Che fatica. Ma spulcia e rispulcia, li ho
trovati. Sono i “miei” vincitori dell’anno, i migliori produttori, le migliori
bottiglie. Perché stancarsi a degustare decine di vini, installando giurie (o
facendosele in casa), cercare sponsor, convocare conferenze-stampa? Per me è
presto fatto, almeno in attesa che escano le varie guide del Gambero Rosso,
dell’Espresso, dei sommelier (una dell’Ais, l’altra della Fis) ecc. ecc. Mi è bastato mettere a confronto due
classifiche et voila (v. pussee giò).
Alcuni nasano (Gardini e Grignaffini, a destra)... |
Biwa si avvale per la
giuria (che ha assaggiato quest’estate 300 vini per tre sere consecutive -però)
anche di giornalisti come il vicedirettore della Gazzetta dello sport Pier Bergonzi (che ha fatto pubblicare la
classifica sul suo giornale in anticipo sulla conferenza-stampa/premiazione); Daniele
Cernilli, o Doctor Wine, come gli piace farsi chiamare; Antonio Paolini,
simpatico battutista e, vabbe’, certo “esperto critico gastronomico e degustatore,
firma di alcune fra le maggiori testate di settore che ha curato la
realizzazione di numerose guide” (testuale e scusate il disturbo); Tim Atkin
(Londra), Raoul Salama (con la a, di
Parigi), Christy Canterbury (New York, ettepareva, giornalista, giudice - oddio – formatrice e master of wine). Tutti
soloni del vino, insomma.
…altri sfarfallano (Massobrio e Gatti) |
Il Golosario,
non si sa. Si presume abbiano assaggiato, degustato e giudicato forse in un po’
più di 3 giorni, Paolo Massobrio e Marco Gatti, fra una scrittura e l'altra delle loro molteplici guide, iniziative, saloni ecc. e, forse altri loro sodali (qui erano
100 i vini da scegliere su non si sa quanti assaggiati).
Direte: alla fine chissà quante cantine,
quanti vini hanno in comune le due classifiche, dopotutto la classe non è acqua
e in quanto a giudizio sui migliori vini non ci dovrebbe essere gran
disaccordo. Macché. Biwa ritiene che
Giuseppe Mascarello e figlio con Monprivato Barolo 2010 (Piemonte) sia
il 1°, Giuseppe Rinaldi con Brunate
Barolo 2011 il 2° e Duemani con Duemani Costa Toscana Igp Cabernet 2012 (Toscana) il 3°. E poi giù fino al 50°
classificato.
Golosaria
non si pronuncia ma enuncia i 100 senza discriminare, anche se poi pare (pissi pissi…) che ci sia anche un primo, la Cantina Ligabue con il Minego (Lombardia). Come l’ho saputo? Eh
m’informo, giro, vedo ggente e anche siti internet (www.winenews.it, anzi: http://www.winenews.it/news/40027/il-minego-della-cantina-ligabue-in-valcamonica-il-vino-migliore-in-assoluto-della-top-hundred-2015-del-golosario-firmata-da-massobrio-e-gatti-con-tutte-le-etichette-che-saranno-in-assaggio-a-golosaria-2015-17-19-ottobre-milano)
Incrociando classifica dei 50 ed elenco
dei 100, sapete quanti sono i vini in comune ai due gruppi? Nessuno! E le
cantine? Tre. Come si spiega quest’ultima faccenda? Semplice. Anche se
concordano sull’eccellenza di tre cantine, le due “giurie” l’attribuiscono però
a vini diversi.
Ed ecco allora la “mia” superclassifica
incrociata:
1°?) Santa Barbara
(Marche): secondo Biwa per il Mossone Marche Rosso Igt 2012, secondo
Golosaria per il Verdicchio Castelli di
Jesi Classico Riserva Stefano Antonucci 2012.
2°?) Tua Rita
(Toscana): Secondo Biwa per il Redigaffi Toscana Rosso Igt 2012;
secondo Golosaria per il Giusto di Notri
2010
3°?) Ettore Germano
(Piemonte): secondo Biwa per l’Hérzu Langhe Doc Riesling 2013,
secondo Golosaria per l’Alta Langa brut
metodo classico.
La superclassifica delle tre aziende vinicole, comuni alle due classifiche, la determina Biwa, che colloca Santa Barbara al 20°
posto, Tua Rita al 30° ed Ettore Germano al 50°. Mentre per Golosaria: “questo
e quello, per me pari sono…”.
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