venerdì 4 ottobre 2019

Novecento Bottiglie Aperte a Milano. Eccone alcune fra le più interessanti. Ma non fidatevi e provate voi stessi...


La vendemmia in Montenapoleone? Bottiglie stappate in un “superstudio”? Milano è così e se non ha vigne per vendemmiare (a parte quelle antica e nuovissima di Leonardo nella Casa degli Atellani), fa arrivare i prodotti delle vendemmie altrui nei suoi distretti più chic, da quello di Montenapo, appunto, all’altro, un po’ più periferico, di via Tortona.
Qui saranno in degustazione oltre 900 etichette con 200 aziende partecipanti. Non mancherà ovviamente la zona food. Bottiglie Aperte 2019, giunta all’ottava edizione, si tiene domenica 6 e lunedì 7 ottobre al Superstudio Più di via Tortona 27. Sarà uno degli eventi di punta della Milano Wine Week, kermesse vitivinicola ricca a sua volta di degustazioni, masterclass, aperitivi e seminari (6-13 ottobre, https://milanowineweek.com ). Il pubblico di Bottiglie aperte sarà formato perlopiù da operatori del settore (il cosiddetto Horeca, cioè hotel, ristoranti e bar), che avranno ingresso gratuito (previa registrazione sul sito), mentre gli appassionati dovranno pagare un ticket di 40 euro.
Per il secondo anno, ci sarà la presenza dell’Associazione Donne del vino, con un’area dedicata, nella quale, fra l’altro, lunedì 7 alle 11 si terrà la masterclass “Astrologia del vino: dimmi che varietà sei, ti dirò che Donna del vino sono”. Alle 15, sempre di lunedì, altra masterclass, organizzata da Bubble’s Italia, il brand inventato dallo scrittore e viaggiatore Andrea Zanfi: “Bubble’s – le bollicine italiane”. VeronaFiere con l’Enoteca 5StarWines the Book di Vinitaly, presenterà una selezione di 53 etichette, scelte tra quelle che hanno ottenuto un punteggio superiore a 92/100 nella sua guida.
Timorasso
La Zerba Volpi
Si allarga la rappresentanza delle regioni, con alcune cantine di Basilicata e Umbria. Fra le tante case vinicole presenti, perlopiù poco note, se ne segnalano alcune particolarmente interessanti. Dalla CalabriaSpadafora 1915 con i suoi Dop Terre di Cosenza (Telesio, Rosaspina Rosato…). Dalla CampaniaPietrefitte con i vini del Sannio e Marisa Cuomo con i famosi vini della Costa d’Amalfi, Furore e “l’estremo” Fior d’uva.
Dall’Emilia RomagnaMonte delle Vigne con bottiglie dal nome evocativo come Callas e Nabucco. Dal FriuliPighin con i vini del Collio e delle Grave.
Amarone Mater
C. Valpolicella Negrar
Dalla Lombardia, Quaquarini con i bio dell’Oltrepò, dal Rosso Magister al Buttafuoco Vigna Pregana. Dalle MarcheVelenosi con il Falerio, i vari Passerina, Pecorino e il Montepulciano d’Abruzzo. Dal Piemonte, le Cantine Volpi con i due vini della Cascina La Zerba di Volpedo, Barbera e Timorasso dei Colli Tortonesi 2017, pluripremiati e medagliati quest’anno in varie manifestazioni. E poi, ancora, Michele Chiarlo (Nizza La  Court, Barolo Cerequio), Scarpa (Barbaresco Tettineive, Barbera La Bogliona), Tenuta Santa Caterina (Grignolino Arlandino, Barbera Setècapita)… 
Dalla SiciliaBaglio di Pianetto (Petit Verdot Carduni, Viognier). Dalla ToscanaCarpineto (Vino Nobile di Montepulciano, supertuscan Dogajolo). 
Dal VenetoCantina Valpolicella Negrar (Valpolicella Ripasso, Amarone Espressioni).
E dalla Svizzera, il produttore di buoni vini ticinesi Valsangiacomo si presenta coraggiosamente con il Bitter Franzini, di origini milanesi, poi passato oltreconfine e ora rilanciato con successo inaspettato, nella Confederazione elvetica. Alla (ri)conquista dell’Italia.
Info. Bottiglie Aperte, 6 e 7 ottobre al Superstudio Più, via Tortona 27, Milano, www.bottiglieaperte.it   Orari:10.30-19. Ingresso per operatori gratuito; wine lovers, 40 € al giorno (65 € per i due giorni). Sommelier e associati del mondo del vino, 30 €). Biglietteria on line attiva.

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