giovedì 16 gennaio 2014

Lo spirito dell'olio: un'officina di sapori a Milano



Una vera officina di saperi e sapori si preannuncia la terza edizione di Olio Officina Food Festival, dal 23 al 25 gennaio al Palazzo delle Stelline di Milano. Un programma ricchissimo, messo a punto dall’inventore e direttore della kermesse, il giornalista e scrittore Luigi Caricato. Che occuperà le due giornate di venerdì e sabato full-time e cioè dalle 9 alle 21, mentre la serata inaugurale del giovedì, a inviti, vedrà la partecipazione di Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, che parlerà della valenza simbolica degli oli d’oliva. Per gli altri giorni, biglietto d’ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 13 anni (protagonisti di svariate attività lungo la giornata di sabato), 15 € per gli adulti. Il programma completo al sito www.olioofficina.com.
Luigi Caricato, mente
e anima del festival dell'olio
L’afflato spirituale che Enzo Bianchi donerà alla serata inaugurale va a coniugarsi con le performance artistiche del gruppo Arte da Mangiare Mangiare Arte, sul tema dell’olio e dell’ulivo, utilizzando appunto il cibo come materia d’arte. Mentre alle 19 di sabato la chiusura del festival sarà affidata ad Aldo Grasso, editorialista del Corriere della Sera, Piero Dorfles, critico letterario e a Daniela Marcheschi, scrittrice e antropologa. Verranno ricordati, fa l’altro, gli 80 anni che avrebbe compiuto in questo 2014 lo scrittore Giuseppe Pontiggia, scomparso nel 2003.
In mezzo, due giornate irte di appuntamenti, a volte golosi, ancora più spesso di approfondimento culturale. Infatti il tema conduttore di tutta la kermesse è l’anima sociale dell’olio e del cibo, il che significa dare spazio a chi crede nell’economia dell’olio e al recupero della terra, spesso vilipesa, per diffondere la conoscenza e la cultura di un’agricoltura etica e sostenibile. Se ne parlerà con Piero Nasuelli, direttore dell’azienda agraria dell’università di Bologna. Sempre nell’area cultura, presentazione di vari libri, fra cui Osti sull’orlo di una crisi di nervi, di Valerio Massimo Visintin, di Libero Olio in libero Stato, di Caricato e, sempre di Caricato e Giuseppe Capano, Friggere bene e Olio: crudo e cotto.
Come si faceva una volta l'olio (foto nelle
 cantine dei Frantoi Redoro di Grazzane) 
Nuovo olio bio di Mantellassi,
noto produttore di vini Morellino
All’area degustazione, su prenotazione, scuola d’assaggio e di cucina, con un appuntamento con i finger food tematici della Carapelli o con il Ceq, per scandagliare il rapporto e l’incontro dell’olio con varie materie prime. Ma non mancherà un approfondimento con un amico/nemico dell’olio buono, quello con l’aceto balsamico.
Il programma per i bambini (10-12,30, 14,30-18 del sabato, preiscrizioni alla email posta@olioofficina.com o direttamente al desk di accoglienza) prevede assaggi guidati, L’olio spiegato ai più piccoli, Olio & salute, Pane & olio, Olive, olio e farina e il divertente Gioco dell’olio, ispirato al gioco dell’oca.
Spigolando qua e là dal programma: venerdì alle 10,30, L’olio d’oliva nelle preparazioni più inconsuete, a cura dello chef indiano Shekhar Reikhi, patron del ristorante Sarla a Milano: con succo d’arancia e altre materie prime inusuali. Alle 11 il bistellato Giancarlo Perbellini (il suo omonimo ristorante si trova a Isola Rizza, Verona) racconterà
L'extravergine di Josephus Mayr,
prodotto a Bolzano
di come utilizzi l’olio nella sua cucina. Nel proseguo della giornata, Olio d’oliva e cioccolato; Foodland Istria, terra anch’essa di oli e olive; La cucina territoriale e l’olio (con lo chef Matteo Scibilia, dell’Osteria della buona condotta di Ornago); L’uso in cucina dell’aceto balsamico.
Sabato si passa dal contributo dell’olio d’oliva nella pasta fresca (con lo chef Giuseppe Capano) agli impasti di base, salati e dolci con l’olio (con Giovanna Ruo Berchera), al Cibo della Taranta e il Salento in cucina, a Oli impensabili: made in Bolzano. Con Josephus Mayr e Andrea Berger. Nel pomeriggio spazio all’Olio al tempo di Internet e alle Olive da tavola, come realizzarle in casa; al Pesto, quello vero, come alla Frittura: istruzioni per l’uso.
Poi, tutti a casa. Stanchi ma felici (si spera). E finalmente pronti a buttar via l’olio di semi vari nascosto nella vecchia madia…

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