Il Forte di Bard, in Val d'Aosta. |
Sapevate che ci sono gli estremisti anche nel mondo del vino? Estremisti positivi, a volte eroici o quasi; sono quei vignaioli che coltivano l’uva in montagna, su terreni ripidi o terrazzati; oppure in piccole isole o in condizioni climatiche molte disagiate. In verità, quindi, sono i contesti ad essere estremi, i viticoltori sono dei sani estremisti che non si lasciano irretire dalle difficoltà. Ai Vins extrêmes è dedicata una manifestazione che si terrà sabato 25 e domenica 26 in Val d’Aosta, nella spettacolare sede dei Forte di Bard, posto sulla sommità di una rocca all’ingresso della valle.
Degustazioni libere e
guidate, laboratori del gusto e tavole rotonde, convegni e premiazioni (quella
del XXV Concorso mondiale des vins extrêmes,
appunto): si assaggerà e si parlerà di come valorizzare vini che per forza di
natura hanno rese basse per ettaro e, anche per questo, un’intrinseca qualità,
che
non è da tutti.
Degustazione dei vini "estremi". |
Non è una “grande”
manifestazione, piuttosto un ritrovo a misura d’uomo, quasi da montanari,
verrebbe da dire. Delle oltre 60 aziende espositrici, infatti, molte sono di casa,
cioè valdostane, altre provengono da parecchie regioni italiane (dall’Abruzzo
alla Campania, dal Trentino Alto Adige alla Sardegna), e da Paesi esteri come
Germania, Francia, Spagna e, addirittura, Palestina.
Dovrebbero essere presenti
quanto meno le bottiglie premiate al Concorso 2017. Si spera così di poter
assaggiare, fra gli stranierei, i vini del Vallese svizzero e quelli della
Mosella (Germania), gli andalusi, e quelli delle Canarie e delle Baleari; il mitico Banyuls francese e i greci delle
isole di Santorini e Samos. Ancora, i Madeira e le bottiglie delle isole
Azzorre portoghesi. Ci saranno persino vini palestinesi, quelli della Cantina
Cremisan di Betlemme, sostenuti dal Volontariato italiano per lo sviluppo e da
enologi come Riccardo Cotarella.
Fra gli italiani, a parte le
predominanza valdostana, vini quasi sempre di qualità indiscutibile, con punte
di vera eccellenza, una citazione personale va all’Azienda Scala Fenicia, l’unica dell’isola di Capri (Vedere anche: I vini autoctoni di Ischia e quelli eroici di Capri,
pubblicato il 30/6/2016, https://ilmoncalvini.blogspot.it/search/label/Scala%20Fenicia
).
Qualche chicca(o),
spiluccando dal ricco programma. Tutto inizia sabato alle 10 con l’apertura dei
banchi di assaggio. Alle 14 , degustazione guidata: Valle d’Aosta e Vallese, due terroir a confronto. Alle 15 tavola
rotonda su Vini eroici e innovazione.
Alle 15,45 laboratorio del gusto su Formaggi
e patate della Val d’Aosta (di gran pregio); alle 17,30, Degustazione di vini passiti.
La domenica, alle 11,15, Degustazione guidata dei vini delle piccole
isole e alle 11,30 Premiazione
dei vincitori del 25° Concorso mondiale des Vins Extrêmes, a cura del Cervim, meritorio centro studi di
ricerca, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura
montana (www.cervim.org). Alle 15,45,
degustazione guidata Il fascino senza
tempo di Porto, Madeira e Banyuls (un vino, quest’ultimo, che fa grande
matrimonio d’amore con un antico piatto del grande chef Alain Sanderens,
l’Anitra Apicius!).
Vendemmia a Capri nei vigneti di Scala Fenicia |
Info. Vins Extrêmes
2017, il meglio dei vini d’alta quota, Forte di Bard (Aosta), www.vins-extremes.it .
Ingresso: 20 € per un giorno, 30 € per le due giornate, compreso bicchiere per
degustare i vini delle aziende partecipanti e i vini vincitori del Concorso.
Laboratori e degustazioni guidate (a numero chiuso), 15 € in più (da prenotarsi
al link https://www.eventbrite.com/e/vins-extremes-tickets-39550208739
).
Nessun commento:
Posta un commento