Addio al food,
focus sull’olio. La quinta edizione di Olio Officina Festival abbandona
l’anglofona parolina (“troppo usata e abusata”, secondo il creatore e direttore
della manifestazione Luigi Caricato) e si concentra sul futuro, per rompere gli
schemi, per mettere in luce cultura, gusto, storia e tecnologia. Non più quindi
Olio Officina Food Festival, ma più direttamente: Olio Officina Festival (Oof).
La kermesse si svolge a Milano - Palazzo delle Stelline - dal 21 al 23 gennaio. Titolo
e tema dell’edizione di quest’anno: Avanguardia.
L’olio del futuro. Oli sarebbe meglio specificare. Infatti grande spazio
sarà dato al blending, l’arte di mescolarne diverse qualità, come del resto si
fa già in altri campi, dal vino al whisky. In un laboratorio dedicato (in sala
Zucchi) ognuno potrà realizzare il suo personale blend, scegliendo fra diversi
campioni. Se l’extravergine farà la parte del leone in laboratori, discussioni
e degustazioni, il plurale si attaglierà anche ad altri momenti. Degustazioni,
quindi, di oli di semi, ma nobili, riflessioni sull’olio di palma, forse
eccessivamente criminalizzato, sugli stessi oli di sansa e di oliva, e sul
vergine, completamente assente dai supermercati. Si tratta, secondo Caricato,
di ricostruire e valorizzare la piramide della qualità dell’olio (al vertice,
l’extravergine, senza trascurare però tutte le altre tipologie, assegnando a
ciascuna il suo posto).
Di sinergia fra vino e olio si occuperà soprattutto
Antonello Maietta, presidente dell’Ais (Associazione italiana sommelier), dell’intrico
scientifico-giudiziario della Xylella il professor Giovanni Martelli con
l’agronomo Duccio Caccioni, di cucina crudista (rifà capolino il food…) Pietro
Corticelli con cinque chef e la campionessa mondiale di assaggio Marina
Solinas.
I Saggi Assaggi sono master di degustazioni guidate
di oli in purezza, anche abbinati a ricette finger oliocentriche. Nello spazio
Olitalia (sala Bramante), noti cuochi (da Fabrizio Ferrari a Pasquale Torrente)
si esibiranno o meglio saranno alle prese con una varietà di oli, ma anche di
aceti balsamici, durante show cooking in cui dovrebbe emergere una visione
nuova dell’uso dei condimenti. Mentre lo stesso Pasquale Torrente e la sua
brigata della Cuopperia di Cetara prepareranno assaggi dimostrativi di fritto all’italiana. Nel salotto letterario
Oof Libri-Pagine di gusto,
presentazione di manuali, saggi e testi di narrativa, teatro e poesia. Design e immagine (delle confezioni, ma
anche del convivio domestico (con Mauro Olivieri, Ilaria Santomanco e Alessia
Cipolla) e il concorso Le forme dell’olio
completano questa sezione. Spazio anche alla
dimensione artistica, con la conferenza/spettacolo di Antonio Pascale, Ricomincio da Massimo (Troisi), a film, mostre degli artisti del movimento Arte da Mangiare e alle fragranze: lo scrittore Aldo Nove disquisisce sull’Inafferrabilità del profumo e le sue millenarie forme.
Speciali annulli filatelici il 22 e il 23, dalle 11 alle 17.
dimensione artistica, con la conferenza/spettacolo di Antonio Pascale, Ricomincio da Massimo (Troisi), a film, mostre degli artisti del movimento Arte da Mangiare e alle fragranze: lo scrittore Aldo Nove disquisisce sull’Inafferrabilità del profumo e le sue millenarie forme.
Speciali annulli filatelici il 22 e il 23, dalle 11 alle 17.
Info.
Olio Officina Festival – Condimenti per il palato & per la mente, Palazzo
delle Stelline, corso Magenta 61, Milano. Il
programma dettagliato su: www.olioofficina.com. Orari: giovedì 21, 17-21.30; venerdì 22 e sabato 23, 9-21.30. Prezzi: 1 giorno, 15 €,
2 giorni, 30 €, compresi laboratori, degustazioni ecc. (in certi casi, fino a
esaurimento posti e/o con prenotazione sul sito). Giovedì 21, solo su invito o
comunque per chi abbia acquistato il doppio biglietto. Ragazzi fino a 13 anni e
studenti universitari (con tesserino), ingresso gratuito.
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