mercoledì 1 giugno 2016

Le quote rosa del vino a Moniga del Garda: dal Chiaretto Valtènesi ai Cotes de Provence


Cento cantine da tutta Italia, ma anche dalla Provenza, dove il vino rosato non è considerato un ibrido fra rosso e bianco, come troppo spesso succede ancora nel Bel Paese, ma un’eccellenza dell’enologia. Dal 3 al 5 giugno la Valtènesi (colline bresciane del Lago di Garda) diventa capitale del pink wine, con la manifestazione Italia in rosa. Edizione n. 9, che si svolge nel castello trecentesco di Moniga del Garda (Brescia), nota anche come la città del Chiaretto. Valtènesi Chiaretto è infatti il nome del vino rosato tradizionale della zona. Tradizionale? Eh sì, perché la genesi ufficiale lo fa risalire a 70 anni fa, intrecciandola a una storia d’amore, che anche se fosse stata inventata da qualche arguto ufficio stampa non potrebbe essere più azzeccata. Nel 1885 il senatore Pompeo Molmenti sposò la nobildonna gardesana Amalia Brunati, che possedeva terre e vigne a Moniga. Appassionato di viticoltura, il senatore creò, attingendo ai ricordi dei suoi viaggi in Francia, un codice per la produzione del vino rosato, riassumendo in realtà le esperienze precedenti del territorio.
Il Chiaretto, come molti altri confratelli, è il vino di una notte: nasce poche ore dopo la pigiatura, quando l’enologo decide quale sia il momento giusto per separare, nel pieno delle tenebre, il mosto dalle bucce, stabilendo così la tonalità del colore rosa, la sua intensità, in combinazione con i profumi fruttati e le giuste sapidità. Perché il Chiaretto, a scanso di equivoci, non è un vino-sciacquetta, da bere gelato col caldo estivo, e via. Nelle sue migliori espressioni è sapido, armonico, elegante e profumato e l’uva groppello, che ne è la madre (paragonata da qualche enologo al pinot nero borgognone), è autoctona della zona e dedicata principalmente alla produzione del rosato, non dei rossi.
Le zone più rappresentate a Moniga saranno, oltre al Garda, l’Abruzzo e il Salento, ma quasi ogni regione annovera almeno alcuni produttori negli stand. 
Degustazioni guidate anche gratuite (su prenotazione) e una grande cena in rosa, sabato sera: cena singolare in verità, perché i partecipanti  dovranno vestirsi di rosa, portarsi da casa cibo rosa, potendo così cenare in un’area riservata del castello. Immancabile il convegno sul futuro del rosé, sabato (h 10,30) a Villa Galnica di Puegnago. Fra le degustazioni guidate più interessanti: Cotes de Provence, venerdì 10 h 20; Puglia in rosé, sabato h 18,15; i rosati dei vignaioli veneti, domenica h  17,30; i Chiaretti finalisti del Trofeo Molmenti, h 19.
Risotto al Chiaretto
In aprile il Consorzio Valtènesi aveva intanto annunciato un patto di territorio fra produttori per ridurre le tre Doc della zona ((Riviera del Garda Bresciano, Garda Classico e Valtènesi) a una sola, sotto il nome di Riviera del Garda Classico, al cui interno vi sarà una più ristretta zona di produzione denominata Valtènesi, che ne rappresenterà il vertice qualitativo per le tipologie Chiaretto e Rosso.

Info. Indirizzo: Castello di Moniga del Garda (Brescia). Da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Orari: 17-23. Prezzi: ingresso 10 € (bicchiere 3 €). Programma completo al sito www.italiainrosa.it.
Consorzio Valtènesi Doc: www.consorziovaltenesi.it

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