Cento cantine da tutta
Italia, ma anche dalla Provenza, dove il vino rosato non è considerato un
ibrido fra rosso e bianco, come troppo spesso succede ancora nel Bel Paese, ma
un’eccellenza dell’enologia. Dal 3 al 5 giugno la Valtènesi (colline bresciane
del Lago di Garda) diventa capitale del pink wine, con la manifestazione Italia in rosa. Edizione n. 9, che si
svolge nel castello trecentesco di Moniga
del Garda (Brescia), nota anche come la città del Chiaretto. Valtènesi
Chiaretto è infatti il nome del vino rosato tradizionale della zona. Tradizionale?
Eh sì, perché la genesi ufficiale lo fa risalire a 70 anni
fa, intrecciandola a una storia d’amore, che anche se fosse stata inventata da
qualche arguto ufficio stampa non potrebbe essere più azzeccata. Nel 1885 il
senatore Pompeo Molmenti sposò la nobildonna gardesana Amalia Brunati, che
possedeva terre e vigne a Moniga. Appassionato di viticoltura, il senatore
creò, attingendo ai ricordi dei suoi viaggi in Francia, un codice per la
produzione del vino rosato, riassumendo in realtà le esperienze precedenti del
territorio.
Il Chiaretto, come molti
altri confratelli, è il vino di una notte: nasce poche ore dopo la pigiatura,
quando l’enologo decide quale sia il momento giusto per separare, nel pieno delle
tenebre, il mosto dalle bucce, stabilendo così la tonalità del colore rosa, la
sua intensità, in combinazione con i profumi fruttati e le giuste sapidità.
Perché il Chiaretto, a scanso di equivoci, non è un vino-sciacquetta, da bere
gelato col caldo estivo, e via. Nelle sue migliori espressioni è sapido, armonico,
elegante e profumato e l’uva groppello, che ne è la madre (paragonata da qualche enologo al pinot nero borgognone), è autoctona della
zona e dedicata principalmente alla produzione del rosato, non dei rossi.
Le zone più rappresentate a
Moniga saranno, oltre al Garda, l’Abruzzo e il Salento, ma quasi ogni regione
annovera almeno alcuni produttori negli stand.
Degustazioni guidate anche gratuite (su prenotazione) e una grande cena in rosa, sabato sera: cena singolare in verità, perché i partecipanti dovranno vestirsi di rosa, portarsi da casa cibo rosa, potendo così cenare in un’area riservata del castello. Immancabile il convegno sul futuro del rosé, sabato (h 10,30) a Villa Galnica di Puegnago. Fra le degustazioni guidate più interessanti: Cotes de Provence, venerdì 10 h 20; Puglia in rosé, sabato h 18,15; i rosati dei vignaioli veneti, domenica h 17,30; i Chiaretti finalisti del Trofeo Molmenti, h 19.
Degustazioni guidate anche gratuite (su prenotazione) e una grande cena in rosa, sabato sera: cena singolare in verità, perché i partecipanti dovranno vestirsi di rosa, portarsi da casa cibo rosa, potendo così cenare in un’area riservata del castello. Immancabile il convegno sul futuro del rosé, sabato (h 10,30) a Villa Galnica di Puegnago. Fra le degustazioni guidate più interessanti: Cotes de Provence, venerdì 10 h 20; Puglia in rosé, sabato h 18,15; i rosati dei vignaioli veneti, domenica h 17,30; i Chiaretti finalisti del Trofeo Molmenti, h 19.
Risotto al Chiaretto |
Info. Indirizzo: Castello di
Moniga del Garda (Brescia). Da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Orari: 17-23.
Prezzi: ingresso 10 € (bicchiere 3 €). Programma completo al sito
www.italiainrosa.it.
Consorzio Valtènesi Doc: www.consorziovaltenesi.it
Consorzio Valtènesi Doc: www.consorziovaltenesi.it
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