È il primo vino lombardo a
essere divenuto una Doc, nel 1967. Ed è un bianco. Da uva trebbiano (di solito,
non un granché). Ma le barbatelle piantate nei terreni argillosi e ricchi di
sali minerali intorno a Sirmione (Brescia), quindi sul Garda, danno vita a un
vino differente dal consueto, generalmente morbido e delicato, ma di bella
personalità: Il Lugana. Che ormai si è evoluto, tanto da presentarsi in varie
tipologie, da quella base al vino Superiore (più invecchiato), al Riserva (ancora
più maturo), allo spumante classico.
Quest’anno al Vinitaly (stand A9 del PalaExpo della
Regione Lombardia) sarà possibile assaggiare tutte le tipologie dei vari
produttori al tavolone del Consorzio di
Tutela, che ha appena eletto Luca Formenti nuovo presidente. L’ultima
novità è la possibilità di degustare una nuova tipologia di Lugana: la Vendemmia tardiva. Sono solo due le
aziende che la producono, al momento, la Tenuta
Roveglia di Pozzolengo e Perla del
Garda di Lonato del Garda. A fine febbraio quest’ultima azienda, diretta
dai fratelli Giovanna ed Ettore Prandini,
ha presentato in anteprima le bottiglie del Vinitaly a Milano, all’Enoluogo di Civiltà del Bere. Le uve del Vendemmia tardiva erano state
colte il 7/11/2011, quando erano già state parzialmente attaccate dalla muffa
nobile (Botrytis cinerea), anche se poi nel bicchiere non se ne riscontravano i
sentori. Il vino è appena dolce, ma delicato; morbido, ma di giusta acidità,
con qualche ricordo di frutta secca, probabilmente dovuto a un parziale
affinamento in barrique. Verrà commercializzato in poche migliaia di bottiglie
da mezzo litro, più qualche magnum (1,5 lt). Molto interessanti anche gli altri
vini dell’azienda, che punta decisamente sul formato magnum - in particolare
per gli spumanti - indubbiamente il migliore per la conservazione (e
l’eventuale evoluzione) del vino nel vetro, ma non sempre commercialmente
appetibile, soprattutto per i ristoranti.
Il Perla, Lugana Doc. |
Si tratta di un trebbiano di
Lugana in purezza, millesimato brut; del Settimo Cielo, fifty-fifty di
trebbiano e chardonnay; e di un millesimato extra-brut, 100% chardonnay. E i
vini fermi? Ci sono alcuni rossi, da uve merlot e cabernet, ma i più
interessanti sono i tre Lugana. Il Perla è vino fresco da bere giovane, da antipasti,
primi piatti, pesce; Madonna della Scoperta (Lugana Superiore) è già più complesso
(si affina parzialmente in piccoli
legni), ha note balsamiche, di fiori e frutta matura. Sempre fresco, ma
morbido. Un buon abbinamento? Pesce bianco arrosto, con patate e funghi. Madre
Perla si affina sui lieviti e viene imbottigliato dopo 17 mesi. I sentori al
naso sono floreali e fruttati, ma con sfumature di crosta di pane e vaniglia.
Al palato questo Lugana è secco, fresco e di buona struttura. Da gustare con primi di pesce salsati, ma
anche, secondo i produttori, “con un
fiore di zucca ripieno di San Pietro con salsa d’ostriche al basilico”. Hélas!
– direbbe Baudelaire…
Il consorzio: Consorzio del Lugana: www.consorziolugana.it.
I produttori: Tenuta
Roveglia, loc. Roveglia, Pozzolengo (Bs), www.tenutaroveglia.it; Perla del Garda, via Fenil Vecchio 9, Lonato del Garda, www.perladelgarda.it.
La manifestazione: Vinitaly, Veronafiere, viale del Lavoro 8, Verona,
info tel. 045.8298854 (9-12.30), www.vinitaly.com, 7-10 aprile, orari
9.30-18.30. Ingresso riservato agli operatori. Biglietti: giornaliero 50 € (on
line 45 €), 4 giorni 80 €.
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