L’alzaBarbera alla 50ma
edizione del Vinitaly lo farà nientepopodimeno che il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella. La inaugurerà domenica 10 a Veronafiere. La
manifestazione enoica più importante d’Italia e forse d’Europa andrà avanti
fino a mercoledì 13. Pare che Mattarella ami bere moderatamente, per esempio lo
spumante classico Trento Doc Ferrari (o almeno è ripreso in una foto mentre
brinda, nel 2015, con una flute di bollicine insieme ai presidenti di Camera e
Senato).
Alzabarbera era il nomigliolo
malevolo con cui si criticava il presidente Saragat negli anni Sessanta del
secolo scorso, perché si diceva alzasse un po’ troppo il gomito.
Mattarella brinda con Boldrini e Grasso |
Lunedì 11 verrà anche Renzi
e, insomma, la pompa magna è garantita. Il presidente di Veronafiere Maurizio
Danese e il direttore generale Giovanni Mantovani hanno annunciato numeri da
record: 4100 espositori, 100mila metri quadrati di area espositiva, forte
presenza estera, grazie anche all’investimento di 8 milioni di euro per
incentivarla. 55mila gli operatori
stranieri da oltre 140 nazioni e 1000 buyer selezionati in più. Il Vinitaly del
50° sarà sempre più dedicato agli operatori professionali, ma i wine lover avranno
i loro spazi dedicati (dall’8 all’11 aprile) nel centro storico di Verona, con
un ricco programma di eventi e degustazioni. In contemporanea a Vinitaly,
sempre in Fiera, si svolgono anche Sol&Agrifood (www.solagrifood.com ) ed Enolitech. In un programma fittissimo, da
segnalare le tre grandi degustazioni dell’Associazione delle Donne del Vino
(etichette dal 1967 a oggi, di dieci aziende); dell’Ais, I 50 anni di Vinitaly
in 5 vini e, la terza, sui vini-icona di Francia e Italia. Fra le altre, quella
del Gambero Rosso (i Tre Bicchieri 2016); della Sicilia (vini dell’Etna); di
Doctor Wine by Cernilli; Young to Young, dedicato ai giovani blogger e ancora
altri tasting di Ais, Fisar e Onav. (www.vinitaly.com/it/eventi/calendario/ , applicare il filtro Degustazioni).
Biglietti: 1 giorno 80 € (75 € online); 4 giorni 120 € (115 € on line). www.vinitaly.com.
La Lombardia
La maggiore regione del Nord
Italia si presenta al Vinitaly forte di alcuni numeri che significano qualità:
+ 11,7% di produzione di vini Docg, +9% di vini Doc. Il padiglione sarà come di
consueto ospitato al secondo piano del PalaExpo, presenti 200 aziende e oltre
mille etichette in degustazione. Se nell’ambito delle bottiglie di qualità si
considerano anche quelle Igt (ad Indicazione geografica tipica, o Igp,
protetta) la quota della qualità sfiora il 90% (la media italiana è del 75%). Interessante
il ruolo dei giovani: un’impresa vinicola su sette è guidata da loro. Fra essi,
Diletta Cavalleri, produttrice di
Franciacorta, Claudia Crippa de La Costa (Igt
Terre Lariane) e Cristina Cerri di Travaglino (Oltrepò pavese) rappresentano alcune
eccellenze, portate ad esempio dall’assessore regionale all’Agricoltura. A Vinitaly
il Padiglione Lombardia avrà a disposizione una nuova sala degustazione di
oltre 30 posti riservata agli ospiti stranieri. Esponenti politici e consorzi
lombardi, tutti concordi, una volta tanto, nel puntare alla qualità e
all’espansione del mercato estero, con le 5 Docg, le 22 Doc e le 15 Igt
regionali.
Claudia Crippa, La Costa |
I
dati del vino italiano
310mila
aziende, 1milione e 250mila addetti
47milioni
gli hl di vino prodotti nel 2015 (+12% sul 2014),
637.634 gli ettari vitati di
cui 334mila (52%) a vini Docg e Doc, 156mila (24%) a Igt, il resto vini da
tavola
73
le Docg, 332 le Doc e 118 le Igt
3,9
miliardi di euro il valore totale della produzione all’origine (anno 2014), di
cui 1,9 mld di euro per i vini Docg e Doc, 0,8 mld per Igt e 1,2 mld per vini
da tavola)
12,4
miliardi di euro il fatturato complessivo delle aziende vinicole (anno 2014),
pari al 9,4% del fatturato dell’industria agroalimentare e al 7,2% del
fatturato agricolo
20,1
milioni di hl di vini esportati nel 2015 (-1,8% rispetto al 2014)
5,4
miliardi di euro il valore dell’export
nel 2015 (+5,4%): nuovo record
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