sabato 25 gennaio 2014

Cime gustose: Festival per gourmet a Sankt Moritz


Ogni gourmet che si rispetti dovrebbe partecipare, almeno una volta nella vita, al Gourmet Festival che si svolge ogni anno a St. Moritz, in Alta Engadina (programma completo e pacchetti degli hotel sul sito www.stmoritz-gourmetfestival.ch, in tedesco e inglese).
La famosa località sciistica svizzera, dista circa 3 ore d’auto da Milano e le sue montagne, come molti dei suoi alberghi, coniugano bellezza, comodità ed efficienza. Famosi chef stranieri (ma in questa 21ma edizione mancheranno gli italiani, l’anno scorso si era fatto valere Massimo Bottura, tristellato patron dell’Osteria Francescana di Modena) sono ospiti di altrettanti colleghi, titolari di ristoranti nei grand hotel che punteggiano St. Moritz e il suo circondario. E cucinano i loro piatti preparati per l’occasione, o presentano quelli per cui sono diventati famosi in patria.
Per gustarli, in certi casi, bisognerebbe attraversare l’Oceano. Un’occasione imperdibile, dunque, a soli 170 km da Milano.
Il Kempinski Grand Hotel des Bains fondato nell'800
Quest’anno la manifestazione si svolge dal 27 al 31 gennaio. Gli hotel coinvolti offrono per l’occasione pacchetti di due /tre giorni, grazie ai quali si partecipa agli eventi culinari (che si svolgono anche in alta quota) e si riposa in magnifiche camere. Come quelle, per esempio, del Kempinski Grand Hotel des Bains (www.kempinski.com/it/st-moritz/grand-hotel-des-bains/welcome)
probabilmente il più famoso e lussuoso della zona, dove relax e ottima cucina si coniugano con eleganza e sport invernali. Grazie all’utilizzo di acqua dei ghiacciai, legno dei boschi engadinesi, granito di Bregaglia ed erbe aromatiche, il centro idroterapico The Spa riesce a donare piacevoli stimoli in un’atmosfera di natura alpina. Il
Lusso e voluttà: ostrica con caviale beluga
pacchetto, da 2032 franchi per due persone in camera doppia, da 1144 franchi
in singola, comprende 2 notti, con magnifica prima colazione a buffet, la festa d’apertura del festival, che si svolge lunedì 27 nello stesso albergo, cena gourmand al ristorante Ca’ d’Oro, aperitivo e incontro con lo chef al Kempinski bar, accesso gratuito alla spa, spese e Iva (esclusa tassa di soggiorno).

Mauro Colagreco











Gli chef. In verità un quasi-italiano c’è: Mauro Colagreco è nato in Argentina 37 anni fa, ma è evidentemente originario del Bel Paese. E la sua è l’unica cucina facilmente raggiungibile dall’Italia visto che da sette anni è  titolare del ristorante Mirazur di Mentone, 2 stelle Michelin, osannato da tutte le guide gastronomiche, ma anche del Colagreco di  Shangai, aperto nel 2012. Nella sua cucina utilizza al massimo erbe e verdure del suo orto (40 varietà di pomodoro!), piante aromatiche e fiori, che accosta a pesce e gamberi della Costa Azzurra, e a carne classica, dal maiale al piccione, con grande creatività. E’ ospite dello chef Axel Rudlin del Kempinski Grand Hotel des Bains.

Wolgang Puck, pioniere e creatore dell’alta cucina californiana, ma austriaco di nascita, combina le tecniche della cucina classica francese con l’estetismo asiatico e i prodotti biologici della California.  Ha tre società nel campo gastronomico e i ristoranti stellati Spago e CUT a Beverly Hills e a Londra. 2 stelle Michelin allo Spago, premi e riconoscimenti a bizzeffe, è ospite dello chef Mauro Taufer al Budrutt Palace Hotel (www.budruttpalace.com).

Yoshiro Takahashi
Yoshihiro Takahashi, 3 stelle Michelin per il suo ristorante Hyotei di Kyoto, interpreta la tradizione nipponica (filosofia Zen) in chiave moderna, con chiare influenze francesi e tendenza spiccata alla multisensorialità nel piatto. E’ accompagnato a St Moritz dallo chefTakuji Takahashi anche lui di Kyoto (ristorante Kinobu), con cui forma un team selezionato dalla Culinary Academy giapponese per rappresentare la cucina del Sol levante all’estero. Ospiti dello chef Salvatore Frequente, al Carlton Hotel (it.carlton-stmoritz.ch).



Tim Raue. Cucina asiatica ridotta ai minimi termini, la definisce la guida Michelin, che gli assegna 2 stelle. Il ristorante porta il suo stesso nome e si trova nel quartiere di Kreuzberg di Berlino. Pochi ingredienti ma pregiati caratterizzano i suoi piatti, che coniugano armoniosamente le sensazioni di dolce-salato, piccante e delicato, croccante e morbido. Ospite dello Fabrizio Piantanida, del Grand Hotel Kronenhof (www.kronenhof.com).

Christian Scharrer. 44 anni, chef del ristorante Buddenbrook del Grand Spa Resort A-Rosa di  Travemünde,  distretto di  Lubecca (2 stelle Michelin), punta sul gusto, non sugli effetti spettacolari, non progetta in laboratorio, ma cerca di combinare elementi della tradizione e sapori di stagione. Non è cuoco di tendenze, ma di precisione e di sfumature. Così che nei due menu Terroir e Visite accosta con sapienza elementi classici e moderni, magari includendo un ricordo del Baden, sua terra d’origine. E’ ospite dello chef Markus Rose, del Giardino Mountain (www.giardino-mountain.ch/it).

Andree Köthe. Nominato chef dell’anno 2012 in Germania, opera col suo alter ego Yves Ollech al Restaurant Essigbrätlein di Norimberga. La loro non è propriamente una cucina vegetariana, perché vi sono piatti che contemplano carne e pesce, ma dai vegetali e dalle spezie partono per elaborare i loro menu. Un loro piatto simbolo sono le barbabietole con cumino caramellato. Più che materie prime di lusso, i due prediligono le erbe insolite, i prodotti bio. Köthe è ospite dello chef Christian Ott, dell’Hotel Schweizerhof (www.schweizerhofstmoritz.ch).

Yoann Conte. I suoi menu sono stati definiti come un viaggio culinario nel cuore della natura.

Yoann Conte
Bretone, collaboratore di Marc Veyrat, famosissimo cuoco tristellato, opera nel ristorante che porta il suo stesso nome, ad Annecy, contraddistinto da due stelle Michelin. Coltiva piante rare, spezie ed erbe nel suo giardino in riva al lago, ma le ricerca per monti e per valli, per integrarle nei suoi piatti. E’ ospite dello chef Hans Nussbaumer, del Kulm Hotel St. Moritz (www.kulm.com).

Moshik Roth. Israeliano, sposato con un’olandese, da direttore di una pizzeria è diventato in pochi anni chef a due stelle, col suo locale di Amsterdam Restaurant & samhoud places. Ai fornelli abbina cucina tradizionale e molecolare con risultati sorprendenti e di grande creatività. Ospite dello chef Bernd Ackermann, del Suvretta House (www.suvrettahouse.ch).


Il locale di Reto Mathis 
Tavolata di formaggi a 2486 m.
Concluderà la kermesse una cena spettacolare con tutti gli chef nella tenda Vip installata sul lago ghiacciato. Durante la settimana una serie di eventi golosi, la competizione fra giovani chef dell’Engadina, Goumets Dinners e Gourmet Safari. Da non farsi sfuggire un pranzo di cucina contemporanea alpina a 2486 metri, sul Corviglia, dove lo chef Reto Mathis nelle sue strutture, in particolare La marmite (www.mathisfood.ch), ammannisce a sciatori raffinati e buongustai manicaretti di tradizione e creativi, abbinati a grandi vini.

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