Una vecchia asta di vini francesi. Negli ultimi anni in Italia si sono moltiplicate quelle on-line
Château Latour o Château Mouton Rothschild? Brunello Biondi-Santi 1955 o Tignanello 1985? E, ancora, l’atroce dilemma: Ferrari “Centanni” o Dom Pérignon? Si potrebbe continuare: meglio puntare sul Barbaresco di Gaja Sorì Tildin o sul Sorì San Lorenzo? Sul Barolo Cascina Francia 1996 di Giacomo Conterno o sullo Château Ducru-Beaucaillou 1956 di Francis Borie, ambedue con base d’asta a 350 €?Troppe domande, forse. Ma sono solo una minima parte dei dilemmi che si presentano da oggi, martedì 2
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Mouton Rothschild 1997: etichetta di Niki de Saint Phalle |
maggio e per altri 10 giorni, a intenditori, professionisti e semplici appassionati che vogliano partecipare all’asta a tempo (esclusivamente on-line) Vini e distillati pregiati e da collezione, organizzata da International ArtSale (IAS), Casa milanese specializzata in gioielli e opere d’arte e ora all’esordio in campo enologico.A questo punto è bene dichiarare un possibile conflitto d’interessi fra chi scrive e il lettore, relativamente ai contenuti di questo articolo. Sono infatti consulente “esperto in enologia” della IAS e ho quindi contribuito alla disamina e scelta delle bottiglie di vini e distillati entrati a far parte dei 185 lotti in asta. Non potrò quindi indicare le mie preferenze, né avrebbe comunque molto senso farlo. Ognuno sarà perfettamente in grado di farsi un’idea del valore dei vini e di effettuare offerte, se fosse particolarmente attratto da questo o quel lotto, in rapporto alla base d’asta e ai rialzi di altri aspiranti all’acquisto.Addentrandosi qua e là fra i lotti si scoprono bottiglie “anziane”, ma spesso intriganti e vini relativamente più giovani. Tutto dipende dal “gusto” del consumatore, se il suo possibile acquisto sia finalizzato alla scoperta di un piacere organolettico diverso dal consueto, oppure a un particolare tipo d’investimento, o addirittura alla valorizzazione della bottiglia in quanto oggetto d’arte, da esibire magari come un originale soprammobile.
A quest’ultimo proposito val la pena di segnalare alcune bottiglie le cui etichette sono decorate da noti artisti, alcuni molto famosi. Quelle del rinomato château bordolese Mouton Rothschild, per esempio, presenti in oltre una decina di lotti (fra cui un magnum), di annate comprese fra il 1960 e il 1997: annovera etichette create da Joan Mirò e Balthus, Henry Moore e Marc Chagall, Motherewell, Hartung e altri pittori.
E le italiane del Vino della Pace, della Cantina Produttori Cormons (friulana),
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Magnum di Ùe di Cabernet, Nonino |
con etichette di Bay e di Arnaldo Pomodoro.
Fare un ulteriore elenco sarebbe lungo e forse alla fine noioso per il lettore, che può collegarsi anche solo per curiosare al sito della casa d’aste e constatare de visu le proposte.
Qualche ultima indicazione e avvertenza sarà però utile. Intanto per dire che accanto a lotti con prezzi di partenza relativamente alti ve ne sono di più economici, ma pur sempre interessanti.
Ed ecco quattro esempi di lotti con base d’asta più alta e altri quattro fra i meno cari...
Barolo Monfortino Riserva 1955, G. Conterno: 450 €.
Tignanello 1985, Marchesi Antinori, 2 bottiglie: 700 €.
Magnum di Mouton Rothschild 1986, 850 €.
Sauternes Château d’Yquem 1976: 500 €.
Five Roses, Rosato del Salento 1971, Leone de Castris, 4 bottiglie: 55 €.
Moscato di Sassari Soletta 1992, 10 €.
Chianti Classico Castelgreve 1982, Castelli del Grevepesa: 28 €.
Barolo Collina Cannubio 1968, F.lli Borgogno: 45 €.
...E ancora, qualche avvertenza.
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Trentodoc, spumante classico Ferrari "Centanni" |
Laddove è stato possibile si sono indicate le annate migliori dei vini, qualificandole con le definizioni “Ottima”, “Grande” o “Eccezionale”, corrispondenti rispettivamente alle 3, 4 e 5 stelle, assegnate dai vari consorzi; per i vini francesi, generalmente giudicati in 10 punti e non in 5 (stelle) come in Italia, si sono considerati, per le tre definizioni molto positive solo i gruppi di voti 5 e 6; 7 e 8; 9 e 10 (rispettivamente: Annata Ottima; Grande; Eccezionale).Il che non significa che una vendemmia di rango inferiore dia luogo a vini per forza scarsi. Il bravo vignaiolo è in grado di produrre bottiglie buone, persino molto buone anche da vendemmie problematiche, riducendo drasticamente la produzione, scegliendo solo i grappoli migliori e così via.Infine la questione dell’età del vino. Invecchiando può migliorare? Sì o quanto meno può assumere sentori diversi, interessanti, sorprendenti. Ma può anche peggiorare, soprattutto se i tappi non tengono ben serrati i colli e lasciano penetrare non qualche atomo di microssigenazione (benedetto) ma qualche spiffero di troppo, che alla lunga tenderà a ossidare il vino.
Info. Asta - “Vini e Distillati pregiati e da collezione”. On-line dal 2 al 12 maggio 2023
International Art Sale - Casa d’Aste, via Giacomo Puccini 3, Milano, tel. 02.40042385; info@internationalartsale.it ; www.internationalartsale.it
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