sabato 3 giugno 2023

L'Alsazia vitivinicola si rinnova sulle ali della tradizione: le case history di Muriel Gueth, Arthur Metz e Albert Hertz

 

Gueberschwhir, piccolo borgo medievale lungo la strada dei vini alsaziani, incastonato fra le vigne
e il parco naturale dei Ballon des Vosges.

“Osare il vino al femminile” è l’esperienza di degustazione e conoscenza che propone Muriel Gueth (foto sotto a sinistra) ai turisti del vino. Tra vigneti rigogliosi e fresche cantine, dietro le quinte di un teatro che ha come protagonista la viticoltura e la vinificazione quotidiane. 

Una filosofia familiare al femminile, maturata nel tempo su una proprietà di 8 ha., che si esalta nella ricerca della miglior viticoltura biologica, attualmente in fase di conversione, già preannunciata dall’Hve, acronimo di Haute valeur environnementale (Alto valore ambientale), un certificato che assevera le buone pratiche di

protezione della biodiversità, la gestione oculata della fertilizzazione e delle acque, e la strategia fitosanitaria. 
Siamo in Francia, in una delle regioni più interessanti dal punto di vista vitivinicolo: l'Alsazia. Qui i vini, al contrario che nel resto del Paese, quasi sempre vengono chiamati con il nome del vitigno che li costituisce, oltre che naturalmente dall’appellativo Alsace Aoc (la nostra Denominazione d’origine controllata).

Il Domaine Gueth si trova lungo la Strada dei vini, circa 10 km a sud di Colmar, una delle cosiddette “piccole Venezie” del mondo, ma realmente suggestiva con i suoi canali, le case a graticcio e i vicoli del centro storico.            

L’ufficio d’accoglienza e le moderne cantine sorgono a Gueberschwihr, proprio in mezzo ai vigneti e ai piedi del parco naturale dei Ballons des Vosges.

La filosofia aziendale in poche parole si può paragonare, per quanto riguarda la produzione del vino, a una sorta di lunga marcia tesa al totale rispetto del terreno, di flora e fauna. L’utilizzo di tecniche moderne non è finalizzato a un’esasperata produttività, ma a mantenere e ricreare il legame con la terra, in modo da rendere comprensibili le differenze e la personalità dei vini.

Sono 24 le bottiglie prodotte nel Domaine. Fra esse tre “bollicine”, i Crémant d’Alsace Brut e Brut Rosé (sono vinificati secondo il metodo tradizionale, in Italia diremmo classico, in Champagne...champenoise); e uno Spritz Muscat, pétillant (appena frizzante), fruttato ma secco, con profumi intensi dell’uva. 

Tra gli altri 21 vini vi sono ben 5 versioni di Gewurztraminer (tra cui una Vendemmia tardiva), forse il vino più rappresentativo d’Alsazia, 2 Pinot gris, un Sylvaner, e anche due rossi, con l’unico vitigno nero coltivato in regione, appunto il Pinot noir.
Abbiamo lasciato per ultimi i vini testati, due Riesling nonché due Assemblage di annate differenti, frutto del mix sapiente di diverse uve. Ed eccoli.

Il Riesling 2017 Original’sace, al naso si rileva floreale e fruttato (fiori bianchi e agrumi); in bocca, secco, setoso, agrumato e persistente. Si abbina bene con anguilla in umido, filetti di orata al forno, choucroute di pesce, coq (galletto) al Riesling. 

Prezzo a bottiglia: 10,50 €.

 

Il Riesling 2019 Réserve, agli agrumi (limone maturo) e ai fiori bianchi unisce sentori di frutta gialla, susine e nespole in particolare. Secco al palato, ma poi morbido, con richiami di pompelmo e arancia. Eccelle con ostriche e frutti di mare, carpaccio di salmone, wok di verdure e gamberi. 

Prezzo a bottiglia: 10,50 €.

 

Harmonie 2020 è un assemblaggio di Riesling e Gewurztraminer. Potrebbe sembrare un azzardo mescolare un vino secco come il Riesling con uno aromatico come il Traminer. Eppure si tratta di un blend riuscito, forse anche grazie a vigne vecchie di 50 anni, di due parcelle di terreno (marna e arenaria) vicine. Fermentazione senza lieviti aggiunti, solo piccole dosi di zolfo, maturazione di almeno 6 mesi in acciaio e poi ancora parecchio tempo in bottiglia, prima di metterlo in commercio. Il consiglio di Muriel Gueth è di abbinarlo con piatti della cucina moderna, come aspic di pesce, sushi, tapas, spiedini misti di gamberi e chorizo, chili con carne, costolette di maiale alla texana. Prezzo a bottiglia: 14,50 €.

 

Les Grès Roses 2019. Pinot Gris e Pinot Blanc Auxerrois concorrono alla cuvée di questo vino, che al naso riporta i profumi di pesca e fiori bianchi che si avvertono poi anche in bocca. Vino comunque secco, di buona complessità, con accenni salini e finale lungo.

Consigliato con risotto agli asparagi, paella marinara, filetti di triglie, trota alle mandorle. 

Prezzo a bottiglia: 14,50 €.

Fra gli altri vini merita particolare segnalazione il Gewurztraminer Confidentiel, da uve surmature, fresco e fruttato, dolce, ma anche acidulo quanto basta per bilanciare le sensazioni zuccherine. Da aperitivo, o da dessert: con macedonia di frutti esotici, torta al limone o al rabarbaro; e anche con il tipico formaggio alsaziano, un Munster stagionato. Prezzo a bottiglia: 29 €.

 

Ma quali sono i segreti dell’enologia alsaziana e come è riuscita a rinnovarsi negli ultimi tempi? Una delle principali ragioni del successo è il clima fresco e secco della regione, che, al netto degli imprevisti climatici, è ideale per la produzione dei bianchi. Le viti vengono coltivate su pendii ripidi, su suoli di granito, calcare e ardesia, che conferiscono ai vini caratteristiche uniche.

Già nei passati decenni la regione aveva aumentato qualità e varietà delle bottiglie prodotte, tanto da divenire famosa nel mondo per i suoi bianchi aromatici o semiaromatici. Come Gewurztraminer (in Germania si scrive con l’umlaut -no dieresi - sulla ü, in Alsazia senza: u), MuscatSylvaner; o per il Riesling, di uno stile diverso dai famosi confratelli tedeschi, più rotondi in Francia e spesso di tenore alcolico più alto, con una maturazione nelle botti più significativa. 

Anche il Pinot noir, pur rimanendo nelle espressioni di base relativamente leggero e fruttato, si è fatto nelle bottiglie di vertice più profondo e potente, più complesso ed elegante, approdando nel 2022 al riconoscimento di Grand Cru d’Alsace, che riguarda i vigneti di Kirchberg a Barr, nel Basso Reno e di Hengst a Wintzenheim, nell’Alto Reno (otto aziende vinicole lo producono nel primo, 10 nel secondo, a partire dalla vendemmia 2022). 

Negli ultimi anni, poi, gli enologi si sono concentrati sull'uso di tecniche più sostenibili e naturali nella produzione dei loro vini. Ciò ha portato a una maggiore attenzione alla qualità del suolo e alla gestione del vigneto, oltre che all'uso di lieviti indigeni e a un pedante controllo delle temperature durante la fermentazione. Inoltre la zona ha visto l'arrivo di nuovi vignaioli, alcuni dei quali si sono concentrati sulla produzione di vini "naturali" e biologici. Il che ha suscitato un aumento d'interesse tra molti consumatori che cercano bottiglie prodotte nel rispetto dell'ambiente e vini dal gusto ritenuto più autentico.

Un atout importante dell’attuale Alsazia vitivinicola è quindi il suo essere un alfiere del biologico: il 35% dei vigneti è certificato come tale, comprendendo anche un 5% biodinamico. Il totale delle vigne coltivati è di 15.500 ettari, con 750 cantine e 3.150 produttori.

Ma è ora di tornare alla nostra selezione di bottiglie e produttori di gran vaglia.

 

L’ultracentenaria azienda Arthur Metz et Propriétés (nata come “maison de négoce” nel 1904) si trova a Marlheneim, nel cuore di una zona viticola chiamata Couronne d’or. È una delle più importanti aziende vinicole della regione, con vigneti di proprietà posti in posizioni eccellenti e conferitori di fiducia. Nota soprattutto per le molteplici versioni di Crémant d’Alsace, di cui sono veri specialisti. Ma qui ci interessa segnalare alcuni dei suoi migliori vini fermi.

 

Alsace Riesling Grand Cru Florimont – Domaine de la Ville de Colmar 2020.  Florimont è un territorio nei dintorni di Colmar, che ha la prerogativa di un’esposizione privilegiata, molto soleggiata, e di essere abbastanza protetto dalle intemperie grazie ai vicini monti Vosgi. Il nome Florimont fa intuire la bellezza del paesaggio: una montagna fiorita di orchidee, tulipani gialli e anemoni e punteggiata di viti. L’uva Riesling dopo la fermentazione in tino d’acciaio, travasi e filtrazioni, ormai trasformata in vino, viene imbottigliato e si affina nel vetro per parecchie settimane. Paglierino brillante, con profumi di frutta gialla, albicocca e limone in particolare, con belle sensazioni minerali. Secco, equilibrato e complesso, di piena soddisfazione. Da gustare su piatti di pesce (matelote su tutti, una sorta di stufato o di zuppa), luccio in umido, sushi.

Prezzo a bottiglia: 15 €.

 

Alsace Muscat Grand Cru Kirchberg de Barr, Clos Zisser – André Lorenz 2021

L’esposizione dei grappoli sul terroir del Clos Zisser verso sud-est favorisce una perfetta maturazione dell’uva. Vino secco, con sentori tipici dell’uva, complesso ed elegante. Ottimo con sashimi di sgombri, risotto agli asparagi, sardine alla griglia.

Prezzo a bottiglia: 17 €.

 

Pinot Gris Vendenges tardives Cuvée Michel Léon 2018Michel Léon, casa vinicola storica (come André Lorenz), è oggi un marchio di Arthur Metz. Le vendemmie tardive, mantenendo i grappoli in pianta per la surmaturazione, permettono di ottenere un appassimento e concentrazione degli zuccheri, conservando però l'ininterrotto apporto di sostanze arricchenti provenienti dal suolo e dunque un giusto equilibrio fra dolcezza e acidità. 
Sentori eleganti e complessi che ricordano miele, pomelo (un agrume) e ananas; gusto soavemente dolce, ricco, con una giusta acidità che respinge la stucchevolezza. Da servire ben fresco, sui 9°, accostandolo a terrine di fegato grasso, fegato grasso fresco cotto in scaloppa, omelette alle spugnole, formaggi a pasta pressata (Comté, Emmental, Raschera, Canestrato), dessert non troppo dolci. 

Prezzo a bottiglia: 27 €.

 


Il Domaine Albert Hertz è un’azienda vitivincola ancora di livello famigliare, benché creata nel 1843. Dieci ettari nella campagna sotto le mura di Eguisheim, borgo pittoresco e incantevole a 15’ d’auto da Colmar, circondato da colline fitte di vigneti e ritenuto la culla del vino alsaziano. Dal 2008 la coltura è stata convertita completamente al biologico-biodinamico (certificato Demeter). Ecco alcune delle sue migliori bottiglie alla prova d’assaggio.

 

Alsace Grand Cru Pfersigberg Riesling 2018 Sundel  

Le viti si trovano su un colle scosceso, dai terreni calcarei e arenarici esposti a sud, con microclima secco e caldo. La fermentazione nelle botti dura 4 mesi e altri 8 la maturazioneProfumi complessi in cui 

si riconoscono pera matura, mela cotta, miele e sentori affumicati. In bocca, secco, vivido e potente, di grande personalità. Da accostare a gnocchetti con salmone e curcuma, costolette di maiale, vitello tonnato, piatti speziati della cucina indiana (insalata Belphuri, Masala dosa). 
Prezzo a bottiglia: 25 €.


Alsace Grand Cru Eichberg Riesling 2018 Altengarten 

Il terreno di questo Riesling è marno-calcareao ed esposto a est e sud-est, anch'esso con microclima secco e caldo. 4 mesi di fermentazione nel legno e altri 6 per la maturazione. Al naso, fiori  di campo, un bell'agrumato, pepe bianco. In bocca: sapido, fruttato (pesca gialla, albicocca, mandarino), con accenni minerali. Ottimo con crostacei, cappesante, sogliola alla mugnaia, pollo Tandoori, formaggi di capra. 

Prezzo a bottiglia: 25 €.

Alsace 2019

Si tratta di un uvaggio ben studiato di Sylvaner (40%), Moscato Ottonel (25%), Pinot Gris (20%) e Gewurztraminer (15%). Fermentazione di 3 mesi in fusti di legno e 6  di maturazione sui lieviti fini, sempre in botte. Un'annata che si manterrà bene almeno fino al 2025. Al naso, bei sentori di mela e pera con una spolverata di zenzero; in bocca secco, intrigante, corposo e ben definito. Di piena soddisfazione. Abbinamenti felici con piatti di salumi, pesce, carni bianche, torte di verdure e formaggi non molto stagionati.

Prezzo a bottiglia: 10 €.

 

 

Info. Domaine Gueth, 1 Brunnmattweg, Gueberschwhir, tel. + 33 389493361, www.vin-alsace-gueth.com 

Arthur Metz et Propriétés, 102 Rue du Géneral De Gaulle, Marlenheim, tel. +33 388592869, https://arthurmetz.com/fr/

Domaine Albert Hertz, 3 Rue du Riesling, Eguisheim, tel. +33 389413032, https://alberthertz.com

CIVA, Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace, 12 avenue de la Foire-Aux-Vins, Colmar, tel. +33 0389201620,  www.vinalsace.com


Degustazioni effettuate grazie a Millesimes Alsace DigiTasting (c/o CIVA) di Colmar  e che ha riguardato, oltre ai produttori citati nel testo, anche le case vinicole Domaine Claude et Christophe Bleger, Domaine Bott Frères, Cave vinicole de Hunawihr, Domaine Weinzaepfel, ugualmente interessanti e raccomandabili.