Caro vecchio Giulio, quanto sei giovane
Uno spumante così “vecchio” non si era mai visto. Eppure così giovane e fresco nella sua maturità, con le sue belle note floreali che evolvono in sentori di frutta tropicale. Con la percezione di lievito giusta per l’età, con la sua pienezza e suadenza. Fascino puro. Spiace quasi non aver trovato un difettuccio che lo rendesse più “umano”. Ma umanissimo in fondo è, perché opera dell’uomo, dei fratelli e figli Lunelli, che l’hanno creato.
Il Giulio Ferrari 1995, il primo della serie Collezione, nasce dalle uve chardonnay coltivate a 500-600 metri nel vigneto di Maso Pianizza, sopra Trento. Ha maturato ben 16 anni sui lieviti, infine è stato sboccato nel febbraio 2012. E dopo qualche mese di affinamento in bottiglia, dà ora il meglio di sé, grazie anche a una vendemmia, il 1995, definita da molti come l’annata del secolo per qualità.
Solo 1500 bottiglie numerate, destinate a poche enoteche e ristoranti. Per gli acquirenti, la possibilità di far parte del nuovo club dei Collezionisti Giulio Ferrari, che promette “esperienze e privilegi speciali”.
Prezzo: da 250 € (a Milano da La Coloniale, Peck, Enoteca Vinat). www.cantineferrari.it.
Com’è delizioso
andar…Fuoricasello
Fuoricasello si avvale della collaborazione di titolari di cantine, esperti di gastronomia, produttori, selezionatori di cibi, colleghi di fiducia sparsi per l’Italia, i cui input sono poi trasformati in testi da Josè Pellegrini e Gabriele Zanatta, esperti giornalisti del settore. Niente voti o classifiche, se si è nella guida vuol dire che si è validi e lo conferma anche il prefatore Bruno Pizzul, non guidatore, ma che impone quasi sempre nei suoi viaggi allo chauffeur (di solito la moglie) di uscire a quel tal casello per andare a provare quella tal’altra trattoria segnalata dalla guida. Ogni locale contempla un breve racconto del posto, dei piatti e poi tante piccole informazioni pratiche: dai minuti e km di percorrenza dall’uscita dell’autostrada, ai prezzi per categorie (primi e secondi piatti), alla durata della sosta, agli orari di cucina, alla possibilità di pernottamento in loco (ci sta, la sera, dopo una bella mangiata, all’ammissibilità degli animali. In vendita a 20 € nelle librerie e sul sito www.fuoricasello.it.
Natale col caviale. Ma italiano
Vabbe’ la crisi e tutto, ma
a Natale, se proprio rinunciando a un paio di guanti in pelle, i gourmand (nel
senso letterale di ghiottoni), identificandosi con i gourmet (intenditori)
possono anche concedersi cibi “di lusso”. Come il caviale. Tanto più se è un
made in Italy, che ha poco o nulla da invidiare ai tradizionali prodotti russi
e iraniani.
Agroittica lombarda, con sede a Viadana di Calvisano (Brescia),
alleva in proprio gli storioni e da essi ricava le preziose uova per
confezionarne vari tipi, col marchio Calvisius. In vendita nelle migliori
gastronomie, certo, ma anche sul sito www.calvisius.it , con garanzia di consegna in 24 ore. I tre nuovi caviali di quest’anno
sono il Calvisius Beluga con ricercate note di
pesce di mare sul finale, il Calvisius
Oscietra Imperial dalle grandi uova e con vivaci note di nocciola e il Calvisius Tradition Elite, considerato
uno dei caviali top al mondo grazie al suo gusto cremoso e ben equilibrato.
Qualche
prezzo dal sito Internet: Calvisius Beluga, 60 gr, 487 €, Tradition Elite, 60
gr, 270 €, Tradition, 60 gr, 166 €; tra
gli oscetra, da segnalare l’ottimo Venise (114 €), ma anche le pop collection,
da 77 €.
Lusso+lusso.
Ma francese
Krug
en voyage. Come trasportarsi una bottiglia del lussuoso (perché eccellente,
oltre che caro) Champagne Krug per il mondo? Avvolta in un pezzo di giornale?
Ma via, non siamo così snob. Hanno pensato e provveduto alla bisogna Olivier
Krug, sesta generazione della Maison e Ramesh Nair designer della secolare (1849) Maison
Moynat (moynot.com) - bagagli e accessori di lusso. Così, Nair, su input di Olivier, ha
creato le custodie per Krug Magnum e per Krug Grande Cuvée.
La custodia è in finissima pelle rosso-ciliegia, modellata mediante
un bagno di concia e quindi non trattata, in modo che possa acquisire la patina
del tempo e mostrare così il suo carattere.
E
la bottiglia? Be’, è “solo” il loro Champagne di base (sic). Per farlo, in
cantina mixano oltre 120 vini-base, alcuni invecchiati anche dieci anni.
Potrebbe essere, forse, una riserva di grande prestigio per un’altra maison.
Ammesso che riuscissero a farla. Bouquet esuberante, sensazioni fruttate con
accenni di pane tostato e nocciole, freschezza e suadenza. 25 esemplari numerati per tutto il mondo, ma - uauh - ben due per l'Italia! In vendita presso la Vineria YN, al 7° piano de La Rinascente di Milano. Prezzi
da refined connoisseur, ma bello danaroso: 2600 palanche (per i non genovesi, leggere euro). www.krug.com/it.
Quell’estremista
di Berlucchi
Brut,
Satèn o Extrême? Le chicce della Guido Berlucchi, sotto
l’etichetta di Palazzo Lana, Doc Franciacorta, non sono da tutti. L’Extrême 2006 in particolare (100% pinot nero), con soli 1,5 grammi
Il
Brut 2004, da uve chardonnay (70%) e pinot nero (30%), affinato in parte in barrique,
è sapido e avvolgente, fresco e fruttato, anche se non nasconde una sua verve
acidula.
Il
Satèn 2004, 100% chardonnay, con fermentazioni alcolica e malolattica in
barrique, è sapido, vellutato, di buon carattere. Setoso, secondo la
suggestione del nome. Prezzi: Satèn 29 €, Brut 31 €, Extrême 38 €, www.berlucchi.it.
Private
Cartizze, l’oggetto di Desiderio
C’è
anche chi fa il Prosecco (quello storico, di Conegliano e Valdobbiadene)
rifermentando il vino in bottiglia e non in grandi recipienti come l’autoclave.
Fra questi pochi, Bisol, produttore di S. Stefano di Valdobbiadene, propone già
da qualche tempo il suo Relio. Non pago, il direttore tecnico ed enologo
Desiderio Bisol, ha voluto cimentarsi nell’elaborazione con metodo champenois di un Cartizze, il vino
che prende il nome dalla collina di Valdobbiadene, dove si coltivano le uve più
preziose (e care) di tutto il territorio.
E dopo molti esperimenti ha infine tirato
fuori uno spumante non dosato (senza cioè l’aggiunta del dolce liqueur d’éxpedition,
che di solito caratterizza gli spumanti classici), della tipologia brut. È,
appunto, il Private Cartizze 2011, affinato per quasi un anno sui lieviti. Per
questo primo millesimo, solo 1769 bottiglie numerate. Già premiate con il
simbolo massimo della guida dell’Ais Bibenda 2014: i 5 grappoli.
Colore giallo
paglierino carico, bollicine fini e vivaci, inediti sentori evoluti di crosta
di pane e pietra focaia, che non soffocano però il profumo di fiori di campo,
in bocca è bello saporito, con nota minerale finale. Sorprendente. Prezzo: 47 €.
www.bisol.it.
Rosato
in Villa
Perché
la maggior parte degli spumanti (e degli Champagne) sono a base di chardonnay e
pinot nero (in Francia, in più, c’è anche il pinot meunier), anziché contemplare
un’uva soltanto? La spiegazione è semplice: perché, in generale, le due uve si compensano e si integrano
l’un l’altra: la bianca dona eleganza, la rossa, pur vinificata in bianco,
pienezza, corpo.
È
ciò che si realizza nel Rosé brut 2008
di Villa (www.villafranciacorta.it ), dove però, al fine
di ottenere un brillante colore rosato, si lascia macerare il 20% del pinot
nero sulle sue bucce per dieci ore. La rifermentazione e la successiva maturazione
in bottiglia dura almeno 30 mesi, nelle belle cantine interrate di Monticelli
Brusati. Risultato finale, un profumatissimo “naso” di frutti rossi, ma anche
leggermente agrumato; e gran sapidità e freschezza in bocca, con perlage molto
fine. Da aperitivo, sul pesce, ma anche con il nobile Culatello di Zibello e,
perché no, su un caldo e profumato cotechino. Prezzo: 22 €.
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