Un rosso da bere con piacere sul pesce? La saggezza marinara (e contadina) lo contemplava e, seppure non molti, ci sono anche oggi vini dal bel colore rubino, adatti alla bisogna o addirittura consigliati allo scopo.
Felice esempio ne è il Rina Russa, Frappato di Vittoria in purezza. Lo produce la cantina Santa Tresa, dei fratelli Stefano e Marina Girelli, già segnalata per il suo notevole Rosa, anch’esso da uve Frappato (e Nero d’Avola), ma appunto rosé (vedere il post del 9/7/2020, Rosa è una rosa è una rosa...).
Sabbia rossa, significa Rina Russa in dialetto siciliano, con riferimento al colore rossiccio dei terreni sabbiosi (poveri di argilla e ricchi di minerali almeno in superficie; più sotto, si fanno rocciosi e ancor più giù argillosi) di Santa Tresa, 50 ettari nel comune di Vittoria, nel Ragusano. L’uva Frappato (da antichi cloni aziendali), raccolta a mano verso fine settembre in cassette, trascorre la prima notte in celle frigo che abbassano la sua temperatura a circa 7°, poi viene diraspata e pigiata. Fermentazione quindi a temperatura controllata, intorno ai 20°, per una decina di giorni, per poi proseguire con la malolattica.
Fa matrimonio d’amore con gli involtini di sarde a beccafico, con un ripieno di uvetta, pinoli e pangrattato, piatto popolare che voleva imitare l'uccellino, detto beccafico perché si nutriva di quei frutti, poi cucinato e apprezzatissimo dalla nobiltà ottocentesca.
Rina Russa, Terre Siciliane Frappato Igp 2021 (50.000 bottiglie, 12 €).
Abbinamento elettivo: Involtini di sarde a beccafico.
Altri golosi abbinamenti: Zuppa di pesce, Filetto di tonno in crosta di pistacchi, Pesce spada arrostito.
INFO. Santa Tresa, contrada Santa Teresa, Vittoria (Ragusa), tel. 0932.1846555, www.santatresa.com .
Dalla piana ragusana alle contrade vulcaniche del Mongibello: un paio d’ore d’auto per 110 km e tutto cambia. Siamo appunto sull’Etna, comune di Viagrande: nella contrada Salto del Corvo/San Giovannello, a 650 m. slm., là dove s’incrociano gli adiacenti comuni di Trecastagni e Zafferana Etnea, c’è un piccolo appezzamento, una sorta di clos (come lo definirebbero in Francia, terreno chiuso da muretti) a terrazze, percorso da rasole (le antiche stradine) in pietra lavica.
Il vigneto è circondato dai monti Ilice e Gorna, due coni di vulcano inattivi, e si apre sullo Ionio con vista magnifica, avendo come riferimento la barocca Acireale, qualche km più in basso. Non lontano, in pieno Parco dell’Etna e a 800 m. slm, nel comune di Tre Castagni, un altro vigneto in forte pendenza, difficile da lavorare, sempre sorvegliato a distanza dall’Ilice e dal Gorna in un paesaggio d’incanto. In loco anche un palmento del 18° secolo, sulla via del recupero onde riportarlo alle antiche funzioni.
Giuseppe Luigi sostenne con generosità, al contrario della maggior parte dei possidenti siciliani, le sue
maestranze contadine e operaie, nonché, da sindaco di Lentini, la realizzazione di importanti opere pubbliche.L’Etna Rosso 2018 (2.700 bottiglie, 22 € in cantina e sullo shop del sito, sui 25-30 € in enoteca) deriva da uve Nerello Mascalese (80%) e Nerello Cappuccio (20%), il cui mosto è stato vinificato e poi è maturato per un anno in grandi tini inox da 10-20 hl.
Alla vista L’Etna Rosso 2018 si presenta di colore rubino scarico. Leggeri profumi di piccola frutta rossa con tratti minerali vulcanici, cui si aggiungono sentori speziati e di sottobosco. In bocca, vena sapida, tannini ben integrati, fragrante, setoso e persistente, ricco di personalità, con sensazioni gustative coerenti con le olfattive. Finale lungo.
Abbinamento elettivo: Filetto di maiale nero dei Nebrodi con riduzione di mosto cotto e castagne.
Altri golosi abbinamenti: Peperoni abbottonati (ripieni alla siciliana), Pasta alla Norma, Coda alla vaccinara, Petto d’anatra al finocchietto.
Etna Bianco 2018 (2.450 bottiglie, 22 € in cantina e sullo shop del sito, sui 25-30 € in enoteca).
Da uve Carricante (60%), Catarratto (30%) e Minnella (10%, vitigno tipicissimo dell’Etna), viti di 30-40 anni coltivate nelle contrade di Salto del Corvo e Carpenere, laddove venti montani e marini s’incontrano, influenzando, con l’escursione termica, gli aromi. Il vino bianco trascorre un anno nei tini d’acciaio, dopo di che viene imbottigliato e rimane da 6 mesi in su ad affinarsi nel vetro.
Abbinamento elettivo: Pasta con le sarde (con mollica tostata e finocchietto selvatico).
Altri golosi abbinamenti: Crudo di ricciola con salsa di mango e lime, Risotto ai frutti di mare, Gamberoni con salsa all’arancia, Frittura di totani e calamari.
INFO. Barone Beneventano, via Salto del Corvo 62, Viagrande (Catania), tel. 327.7336548, www.baronebeneventano.com , https://steinbruck.it .
Dall’estremo Sud all’estremo Nord.
A 2 passi dal fiume Piave, in Veneto, si trovano 3 giovani fratelli, Fabio, Alessio e Simone Cecchetto (foto sotto, a destra), alla guida della Cantina Ca’ di Rajo. E a 123 km, a Treppo Grande, in Friuli, la nuova azienda agricola e cantina Aganis, acquisita e reinventata di recente da loro. Un nuovo progetto, per il quale sono stati impiantati nuovi vigneti, preservando “un ecosistema già perfetto, dove la viticoltura si integra nell’habitat naturale, costituito anche da boschi e incorniciato da vette”, come spiega Simone Cecchetto.
Aganis è il nuovo nome dell’azienda agricola, sulle orme di una precedente da tempo dismessa: le agane sono figure della mitologia alpina, che abiterebbero intorno ai corsi d’acqua e in effetti accanto ai vigneti scorre il fiume Cormòr. Siamo ai piedi delle Alpi Giulie, a ridosso della zona vinicola dei Colli Orientali, tra i 200 e i 250 m. slm., in una natura percorsa da caprioli e altri animaletti selvatici, che qualche volta
scorrazzano tra filari e fiori d’ogni tipo. I fratelli hanno puntato sulle varietà autoctone, attualmente coltivate su 22 ettari di terreni caratterizzati da arenaria e marna (altri 15 sono a bosco). Dunque, viti di Friulano, Malvasia e Ribolla gialla fra i bianchi, Refosco, fra i rossi, ma il progetto prevede anche Pinot nero (per un rosé), Merlot, Cabernet Sauvignon e ancora due bianchi, Chardonnay e Sauvignon.Ma ecco alcuni dei loro vini più convincenti.
Peteç, Ribolla gialla spumante brut Friuli Doc 2021 (6.000 bottiglie, circa 14 € la bottiglia).
Significa “chiacchiera” in friulano Peteç, bollicine fatte apposta per conversare amabilmente, magari con cicchetti e fette di prosciutto San Daniele come aperitivo. Le uve, vendemmiate a settembre, e pressate sofficemente, una volta vinificate prendono la spuma nelle grandi autoclavi, senza fretta, con metodo Charmat lungo, che ne prevede la sosta in acciaio da 120 a 150 giorni. Poi l’imbottigliamento. La Ribolla gialla si è rivelata negli anni vitigno molto azzeccato per questi tipi di bollicine, fresche e fruttate.
Abbinamento elettivo: Insalata di baccalà con olive e sedano.
Altri abbinamenti: Terrina di pesce, Fiori di zucchine fritti, Fagottini di ricotta e scarola.
Flôr, Malvasia dei Colli Orientali del Friuli Doc 2021 (6.000 bottiglie, circa 14 € la bottiglia).
Abbinamento elettivo: Spaghetti con fasolari e pomodorini.
Altri abbinamenti: Carpaccio di ricciola, Tagliolini con gamberi profumati al timo, Tortino di zucchine e alici, Seppioline ai ferri con passata di ceci.
Po’ Folc, Refosco dal Peduncolo rosso dei Colli Orientali del Friuli Doc 2020 (3.500 bottiglie, 14-15 € la bottiglia)
Il Refosco è considerato da molti il re degli autoctoni friulani rossi, la strana denominazione deriva
dal fatto che la colorazione del pedicello (o peduncolo) muta poco prima della data della vendemmia e diviene appunto rossa. Po’ Folc in friulano significa invece Poi il Fulmine, non si sa se con riferimento ai temporali estivi o alla sorpresa del bevitore novizio al primo assaggio del vino...L’uva viene raccolta a settembre inoltrato, pressata sofficemente e viene poi lasciata in macerazione con le bucce per 2-3 settimane; quindi si avvia la fermentazione, compiuta grazie a lieviti selezionati, alla temperature di 20-24°. La maturazione del vino ha luogo in acciaio, tranne che per un 20% che si affina in barrique per 4 mesi, e ulteriormente nel vetro delle bottiglie per settimane o mesi.Abbinamento elettivo: Muset e brovada.
Altri abbinamenti: Tagliatelle al ragù di cinghiale, Polenta con salsiccia, Capriolo in salsa di mirtilli, Stinco di maiale alle prugne, Pizza con mozzarella, salsiccia e peperoni.
INFO. Società agricola Aganis, via Cocul 2, Treppo Grande (Udine), tel. 0422.855885, https://aganis.wine
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