Gruppo di chef protagonisti di Identità Expo, davanti alla fontana del Castello Sforzesco di Milano. In prima fila, il terzo da sinistra è Claudio Sadler, il secondo da destra Pietro Leeman |
Siccome però l’Expo dura sei mesi, di tempo per aggirarsi fra il
Decumano e il Cardo (www.expo2015.org/it/esplora/sito-espositivo/cardo-e-decumano)
ce ne sarà, anche se nei primi giorni qualche pietosa quinta dipinta celerà gli
ultimi lavori.
E c’è anche il tempo di
meditare sui programmi di associazioni che hanno nella loro mission il gusto
della tavola, del buon cibo e della correttezza alimentazione.
Come quello di Identità Expo (www.identitagolose.it/sito/it/182/presentazione.html),
la proiezione di Identità Golose creata Paolo Marchi all’interno
dell’esposizione universale, con un formato inedito. Per sei mesi, ogni giorno,
dalle 10 alle 23, appuntamenti, conferenze, lezioni e show cooking
animeranno lo spazio, che ospiterà ovviamente anche un ristorante. Protagonisti, molti fra i migliori cuochi d’Italia (e anche del mondo), che si
alterneranno di settimana in settimana proponendo le loro creazioni.
Paolo Marchi |
Il
programma Prevede vari
momenti monotematici in lingua italiana e inglese: Le Cucine del Mondo,
dedicato alla grande cucina internazionale; Identità Giovani, per valorizzare
nuovi talenti dei fornelli; Identità di Vino, più tappe settimanali alla
scoperta della migliore enologia italiana; Identità di Pane e di Pizza; Identità
Naturali, su cucina vegetariana, vegana e crudista. E ancora: Identità Milano,
la finestra sulle tavole della città; Identità di Pasta, Identità Libri e la
Scuola di Cucina, in collaborazione con
ConviviumLab-Arte del Convivio.
E soprattutto, grandi menu d’autore.
Il
ristorante Al centro
della scena, un’idea di ristorazione e di moderna ospitalità italiana firmata
da alcuni fra i più grandi chef d’Italia e del mondo. Per cinque giorni alla
settimana, dal mercoledì alla domenica, a pranzo (12,30-15,30) e a cena
(19,30-22,30) sarà tempo di Italian &
International Best Chef: dunque 26 settimane per altrettante firme che si
alterneranno coadiuvate da una brigata fissa, coordinata dall’executive chef
Andrea Ribaldone del ristorante stellato I
Due Buoi di Alessandria, in collaborazione con i resident chef Domenico
della Salandra di Taglio a Milano e Domenico Schingaro del Due Buoi.
Grandi
cuochi A esordire
venerdì 1° maggio fino a domenica 3 sarà Massimo
Bottura patron dell’Osteria Francescana di Modena. Dopo di lui altri big: Ugo Alciati, Carlo Cracco, Giancarlo Perbellini, Roberto ed Enrico
Cerea, Gennaro Esposito, Marco Stabile, Emanuele Scarello, Moreno Cedroni,
Davide Oldani, Pino Cuttaia, Francesco Apreda, Davide Scabin, Antonino
Cannavacciuolo, fino a Italo Bassi e Riccardo Monco, dell’Enoteca Pinchiorri. Tra gli stranieri, confermati già
chef prestigiosi come lo sloveno Tomaž Kavčič, il peruviano Diego Muñoz, lo
statunitense Tony Mantuano e il brasiliano Rodrigo Oliveira. Il pranzo della
domenica sarà a quattro mani: una star italiana e una straniera dialogheranno in
un appuntamento davvero unico.
Contemporary
Italian Chef Il lunedì e il martedì, a pranzo,
saranno di scena altri straordinari cuochi tricolori, quali Christian e Manuel
Costardi, Norbert Niederkofler, Antonia Klugmann, Claudio Sadler, Andrea
Berton, Fabrizio Ferrari, Angelo Sabatelli, Cristina Bowerman e Fabio
Abbattista.
La
sera del lunedì e martedì,
infine, spazio al menu speciale Identità Golose Expo, una proposta innovativa a
cura di Andrea Ribaldone. Lo stesso chef presenterà un piatto nuovo e audace: Spaghetti Milano, in cui gli spaghettoni
vengono conditi con una sorta di salsa di risotto allo zafferano, con tanto di
gremolada, carne e midollo di ossobuco.
Ogni menu preparato dagli chef, di quattro portate, sarà proposto al
prezzo di 75 €, vini compresi. Il
pranzo a quattro mani costerà invece 90 €, vini compresi. Al di
fuori degli orari canonici di pranzo e cena, sarà sempre possibile ordinare un
pasto di qualità, scegliendo fra le proposte di buoni piatti di cucina
italiana, creati dallo stesso Ribaldone. E per tutta la giornata, la terrazza
coperta al primo piano ospiterà un cocktail bar d’autore.
Fra i partner (San Pellegrino - main sponsor -, Grana Padano, Monograno Felicetti e altri), Italia del Vino, consorzio che rappresenta l’alleanza di dodici fra
le più importanti realtà vitivinicole italiane: Banfi; Cantina Lunae; Ferrari
Fratelli Lunelli; Sartori; Zonin; Gruppo Italiano Vini; Librandi; Marchesi di
Barolo; Medici Ermete & Figli; Santa Margherita; Drei Donà -Tenuta la Palazza;
Terredora.
Pentole e alimenti del Benin, Africa. Progetto produttori e distributori di alimenti sani a Cotonou (Comunità del cibo) |
"Non saranno i governi e le agroindustrie a nutrire il mondo, ma le persone, i contadini, i pescatori e i
cuochi", continua Lohman. "È per questo che chiediamo a tutti i giovani di
raggiungerci a Milano per far sentire la nostra voce, confrontarci e creare il
sistema alimentare del futuro".
Milano si prepara a tre giorni di
festa e dibattiti dedicati sia ai temi cari all’associazione della chiocciola,
come ambiente e sostenibilità, sia ad appuntamenti tematici in cui riunire chi
condivide lo stesso lavoro.
"Vogliamo che i panettieri di tutto il mondo
abbiano la possibilità di condividere esperienze e problemi, così come i
casari, gli allevatori e gli agricoltori. E che ripartano dall’Italia con idee
e progetti nuovi, per continuare a collaborare una volta tornati a casa,
creando le basi per una rete ancora più solida. Per portare migliaia di giovani
a Milano abbiamo bisogno del sostegno di tutti", ragiona Joris Lohman. "Dobbiamo garantire il diritto al viaggio per questi ragazzi che provengono dai
quattro angoli del pianeta, per renderli artefici del loro e del nostro
futuro". A breve sarà disponibile una piattaforma sul sito www.slowfood.it
che permetterà a tutti di contribuire all’iniziativa.
"I fondi
saranno utilizzati anche per sostenere il progetto Diecimila Orti in Africa,
che sta mutando le sorti di molte comunità nel continente africano. È davvero utopico pensare che il
cambiamento del sistema alimentare possa avvenire rispettando le risorse del
pianeta e la sovranità alimentare dei popoli?". Anche l'utile dell'area SF verrà devoluta all'impresa. Secondo Carlo “Carlin” Petrini, presidente di SF, "tutto dipende dal livello di biodiversità alimentare che sapremo preservare. La biodiversità non è solo un elenco di specie, razze e varietà, ma
include le relazioni che intercorrono tra questi elementi: le relazioni che
tengono in piedi il mondo e che ci consentono di sopravvivere. Insomma, è
proprio la biodiversità la scintilla che accende l’energia per la vita e su cui
mettiamo l’accento nel nostro spazio all’interno dell’evento milanese".
Carlo Petrini |
Tre gli edifici in legno
certificato Pefc di Slow Food, che ospiteranno una mostra sulla biodiversità, le aree
degustazione Slow Cheese e Slow Wine, lo Slow Food Theater, dove assistere a
incontri, conferenze e spettacoli aperti, lo spazio
associativo e la libreria di Slow Food Editore.
Al centro un orto con le varietà
tipiche lombarde e curiosi consigli per creare il proprio sul balcone o in
vasca. Verranno coinvolti gli allievi delle scuole e le loro famiglie, perché
capiscano il ciclo delle stagioni e la struttura dei terreni.
Sarà un’enorme chiocciola rossa a dare il benvenuto ai visitatori che
entrano nello spazio di Slow Food, all’estremità
est del Decumano. Ad accoglierli una struttura in legno di larice
completamente sostenibile ispirata alle cascine lombarde, articolate su tre
lati, con un cortile interno. Si comincia con la mostra interattiva Scopri la
biodiversità, per poi assaggiare i formaggi a latte crudo proposti nell’area
Slow Cheese e finire con un dibattito organizzato nello Slow Food Theater. Quindi, un percorso educativo per
grandi e piccoli, suddiviso in colorate tappe in cui osservare e toccare con
mano le ricchezze del nostro pianeta.
Slow Cheese & Slow Wine In degustazione ogni giorno
quattro formaggi a latte crudo e quattro vini, a rappresentare la biodiversità
dei territori. Accanto alle grandi eccellenze italiane, come la Mozzarella di
bufala e il Parmigiano, oltre 30 prodotti dei Presìdi, il progetto con cui SF sostiene le produzioni tradizionali che rischiano di scomparire.
Slow Food Theater Uno spazio in cui assistere a
conferenze, dibattiti, presentazioni, ma anche proiezioni di film e
rappresentazioni teatrali e musicali.
Nell’ottobre 2014 Carlo Petrini, don Luigi Ciotti e Ermanno Olmi, hanno rivolto un appello ai giovani contadini,
pescatori, nomadi e indigeni che producono il nostro cibo quotidiano e che vale la pena di raccogliere (Vedi: www.slowfood.com/expo2015/wp-content/uploads/2015/01/Terra-Madre-Giovani-Slow-Food-a-Expo-2.pdf?f0807c
).
Info. Indirizzo
del padiglione: al termine del Decumano accanto alla Collina Mediterranea,
accesso Est Roserio. La visita della mostra Scopri la biodiversità e la
partecipazione agli eventi nello Slow Food Theater sono gratuite. Ticket
degustazione: formaggi: 8 €; formaggi accompagnati da un bicchiere di vino: 10 €.
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