Alois Vanlangenaeker |
Michelino Gioia |
Dieci anni alla guida dei fornelli di un Relais & Châteaux. Una stella sulla guida rossa Michelin. Un’eguale
predisposizione a valorizzare la cucina del territorio e interpretarla creativamente. Alois Vanlangenaeker e Michelino Gioia
esercitano la loro professione di chef nel Centro-sud. Il primo, fiammingo di
47 anni, al San Pietro di Positano
(Salerno), con due ristoranti, il nuovo Zass
(nuovo nel nome, dopo la ristrutturazione) e il più easy Carlino, direttamente sul mare. Il secondo, Michelino Gioia, di Benevento,
39 anni, al The Cesar de La Posta Vecchia di Ladispoli (Roma). Insomma, un belga,
ormai naturalizzato campano, sulla Costiera e un campano verace, sul mare
laziale, hanno compiuto un decennio alla guida delle loro cucine stellate. E lo
hanno festeggiato, fors’anche all’insaputa l'uno dell’altro, proprio questa primavera. Si tratta per altro di locali “cari”, vanno messi in conto almeno 70
euro, più le bevande, e non è difficile spingersi ben oltre i 100 euro. Ma ne
vale veramente la pena? Vediamo.
Zass del San Pietro
di Positano. Difficile prescindere dal contesto. La costiera amalfitana,
patrimonio Unesco dell’umanità per la sua bellezza, la sua storia, le sue
ceramiche, il limoncello, anzi lo sfusato di Amalfi, le alici di Cetara. E Positano,
uno dei suoi gioielli, con Amalfi, Praiano, Ravello, il fiordo di Furore,
Vietri sul Mare. Non solo mare meraviglioso con i gioiellini delle isolette Li Galli
in mostra, appartenute a Le Corbusier e poi a
Rudolf Nureyev, ma anche colline su cui passeggiare con brevi o
prolungate, anche romantiche, gite nel verde. Come l’escursione di circa 3 ore
che si può fare fra il bellissimo paesino di Nocelle (sopra Positano: vi si
arriva anche con autobus di linea) e Agerola, comune sparso a 630 metri s.l.m.,
noto per la produzione del Provolone del monaco, salumi di vaglia, eccellenti
taralli. E per le molteplici iniziative turistiche e culturali del Comune (www.comune.agerola.na.it).
Due indirizzi da non perdere: a Nocelle
il ristorantino Santa Croce (via
Nocelle 19, tel. 089.811260), schietta cucina di terra e di mare, gran vista
sul golfo. Ad Agerola, il ThanksMama Club (via Iovieno 1,
Bomerano, cell. 340.2528900), all’interno dell’antico e recentemente restaurato
Palazzo Acampora. Qui si punta sulle tradizioni locali: i salumi, la zucca
marinata, il Provolone, pasta patate e pancetta, possibilmente la frittata di
pasta, la carne arrostita. Sono divagazioni lecite dal tema principale, anche perché
sono gli stessi gestori e proprietari del San Pietro (Vito Cinque e la sua
famiglia), che indirizzano e magari accompagnano, in un’alternativa alla
classica vita da spiaggia e mare.Tramonto sulla terrazza del San Pietro |
L’albergo è unico: per vista, luminosa eleganza, studiato
comfort. Basti dire che la sua terrazza è stata definita dal New York Times “la più suggestiva del
mondo”. Ha spiaggia e piattaforme private, sul mare e fra le rocce, con accanto
l’allegro Carlino, ristorantino all’aperto (ma di gran qualità) a pochi metri dall’acqua;
la piscina con gran vista sul borgo di Praiano, il mare e i Monti Lattari; una ampia
hall di classe, camere con terrazzino a strapiombo, ceramiche dappertutto. Il
ristorante-gourmand è stato appena ristrutturato, evidenziandone i tratti di
parete calcarea. Ma per quanto accattivante
con le grandi vetrate sul mare, nella bella stagione si finisce per pranzare
all’aperto, in terrazza o sulla balconata. Ha un nuovo nome il ristorante,
Zass, una transiletterazione napoletana del russo zar, appellativo con cui
veniva indicato Salvatore Attanasio, nipote del fondatore Carlo Cinque e lui
stesso direttore dell’albergo (nonché a suo tempo sindaco di Positano).
A tavola si coniugano
grandi materie prime (comprese quelle provenienti dagli orti di proprietà e dal
limoneto), con innovazioni tecnologiche come il nuovo forno per pizza, brevettato.
Secondo la Michelin: “La cucina campana, una tra le più seducenti
d'Italia, viene qui proposta creativamente con tutta la forza dei suoi colori e
sapori. Il sogno diventa realtà grazie alla terrazza affacciata sul mare”.
Triglie, asparagi e vinaigrette mediterranea |
Sorbetto di Campari e pere |
Tanto per cominciare, l’apparentemente umile pizza, in
questa contesto, e tecnologie a parte, offerta magari come preantipasto, è meravigliosa.
Ma azzardiamo dei voti orientativi
(in decimi) per capire meglio il valore di un’esperienza culinaria, magari
limitata ma significativa e non perderci in aggettivazioni eccessive. Si
comincia, per esempio, con un tortino di
alici con salsa di acciughe e marmellata di pomodori: voto 7. Si continua con la zuppa
di piselli con calamaretti e agnoli ripieni di cipolla di Tropea: 7,5. Attenzione, è un crescendo
casuale, ma impressionante. Si passa agli splendidi ravioli con doppio ripieno di genovese di coniglio (tipica salsa della
tradizione napoletana, ma di altre carni, a base di cipolle), fave e foglie di rucola: e siamo all’8. Arrivano le triglie in crosta di pane, fior di latte, asparagi e vinaigrette
mediterranea, e si arriva sull’8,5
abbondante/quasi 9.
Dessert: uno stupendo Pere
e Campari (9) e buone fragole con Mascarpone e lime (8). Fuori gara la piccola pasticceria: perfetta.
Bellissima selezione di vini campani (anche del resto d’Italia e dall’estero,
ma chi si vuole allontanare dai prodotti di questi posti, a questi livelli?).
Chapeau.
La terrazza sul mare |
Il ristorante gourmand The Cesar |
The Cesar de La Posta
Vecchia. È una villa antica, sul mare, costruita nel 1640 dal principe
Odescalchi, sulla vestigia di due precedenti ville romane d’epoca imperiale.
Restaurata nel Novecento da Jean Paul Getty, magnate del petrolio, il quale
diede l’incarico di arredarla al grande critico d’arte Federico Zeri, con
mobili, arazzi e dipinti del Settecento. Ha un magnifico giardino, un piccolo
museo sotterraneo e a cielo aperto, piena com’è di vestigia romane, che vengono
lentamente riportate alla luce. Al suo
fianco, separato da una spiaggetta, il Castello Palo degli Odescalchi che, come
La Posta Vecchia, è stato costruito sui resti della città romana di Alsium, un
luogo in cui nel tempo furono innalzate molte altre ville romane, come quelle
di Pompeo, Cesare e Sallustio. A pochi chilometri, a Cerveteri, da non perdere
la necropoli etrusca della Banditaccia, luogo protetto dall’Unesco.
Risotto con gamberi rossi e limone candito |
In una dimora così antica, forse ci si aspetta già al
primo sguardo camere sontuose. E lo sono. Diciannove (di cui 8 suite), con quadri, arazzi, letti a baldacchino, alti
soffitti, ampi spazi. E grandi, suggestivi ambienti comuni, una piccola ma
graziosa piscina coperta quasi sul mare (peccato non ci sia una spiaggia
attrezzata). Con queste premesse, forse il nome del ristorante non poteva
essere molto diverso dall’attuale: The Cesar. Così ne parla la guida Michelin: “Romanticamente affacciato sul mare, la sontuosità della sala rivaleggia
con una cucina sapida e sofisticata: piatti mediterranei rivisitati in chiave
moderna e preparati in gran parte con i prodotti biologici dell'orto dell‘hotel”.
Ed ecco l’esperienza sul campo, cioè a tavola. S’inizia con acciuga farcita di baccalà, lardo e dolce di
pomodoro: voto 7,5. Gran balzo
all’insù nel piacere gustativo grazie alle mazzancolle
di Sicilia con foie gras, crema di fichi e semi di cacao, equilibrato,
perfetto e gustoso: 9. Si passa
quindi alle cappesante con galletta
croccante di maiale, salsa di mele a patata affumicata: 8. Entrano in scena i primi piatti. Risotto con gamberi rossi, limone candito e
timo: 8,5; e tortelli di fegato grasso, crema di porri e
zucca: 8,5. Secondi piatti. Branzino con agretti, scorzonera e salsa
d’arancia piccante: 8-; medaglione d’agnello in padella, caprino,
uva e coste di bieta: 8.
I
dessert. Spuma di limoncello e crumble
alla liquirizia: 7,5; e morbido di pistacchio, ribes nero e sorbetto
dalla tequila: 7,5.
Gioco
di parole facile ma vero: lo chef Michelino dà Gioia ai palati più inappetenti.
Il San Pietro di Positano, via Laurito 2, Positano (Sa), tel.
089.875455, www.ilsanpietro.it. Aperto
sino a fine ottobre. 59 camere (in 5 tipologie, da standard a premier special) tutte con terrazzo vista
mare: 450-1600 € a notte, seconda stagione e tipologia (in genere almeno 3
notti di permanenza). Offerte e promozioni sul sito. Ristorante Zass. Orari: 13-14.30, 20-22.30 (mai chiuso). Prezzi:
da 80 €. C/credito: tutte.
La Posta Vecchia, loc. Palo Laziale, Ladispoli (Roma), tel.
06.9949501, www.lapostavecchia.com. Aperto sino a fine ottobre. 19 camere di
cui 8 suite: 320-1760 € a notte, secondo stagione e tipologia. Ristorante The Cesar. Orari: 12.30-14.30, 20-22.30 (mai chiuso).
Prezzi: da 75 €. C/credito: tutte.
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