Prima la Vita, poi le Vigne e solo dopo i Vini. Già dall’impostazione delle schede di ogni azienda vinicola selezionata si può arguire una certa differenza d’impostazione tra la guida Slow Wine edita da Slow Food e gli altri baedeker enologici usciti in autunno (Gambero Rosso, Veronelli, Go Wine, Doctor Wine, Ais, Bibenda…). Come scrivono i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni nell’introduzione alla guida 2020, giunta alla 10ª edizione: “Prima l’agricoltura, prima il valore salvifico del vignaiolo, custode della fertilità del suolo, poi magari anche il sentore di ciliegia e fragola dentro il bicchiere”.
Edi Keber tra Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni |
Il Premio per la viticoltura sostenibile è andato a Il Paradiso di Manfredi, perché “tutto è armonia e attenzione per l’ecosistema e la natura nelle vigne giardino di Florio Guerrini, armonia e attenzione che si sentono poi nei rossi di questa cantina, vibrante di vita”. Segnalato perciò come Vino Slow (bottiglia di qualità organolettica eccellente, che condensa nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente) il suo Brunello di Montalcino 2013 (7mila bottiglie, 77 € l’una).
Il Premio al giovane vignaiolo è quest’anno uno e trino: va al gruppo SoloRoero, composto da tre giovani produttori delle aziende Valfaccenda di Canale, Cascina Fornace e Alberto Oggero di Santo Stefano Roero, per il loro spirito di collaborazione e per l’amore verso la loro terra.
Loro vini notevoli: di Valfaccenda, il Nebbiolo Vindabeive 2018 (14 €) e il Vino Slow Roero 2017 (21 €); di Cascina Fornace, il Nebbiolo Viscà 2017 (17 €) e il Vino Slow Roero Arneis Desaja 2016 (17 €); di Alberto Oggero, il Roero 2016 (18 €) e il Vino Slow Roero Arneis 2017 (13 €).
Arneis Alberto Oggero |
Poi, ancora, 190 Bottiglie ai produttori che esprimono un’ottima qualità media per le etichette prodotta, 193 Grandi Viniper i migliori (organoletticamente) e varie, utili indicazioni per quelle cantine che offrono anche ristorante e/o alloggio. Non mancano 128 Locali del bere slow (trattorie, enoteche, osterie con ottimi vini e cibo all’altezza).
In tutta questa marea di bottiglie di qualità, vogliamo anche noi dire la nostra. Ed ecco una supersuperselezione, arbitraria q.b.: 5 bottiglie scelte tra i 193 Grandi Vini e 5 tra i Vini Quotidiani.
5 grandi GRANDI VINI
Pecorino Cantina Tollo |
La Prima Volta, Lambrusco di Sorbara Metodo classico Dosaggio Zero 2015 (5mila bottiglie, 26 €), di Cantina della Volta di Bomporto (Modena).
Sassorosso Valtellina Sup. Grumello 2016 (15mila bottiglie, 22 €), di Nino Negri di Chiuro (Sondrio).
Patriglione 2014 (30mila bottiglie, 48 €), di Cosimo Taurino di Guagnano (Lecce).
Cepparello 2016 (50mila bottiglie, 72 €), di Isole e Olena di Barberino Val d’Elsa (Firenze).
Cirò Rosso Classico 2017 (400mila bottiglie, 8 €), di Librandi di Cirò Marina (Crotone)
Aglianico del Taburno Rosato Marosa 2018 (8mila bottiglie, 10 €), di Nifo Sarrapochiello di Ponte (Benevento).
Lacrima di Morro d’Alba Da Sempre 2018 (60mila bottiglie, 10 €), di Vicari di Morro d’Alba (Ancona).
Colli Tortonesi Barbera Campo La Ba’ 2017 (3mila bottiglie, 7 €), di Paolo Poggio di Brignano
Frascata (Alessandria).
Frascata (Alessandria).
Valle d’Aosta Gamay 2018 (13.500 bottiglie, 10 €), di Grosjean Vins di Quart (Aosta).
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