mercoledì 18 settembre 2019

Premi e guide / Trent'anni di osterie per Slow Food: 1656 recensite sulla guida 2020 e una che manca...I 50 vini più buoni d'Italia, secondo Gardini & Co.

Il palco del Piccolo Teatro Strehler a Milano durante la presentazione della guida Osterie d'Italia

Non ci sono più stagioni. Una volta, la stagione dei premi, cominciava in novembre e finiva in dicembre, ora inizia già a metà settembre. Lo stesso giorno, il 16, sono stati presentati la guida di Slow Food Osterie d’Italia 2020, con relativa assegnazione delle “chiocciole” e “bottiglie” come riconoscimenti, e “I 50 migliori vini d’Italia” 2019, secondo la giuria del Best Italian Wine Awards (Biwa), guidata da Luca Gardini e Andrea Grignaffini. Ambedue a Milano.
Piccolo Teatro Strehler gremito per la show sulla nuova guida di Slow Food, curata come sempre da Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni, con una pletora di collaboratori da tutte le regioni. Sul palco si sono alternati il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e il sindaco Sala, osti “testimonial” e il fondatore Carlin Petrini, i due curatori e Michele Serra, che ha letto un lungo brano di Gianni Brera sulle osterie del tempo che fu, che sembrava, all’epoca, irripetibile. 
E invece…invece le osterie, grazie anche alla promozione della guida di Slow Food (alla 30ª edizione), bisogna riconoscerlo, dagli anni Ottanta del secolo scorso pian piano hanno saputo rinnovarsi, abbandonare eventuali vinacci e piatti poco curati, disfarsi dei tavoli di formica per tornare alla tradizione più autentica: quella del buon cibo e buon vino, garantiti da produttori seri del territorio, dispensati in un ambiente informale e conviviale, non di rado suggestivo. Come ha sottolineato Angelo
Angelo Bissolotti,
Osteria del treno di Milano
Bissolotti
, titolare dell’Osteria del treno di Milano, un anagramma di osteria è: è storia e un semianagramma di Osterie(a) d’Italia è ovviamente: è storia d’Italia
Il volume, di 900 pagine, un po’ ristretto nel formato per renderlo più agevole, ha cambiato in gran parte la tradizionale impaginazione verticale a 2 colonne - un locale per ognuna - inserendone in ogni pagina 2 e integrando le informazioni con la segnalazione delle osterie più vicine alle stazioni ferroviarie e ai caselli delle autostrade, con nuove icone per evidenziare i posti con tavoli all’aperto, vini al calice e birre artigianali.
Su 1656 osterie recensite (184 in più rispetto alla guida precedente), 268 hanno ricevuto la “chiocciola” che insignisce le migliori (11 in meno, però, rispetto al 2019).  
Sei premi speciali sono stati assegnati a: Antica Trattoria Di Pietro, di Melito Irpino (Avellino), per la Miglior interpretazione della cucina regionale; Stefano Sorci, dell'Oste Dispensa, di Orbetello (Grosseto), come Miglior giovane; Locanda Pecora Nera di Albi (Catanzaro), per la Miglior dispensa; Trattoria Visconti di Ambivere (Bergamo), per la Miglior carta dei vini; Trattoria Popolare L'Avvolgibile di Adriano Baldassarre a Roma, come Miglior novità; e La Brinca di Ne (Genova) per il Miglior oste (la famiglia Circella).
Dulcis in fundo, ecco la segnalazione di 5 osterie 5, al vertice in Italia, a insindacabile parere di chi scrive. Le prime quattro si trovano nella guida, segnalate con la chiocciola dell’eccellenza, l’ultima, calabrese, non c’è…ma meriterebbe di esserci!
Piemonte
Violetta. Fra Canelli e Nizza. Via Valle San Giovanni 1, Calamandrana (Asti), tel. 0141.769011. Prezzi: 35-40 € senza vino. Piatti mitici: tajarin al sugo di funghi porcini, finanziera
Madonna della Neve. Tra basso Monferrato e alta Langa. Loc. Madonna della Neve 2, Cessole (Asti), tel. 0144.850402. Prezzi: 28-34 € senza vino. Piatti mitici: agnolotti del plin alla curdunà (sul tovagliolo, sconditi tanto sono buoni di per sé stessi).
Lombardia
Altavilla. In Valtellina, vicino a Teglio (patria dei pizzoccheri). Via ai Monti 46, Bianzone (Sondrio), tel. 0342.720355. Prezzi: 32-40 € senza vino. Piatti mitici: i pizzoccheri, come li fa Lucinda, mamma di Anna Bertola, patronne (senza aglio, ma con cipolla); controfiletto di cervo con pere e castagne.
Campania
Perbacco. 100 km a Sud di Salerno, Pisciotta Marina è nota per le buonissime alici di menaica. In collina, a 6 o 7 km dal mare. Contrada Marina Campagna 5, Pisciotta (Salerno), tel. 0974.973889. Piatti mitici: alici alla pisciottana, spaghetti alla Garum
Pasta con melanzane ripiene di Casina Pia.
Prezzi: 33-38 €, senza vino. 
Calabria
Casina Pia. Davanti alle Dolomiti del Sud, sulla vallata di Prestarona. Contrada Prestarona, Canolo (Reggio Calabria), cell. 348.0102366 (risponde il patron Francesco Riccio). Prezzi: sui 30 €, vino della casa compreso. Museo contadino privato e trattoria, anche all’aperto. Piatti mitici: Pasta di casa con sugo di melanzane ‘mbuttunate, antipasti tipici, grigliata di carne

I 50 migliori vini d’Italia secondo Biwa
Sassicaia
Luca Gardini (miglior sommelier del mondo una decina d’anni fa) e il critico e giornalista Andrea Grignaffini, coaudivati da una giuria internazionale, ogni anno da otto anni, premiano le migliori bottiglie bevute nel periodo di riferimento. Per il 2019 il podio presenta la sorpresa di… una non 1° classificato infatti è il Sassicaia 2016 della Tenuta San Guido, esattamente come nel 2018 (annata a parte). 2° un Barolo, il Monvigliero 2015di Burlotto e 3° un bianco aromatico da dolci e formaggi erborinati, il Gewürztraminer Terminum 2016 della Cantina altoatesina Tramin. Qualche curosità, spigolando qua e là. Il primo spumante classico è il Franciacorta Ca’ del Bosco Annamaria Clementi Riserva 2009 (11°). Il secondo altoatesino è l’Appius, un bianco d’eccezione, prodotto in un numero limitatissimo di bottiglie, dalla Cantina Produttori San Michele Appiano (13°). Il primo Brunello di Montalcinoil 2013 di Casanova di Neri(). Il primo Vino Nobile di MontepulcianoLe Caggiole 2016 di Poliziano (); il primo Amarone, il Classico 2011 di Quintarelli (16°); il primo Valtellina Superiore, il Rocce rosse Sassella Riserva 2009 di Ar.Pe.pe (26°).
Timorasso Fausto
sorpresa. 
E l’ultimo della classifica, cioè il 50°? È un Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Vigna Il Cantico della figuraRiserva Classico 2016 di Andrea Felici.
Fra i sette premi speciali (potevano mai mancare?), segnalo almeno il Timorasso dei Colli Tortonesi Vigne Marina Coppi - Fausto del 2015, per il vino bianco da uve autoctone (“grande aderenza territoriale e varietale”) e il Terra Aspra, Matera Primitivo 2013 della Tenuta Marino,
premiato come Vino Pop, “verace e di carattere, fedele al territorio di produzione e di prezzo contenuto”.
Info. Osterie d'Italia 2020, 900 pagine, 22 €, Slow Food editore (disponibile la App da ottobre). BIWA, biwawards.it .

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