La Stua de Michil (Hotel La Perla di Corvara), www.hotel-laperla.it/it/ristori/la-stüa-de-michil/142-9792.html
Gli altri chef del gruppo Noi del Sud/Sciare con gusto: Heinrich Schneider (Terra, Val Sarentino), Pino Cuttaia (La Madia, Licata), Angelo Sabatelli (omonimo locale, Monopoli), Gennaro Esposito (Torre del saracino, Vico Equense), Filippo La Mantia (idem, Palermo/Milano), Antonella Ricci e Vinod Sookar (Al Fornello da Ricci, Ceglie Messapica), Marianna Vitale (Sud, Quarto), Ernesto Iaccarino ( Don Alfonso, Sant’Agata sui Due Golfi).
ALTRE MANIFESTAZIONI. Il 20 e 21 dicembre in occasione delle due gare di coppa del mondo di sci (Slalom Gigante e Gigante parallelo) sulla pista della Gran Risa, che si snoda in una pineta del Piz La Ila, Leitner ropeways VIP Lounge: i due chef stellati Gerhard Wieser e Martin Obermarzoner, rispettivamente della Trenkerstube e del Jasmin, propongono i loro piatti.
Il 28 dicembre Joe Bastianich al Club Moritzino (a 2000 m.) suonerà e canterà, mentre un sommelier presenterà i vini della Bastianich Winery (evento aperto). All’Hotel La Perla il 27 alle 16 (su prenotazione e a pagamento) sempre Bastianich presenta i suoi vini e altri che predilige, in degustazione.
Il 20 marzo 2016, dalle 10 alle 15,30, De dl vin Wine Skisafari, degustazione di vini selezionati dell’Alto Adige nei rifugi Bioch, I Tablà, Piz Arlara e Pralongià (30 €). Il 25 febbraio, il 3 e 10 marzo, Sommelier in pista: una guida sciistica e sommelier accompagna i partecipanti sulle piste, sostando con loro nei vari rifugi per illustrare le caratteristiche di alcuni vini particolari dell’Alto Adige (prezzo: 15 €).