A sinistra il Panettone di Giovanni Cova & C., "in veste" Turandot. A destra, il classico di Martesana Milano |
Caro Tito
Ho
ricevuto e quasi mangiato
l’Elefante
detto Panettone
che
m’hai voluto anche in
quest’anno
mandare. Come al
solito
era bellissimo e buonis-
simo
e te ne ringrazio molto.
……………………………………..
Auguro
a te, a tua moglie, ai
tuoi
figli buona festa e buon
anno,
al tuo commercio buoni
affari,
a te poi particolarmente
salute,
salute, salute.
Così Giuseppe Verdi, in una missiva scritta
a Tito Ricordi da Genova il 26
dicembre 1869 per ringraziarlo dell’elefantiaco panettone, che il titolare
della già famosa casa editrice musicale gli aveva fatto pervenire a Busseto.
Andrea Muzzi e Pierluigi Ledda |
Così Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio,
alcuni mesi fa si è incontrato con Andrea
Muzzi, amministratore delegato di Giovanni Cova & C., un’azienda
dolciaria che affonda le sue origini nei primi anni del Novecento (da non
confondere con il quasi omonimo marchio montenapoleonico, passato da tempo in
mani francesi).
Muzzi voleva pervadere
un’eccellenza dolciaria milanese di un afflato culturale, Ledda partecipare a
un’iniziativa che, senza svilire il carattere erudito dell’Archivio, lo ponesse
all’attenzione di un pubblico più vasto di quello specialistico. Detto e (quasi)
fatto. Dopo uno studio mirato degli archivi e un progetto artistico, la
soluzione è stata trovata. Per questo Natale i panettoni “di lusso”, fatti come
Meneghino comanda, cioè con lievito madre, burro speciale del Nord Europa,
canditi del Sud Italia, uva passa della Turchia e uova fresche, sono stati
vestiti con le immagini storiche della Turandot pucciniana; altre
specialità, con le riproduzioni delle opere dei maestri del melodramma, e anche
di illustratori famosi, come le partiture autografe di Paganini del 1817, la
copertina della Prima di Madame Butterfly (Puccini) e le illustrazioni di
Marcello Dudovich.
Giovanni Cova & C.,
flagship
store in via Cusani 10, Milano, tel. 800.013346, www.bistrot.giovannicovaec.it , www.giovannicovaec.it . Alcuni dolci della Linea Ricordi: (i prezzi
diversi per lo stesso articolo dipendono dalla confezione: incarto, scatola o
latta) Panettone classico, 20,30 €-21,70 €-24,50 €; Panettone pere e
cioccolato, con pera semicandita, 20,90 €; Panettone farcito con crema al
limoncello, all’ananas o Gran cioccolato, 20,90 €.
Hanno appena
compiuti i 50 anni, quelli di Martesana
Milano, ma sono sempre lì, sulla breccia, anzi al forno, a inventare nuovi
dolci e nuove declinazione del panettone. Due le pasticcerie, due i laboratori,
la guida sempre salda nelle mani del
fondatore Enzo Santoro, maestro Ampi
(Associazione dei maestri pasticceri italiani), che però è così lungimirante da
lasciare la briglia sciolta anche ai più giovani dei suoi collaboratori. Il
segreto che rende orgoglioso Enzo è il lievito madre creato da lui stesso, dopo
prove e riprove, per trovare il più adatto alla sue creazioni. E poi
la qualità delle materie prime, l’abilità,
la serietà, la competenza…sembrano lodi sperticate, ma per capire se si tratta di un eccesso o di realtà
purtoppo (o per fortuna) c’è un solo metodo: provare i loro dolci. Chi scrive
l’ha fatto e ne è rimasto colpito prima, entusiasta poi.
Enzo Santoro, a destra con la figlia Manuela e i suoi pasticceri |
Panettone. Il tradizionale è…lui, cioè fatto come
dio comanda, soffice, burroso, dai profumati canditi all’arancia, lievitato
perfettamente. Uno di quelli che vanno per la maggiore, davvero squisito, è il Panetun de l’Enzo, creato appunto da
Santoro, che in un primo tempo tentò di
chiamarlo Panetun-Sacher, incorrendo nelle ire dei pasticcieri viennesi che ne
hanno il brevetto (del nome). Ridimensionato quindi a un più casalingo Panetun
de l’Enzo, non per questo è diventato meno buono: contempla una farcitura al
cioccolato e confettura di albicocche
con pezzetti dello stesso frutto candito e una copertura sempre di cioccolato
amaro al 65%.
La novità dell’anno
che sta per finire è però il Panettone
Strudel (qui niente problemi di copyright): lo firma il 27enne Marco
Battaglia, siciliano e responsabile del reparto forno. Semplice a dirsi,
difficile a farsi: alla pasta lievitata si uniscono i dolci ingredienti dello
strudel, mele, uvetta, pinoli e cannella. Una squisitezza.
Per Natale e il
periodo invernale, due altre novità dolciarie. La prima è la Torta al caco (meglio sarebbe dire: al
kaki, o, al cachi, in italiano diospiro), una limited edition (finiti i cachi…).
Creata da Alessandro Comaschi, capo pasticcere, contempla una base di frolla
con una mousse di mascarpone, una gelatina e una mousse al cachi e una
decorazione finale di marshmallow (toffolette o cotone dolce).
Il Tronchetto natalizio. In Martesana
viene rivisitato utilizzando per la base di frolla anche
arachidi salate e
mandorle, poi tre strati di Pan di Spagna all’olio extravergine e nocciola,
cremosi di cioccolato fondente e all’arancia e mousse di mandorle.
"Spaghettata" di marron glacé |
La prima pasticceria
Martesana è stata aperta in via Cagliero nel 1967. Per festeggiare il
cinquantenario Santoro&Company hanno deciso di produrre in successione, nel
corso di una anno, cinque torte, ognuna delle quali simboleggi un decennio. La
prima si chiama Spaghettata ai marron
glacé: pan di Spagna al cacao e mandorle come base per una mousse di
marroni (con pezzetti all’interno), sfere di cioccolato e wafer. Sopra ancora,
altro pan di Spagna, glassa al cacao e decorazioni di “spaghetti” di
marroni. Uuuuh!
Info. Martesana Milano, www.martesanamilano.com. Negozi: via Cagliero 14, tel. 0266986634.
Orari: 7.30-20.30 (mai chiuso); via Sarpi 62, tel. 02.99265069. Orari: 7.30-20
(mai chiuso). Prezzi. Panettoni (al kg): tradizionale 34 €, de l’Enzo e
Strudel, 38€; Torta al caco, 36 €; Tronchetto natalizio e Spaghettata ai marron
glacé, 42 €.
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