Vini per le feste, vini per i pranzi e le cene, da bere in compagnia… di noi stessi, almeno per ora, visto che la magica paroletta – lockdown – incombe. E aspettando Godot. Alias Vaccino. “Oggi non verrà, ma verrà domani”, come disse il ragazzo a Didi e Gogo, secondo Samule Beckett. Noi non ne dubitiamo.
E allora, come se nulla fosse, ecco i vini da abbinare a tartare e crudités, cacciucco e tortelli maremmani, costata al pepe verde e polenta al fagiano, crostacei e Gubana. I magnifici 7, italiani, e un hidalgo spagnolo, ritenuto il migliore del mondo nell'anno fuggente. Aspettando il miglior vaccino del mondo del 2021…Prosit.
Il fuoriclasse
Arriba Rioja!
Castillo Ygay, Gran reserva Especial Rioja D.o.ca. 2010, Marqués de Murrieta
Il produttore raccomanda di decantare il vino 20’ prima di berlo e di servirlo a 14-16°.
Abbinamenti: tartare di filetto di bovino Wagyu, merluzzo pil pil, formaggio al tartufo, brasato al Barolo, scottiglia.
Prezzo: 101,40 € la bottiglia.
Info. Marqués de Murrieta, N-232° km 402, Logrono, La Rioja, Spagna, tel. 0034.941.271380, www.marquesdemurrieta.com.
Antipasti e primi
Il rosa di Treviso
La moda del rosato è arrivata anche nei pascoli fertili del Prosecco. E a quanto pare sta avendo successo. Parla (anzi scrive) uno a cui i rosati (ovviamente quelli buoni) sono sempre piaciuti. Intellettualmente parlando, però, contaminare l’uva Glera, protagonista del Prosecco, con uva rossa per ricavarne un rosé, può dar fastidio. Ma in pratica? Un ottimo esempio di Prosecco rosa è questo di Ca’ di Rajo, Doc Treviso, che “corregge” la Glera con un 10% di mosto di Pinot nero, per estrarne un colore che dal mix risulta di un rosa tenue ed elegante, e conferire qualche profumo in più. Il vino prende la spuma per tre mesi in autoclave (metodo Charmat lungo), che lo restituisce nel bicchiere facendone risaltare le bollicine fini, continue e persistenti. Al naso, fragoline e altri piccoli frutti di bosco e un accenno di petalo di rosa. In bocca, secco ma non troppo (è un brut da 8 gr di residuo zuccherino), fine, di media struttura, armonico e beverino.
Abbinamenti: verdure in pastella fritte, crudité ittiche (bene anche con ostriche e scamponi), formaggio Piave (fresco e mezzano). Da servire freddo (sugli 8°).
Prezzo: 9,20 € la bottiglia.
Info. Ca’ di Rajo, via del Carmine 2/2, San Polo di Piave (Treviso), tel. 0422.855885, www.cadirajo.it .
Il grillo della Santa
Rina Ianca, Grillo Viognier Sicilia Doc 2019, Santa Tresa.
Abbinamenti: mortadella d’asino e salumi in genere, antipasti di mare, primi di pesce e verdure, crostacei.
Prezzo: 9,90-11,90 € su vari siti.
Info. Santa Tresa, contrada Santa Tresa, Vittoria (Ragusa), tel. 0932.1846555, www.santatresa.com .
Secondi
Il vino nell’acqua. E nell’anfora
S’Amfora, Petit verdot Maremma Igt 2019, Podere San Cristoforo
Qualcuno, circa 2000 anni fa attuò un’idea della Madonna: trasformare l’acqua in vino. Lorenzo Zonin più modestamente, ha avuto un’altra pensata: affinare il vino in acqua. O meglio, in mare, chiuso in un’anfora d’argilla. È nato così S’Amfora.
Podere San Cristoforo è un’azienda vitivinicola della Maremma, fondata appunto da Lorenzo, nipote di Gianni Zonin, famoso produttore con la sua famiglia di vino in Veneto e molte parti d’Italia, nonché discusso banchiere per tanti anni. Lorenzo è uscito dal Gruppo Zonin da parecchio tempo e ha aperto una sua azienda in Maremma. È lui stesso wine maker ma si avvale della collaborazione dell’enologo Niccolò Matteucci. Podere San Cristoforo conta 15 ha di vigneti, principalmente a Sangiovese; seguono Petit Verdot (2 ha.), Syrah, Vermentino, Trebbiano e Malvasia. La coltivazione è biodinamica.
Nell’azienda il Petit verdot è un po’ il vino bandiera, tanto che ne inalbera lo stesso nome, San Cristoforo. Il mosto fermenta per 7 giorni in serbatoi d’acciaio piccoli, poi passa in barrique usate francesi e vi trascorre 9 mesi, sviluppando la fermentazione malolattica. Il procedimento per il Petit Verdot in anfora è simile: qualche mese in meno in barrique, solo per affinare i tannini, poi travaso nelle anfore artigianali da 750 ml, tappatura manuale con chiusura ermetica a ceralacca e sigillo di autenticità. Le anfore sono state immerse nelle acque della costa toscana, di fronte all’Isola d’Elba, a circa 15 metri di profondità e a una temperatura media di 14° per 9 mesi. Qui il vino rosso si è affinato acquisendo note più mature e rotonde, rispetto al corrispondente vino in bottiglia, caratterizzato da tannini sostenuti e sentori speziati.
Sono 600 le anfore quasi incrostate dalla natura e cioè da conchiglie e piccole alghe, disponibili all’acquisto da inizio dicembre.
Abbinamenti: pasta con ragù alla bolognese, cacciucco, manzo alla borgognona, bistecca alla fiorentina.
Prezzo: 200 € l’anfora (in bottiglia, annata 2018, 34 €)
Info. Podere San Cristoforo, via Forni, Fraz. Bagno, Gavorrano (Grosseto), tel. 0577.907136, www.poderesancristoforo.it .
Cannolicchio biologico
Solenida, Costa Toscana Igt 2015, Podernovo-Tenute Lunelli
Abbinamenti: salumi di cinta senese, tortelli maremmani, pappardelle al sugo di cinghiale, tagliata di chianina.
Prezzo: 36 €.
Info. Tenuta Podernovo, via Podernuovo 13, Terricciola (Pisa), tel. 0587.655173, www.tenutelunelli.it .
Alle api piace la Selezione
Chianti Classico Docg Gran Selezione 2016, Castello di Meleto
Le api volano sul Castello di Meleto e voleranno sempre di più. Nella primavera scorsa erano arrivate 25 nuove famiglie dell’industrioso insetto grazie alla loro “adozione” da parte di altrettanti consumatori sensibili al tema ambientale, che in cambio riceveranno il miele (biologico) prodotto. In tutto sono 40 arnie con oltre 600mila esemplari. E a gennaio 2021 verrà inaugurato il Parco delle api, 1,5 ettari di alberi e fiori dedicati sia agli insettini sia a bambini (e adulti) come luogo didattico da raccontare. Le arnie saranno collocate sotto le fronde dei tigli e degli alberi di Giuda (o silicastri), a fianco di arbusti odorosi come rosmarino, borragine, elicriso e ginestrino.
Ma il vino? C’è anche e soprattutto quello, al Castello di Meleto, un maniero del Duecento perfettamente conservato e restaurato, con camere e suite a disposizione, circondato da mille ettari di boschi e vigneti che poggiano su una collina di Gaiole in Chianti. Ma ci sono anche gli ulivi, che danno vita a un olio extravergine di pregio (bio) e un allevamento allo stato semibrado dei maialini di cinta senese.
160 gli ettari dedicati alla viticoltura, con cinque unità poderali dalle caratteristiche uniche, prima fra tutte Meleto. Il Chianti Classico Gran Selezione nasce da uve selezionatissime di due di queste aree, San Piero (un terreno ricco di scheletro) e Carsi (terreno caldo e clima fresco grazie alla vicinanza col bosco), dove le concimazioni sono fatte solo con il compost, materiale vegetale decomposto degli stessi appezzamenti. E dal 2021 tutto sarà biologico certificato.
È un Sangiovese in purezza, le cui uve, dopo una doppia selezione che permette di ridurre l’uso di anidride solforosa, trasformate in mosto fermentano in acciaio per circa due settimane, con una successiva macerazione prolungata. Poi il vino è stato trasferito in barrique per la fermentazione malolattica, per maturare quindi sempre in barrique usate (secondo e terzo passaggio) per 27 mesi. Ancora sei mesi in bottiglia e il vino è finalmente pronto. Per il consumo o per un lungo e proficuo affinamento in cantina.
Si presenta con un bel colore rosso tendente alla porpora. Profuma di frutta rossa matura (ciliegia, mora), con sfumature speziate e tostate (tabacco, caffè). In bocca, fresco, con tannino ben estratto e finale lungo e balsamico. Una sciccheria enologica, prodotta in sole 12mila bottiglie.
Abbinamenti: zuppa alla frantoiana, pappardelle con cipolla rossa, uova e tartufo, stinco al ginepro, costata di vitellone al pepe verde.
Prezzo: 45 € la bottiglia.
Info. Castello di Meleto, loc. Ponte di Meleto, Gaiole in Chianti (Siena), tel. 0577.749217, www.castellodimeleto.it .
Bacco, tabacco e cacao
Amarone della Valpolicella Classico Docg bio 2016, Domini Veneti
Abbinamenti: bigoli con ragù di anitra, pastissada de caval, polenta, sopressa e monte (formaggio Monte Veronese), polenta e fagiano, pernice al forno.
Prezzo: 29 € sul sito anziché 38 (-24%).
Info. Domini Veneti è una linea della Cantina Valpolicella Negrar, via Ca’ Salgari 2, Negrar (Verona), tel. 045.2595925, www.dominiveneti.it .
Terrine e dessert
Verduzzo, ghiaccio, foie gras e Gubana
Verdàc Glaciât, Verduzzo friulano Venezia Giulia Igt 2009, Collaviniorganolettico particolare, una sorta di gusto dolce-non dolce, che rende i vini muffati adatti ad accompagnare anche particolari cibi salati. Dopo i tre giorni di congelamento gli acini vengono pressati con torchio manuale ottenendo un mosto viscoso e dolce. Viene quindi fatto fermentare lentamente (tre mesi) in vecchie barrique francesi, nelle quali continuerà a maturare per oltre tre anni. Poi il vino è pronto, ma si può affinare ancora lungamente in bottiglia, come è il caso di questo 2009, dai profumi intensi che spaziano dalla vaniglia al miele di castagno, dall’uvetta passa ai fichi secchi. Sapore dolce-non dolce, morbido ma sostenuto da tannini pur levigati e finale speziato. Lunghissimo.
Prezzo: 45 € la bottiglia (0,5 lt).
Info. Collavini, via della Ribolla Gialla 2, Corno di Rosazzo (Udine), tel. 0432.753222, www.collavini.it .
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