mercoledì 5 aprile 2017

Vinitaly, da Vininternational alla nuova guida 5 Star Wines the Book. E dieci chicche da non perdere


Nel mare magnum del Vinitaly 2017 di Verona, edizione n. 51, spicca Vininternational, il cui spazio cresce quest’anno del 30%. Si tratta di un salone speciale dedicato agli espositori esteri, ospitato nel Padiglione D insieme alla Toscana. Già l’anno scorso c’erano stati circa 130mila buyer provenienti da 140 Paesi e quest’anno se ne aspettano di più. Fra le novità, la presenza per la prima volta del Kosovo (che ha per altro una tradizione vinicola secolare) e del Giappone. Poi un gruppo di viticoltori russi, ma anche francesi come Chateau Roc de Boissac o la statunitense Amber Falls Winery & Cellars dal Tennessee, stato più noto per i suoi particolari Whisky (Jack Daniel’s in testa) che per il vino.
World of Flavor, importa circa 250 etichette da Spagna, Argentina, Cile, Uruguay Usa, Australia. Mentre AfriWines, presenta 100 etichette dal Sudafricane, con l’anteprima dell’annata 2017.
E l’Italia? Ecco una selezione estrema delle novità di quest’anno.

La Tenuta Santa Caterina di Grazzano Badoglio (Asti) presenta un nuovo Nebbiolo in purezza, il Navlè, Monferrato Rosso Doc 2011. Navlè è il nome di un cru ritenuto di gran pregio. Maturazione e affinamento coprono ben 6 anni, di cui la metà in fusti di rovere e il resto in bottiglia. Fra gli altri vini in degustazione, Salidoro, Arlandino, Setecàpita e Sorì di Giul.
Pad. 8, Stand E8/E,9 Desk 21.

Degustazione in anteprima dell’Amarone Le Bessole 2013 allo stand dell’Azienda Accordini Igino e dell’edizione limitata dell’Amarone Riserva 1999.
Pd. 5, Stand F4.

La Cantina Sociale di Trento presenta in anteprima il suo “spumante di montagna” Zell Trento Doc metodo classico rosé, da uve pinot nero coltivate a 600 di altitudine. Altro Metodo Classico particolarissimo, il Santacolomba Brut Nature da vitigni resistenti, come johanniter, solaris e bronner. Prende il nome da un romantico lago di montagna. Una nota acida permea la struttura di questo spumante dalle note fruttate e piacevolmente vegetali.
Pad. 3, Stand E2.

Lungarotti di Torgiano, azienda di lunghissima tradizione, primo portabandiera storico della qualità in Umbria, debutta con il suo primo vino biologico, ILBIO, Umbria Rosso Igt 2015, da uve sagrantino del territorio di Montefalco. Si affina dieci mesi in botti grandi. Si può considerare una sorta di versione più semplice del sommo Montefalco Sagrantino. In degustazione fra l’altro le ultime annate del Rubesco.
Pad. 7, Stand b2.

Mionetto di Valdobbiadene, in occasione del suo 130° anniversario presenta, appunto, la Cuvée Anniversario 1887-2017 Special Edition.
Pad. 4, Stand B3.

L’unico cru del Ruchè di Castagnole Monferrato è la Vigna del Parroco, A Vinitaly Luca Ferraris racconta la storia di questa vigna di Don Giacomo Cauda, parroco di campagna che per primo credette nell’uva ruchè e la vinificò. Proprietario dal 2016, Ferraris vuole portare l’etichetta de la Vigna del Parroco sul mercato internazionale e renderlo portabandiera del Ruchè nel mondo. Ne parla martedì 11 aprile alle 10,30 c/o Stand G2 del Pad. 10 (Regione Piemonte).

Beverage for entertainment: ci pensa e ci fa Etoile Stay Golden, marchio del Podere Castel Merlo di Villongo (Bergamo) con l’Ètoile Rosé, spumante classico da uve merlot in purezza, ravvivato dalle presenza di 100 mg di pagliuzze d’argento (ovviamente commestibili). L’Ètoile classico è invece caratterizzato da pagliuzze d’oro. Ètoile è anche il nome del ristorante all’interno dell’agri-relais di lusso sulle rive del Lago Sebino. Presenti a Vinitaly tutti i vini Castel Merlo, fra cui il Moscato di Scanzio Docg Passito Rosso 2011 e l’Aeternus, Valcalepio Doc Riserva.
Pad. 7, Stand F8.

Passum, straordinaria Barbera da uve passite, ha 40 anni. Maria Borio, titolare della Cascina Castlèt di Costigliole d'Asti, lo festeggia al Vinitaly presentandone un'edizione limitata, targata 2015. L'artistica P serigrafata sulla bottiglia è ora di colori diversi, dal rosso originale al verde, al blu e così via. E domenica 2/4 alle 15, degustazione di vini da uve rare, fra cui l'uvalino, riscoperto da Mariuccia Borio, che dà luogo al vino Uceline.
Pad. 10, Posizione L3.

Cantine San Marzano, di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), nel Salento, presenta le sue etichette più prestigiose: Sessantanni Primitivo di Manduria Dop 2013 da vecchie vigne di primitivo ad alberello, Edda Bianco Salento Igp 2016, un blend di chardonnay (80%), moscatello selvatico (15%) e fiano (5%); e Tramari Rosé di Primitivo Igp 2016, un rosato che nasce tra i due mari del Salento.
Pad. 11, Stand D5.

Con la produzione di alcuni milioni di bottiglie di spumante classico Franciacorta, Berlucchi di Borgonato (Brescia) è uno dei leader italiani. Uno dei prodotti di punta che propone a Vinitaly è il ’61 Nature 2010 a base di chardonnay e pinot nero, da uve biologiche, con affinamento di cinque anni nelle cantine storiche. Carnosità e mineralità dei due vitigni in equilibrio dinamico.
Palaexpo Lombardia, area Franciacorta, Stand B-C15.

La Regione Calabria si presenta con 58 aziende vinicole e 2 consorzi di tutela, Vini Doc Cirò e Melissa e Vini Dop Terre di Cosenza: 500 etichette in degustazione. Segnali significativi e recenti del risveglio enologico calabrese, o meglio di una conoscenza migliore dei suoi prodotti enologici, sono stati a gennaio l’indicazione, del New York Times, della Calabria come unica destinazione turistica italiana in una classifica mondiale dei 52 luoghi da visitare nel 2017, con l’esaltazione della cucina  di alcuni chef stellati calabresi. E a marzo, la consacrazione del vitigno calabrese Gaglioppo, inserito dal NYT tra i dodici vitigni rari e di maggior valore del mondo.
Pad. 12 Stand A5/D5/B6/D6
5 Star Wines the Book 2017, nuova e unica guida di vini edita da una Fiera internazionale, uscirà entro l’estate in versione cartacea e digitale, con la selezione di 441 vini, più altri 17 della selezione Wine without Walls.
Migliore cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2017,  è stata proclamata la Banfi di Montalcino (Siena).
Ma ecco i migliori vini 2017 nelle varie categorie (bianco, rosato, rosso, dolce frizzante e spumante)
Vermentino Di Gallura Docg Vendemmia Tardiva “Sciala” 2015 della Surrau - Arzachena (OT) - Punteggio 95;
Lazio Igp Rosato “Albiola” 2016 del Casale Del Giglio - Le Ferriere (LT) - Punteggio 92;
Barolo Docg Bussia 2013 dell’Agricola Gian Piero Marrone - La Morra (CN) - Punteggio 96;
Moscadello di Montalcino Doc Vendemmia Tardiva “Florus” 2014 di Banfi - Montalcino (SI) - Punteggio 95;
Colli Piacentini Doc Malvasia Frizzante 2016 della Cantina Sociale Di Vicobarone - Vicobarone Di Ziano (PC) - Punteggio 93;
Brut Rosé “Unique” Vino Spumante Di Qualità 2014 di Medici Ermete & Figli - Reggio Emilia - Punteggio 94. 
Il Gran premio della giuria è andato alla Vernaccia di Oristano Doc Superiore “Juighissa” 2008 della Cantina della Vernaccia – Oristano – Punteggio 95.
Nella categoria miglior prezzo/piacere, riconoscimento ex-aequo per il Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze Spumante Dry 2016 de Le Bertole Di Bortolin. - Valdobbiadene (TV) - Punteggio 93 e al Marsala Doc Vergine Riserva Dry 2000 di Carlo Pellegrino. -  Marsala (TP) -Punteggio 90.

Info. Vinitaly: a Verona, dal 9 al 12 aprile. Orari: 9.30-18. Prezzi: 1 giorno, 80 € (75 on line); 4 giorni, 120 € (115 on line), www.vinitaly.com.


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