Castello aragonese degli Acquaviva, a Nardò |
Ma
la Terra d'Arneo, nonostante sia una piana magica, dalla ruralità affascinante
caratterizzata dalle antiche piante d'olivo e dalla macchia mediterranea, da
paludi e boschi, campi di grano e vigneti, e dal mare Jonio, è un’entità
pressocché sconosciuta al turismo di massa, tanto quanto lo era Carneade per il
don Abbondio manzoniano. Due comuni sono sul mare, Porto Cesareo e Nardò (quest’ultimo
non dista che 12 km dalla più nota Gallipoli), gli altri nell’entroterra e un
po' tutti sono una lieta scoperta per chi vuole trascorrere una vacanza
intelligente, ma anche divertente e godereccia. Nel campo artistico trionfa il
barocco leccese su chiese, portali e palazzi di Nardò, così come a tavola è un
tripudio di verdure, legumi, olive, olio extravergine, taralli e friseddhre, salumi
e formaggi, pesce sulla costa, e di vini autoctoni (ben 5 Doc), Negroamaro, Primitivo,
Malvasia nera e bianca, più i grandi rosati salentini. Nomi di produttori come
Leone de Castris, Cosimo Taurino, Castello Monaci, Conti Zecca, sono abbastanza
noti in tutta Italia, ma Arneo proprio no. Eppure, in quella terra si trovano. Meglio
così, egoisticamente, per il turista accorto, per il viaggiatore colto che
ancora può scoprire se non luoghi incontaminati, almeno posti ricchi di storia,
ma ancora a portata di molte borse senza troppi denari, e pregni di
una realtà fiera e vera, con cui confrontarsi, sia pure in maniera
rilassata.
Il bel canto del Gal
Ulivi secolari intorno all'agriturismo terreAmare |
Ecco
i risultati di un’esplorazione sul campo, dal taccuino del cronista
enogastronomico.
Ulivi
giovani e ulivi centenari circondano l'agriturismo terreAmare. Il mare e le spiagge di Torre Lapillo, a Porto Cesareo,
dalla sabbia bianca e fine, non sono che a 3 km. Sedici le camere (alcune
triple), nuove, spartane, ma dotate di aria condizionata, tv e doccia, caratterizzate
dalla testiera del letto adornata da piccole giare. Fare colazione qui e
soprattutto cenare sono un'esperienza da non perdere. I prodotti sono locali o
addirittura provengono da orti di proprietà. Magnifica l'acqua e sale, un pan
bagnato con olive, peperoni, capperi e ricotta salata; molto buoni i tagliolini
freschi con cipollati, pesto salentino e il
cosiddetto tartufo dei poveri, cioè
la mollica di pane abbrustolita. Imperdibili anche ciceri e tria (pasta e ceci)
e la braciola alla barese, un involtino di carne, verdure e pecorino
grattugiato.
Ciceri e tria al terreAmare |
Indirizzo: loc. S. Chiara, Villaggio Boncore, Porto Cesareo, tel. 388.8324300,
www.terreamare.it . Prezzo dei
pasti: 20-25 €. Camere doppie b&b 70-100 €.
Porto Cesareo è un grazioso
paese (5500 abitanti) di pescatori, dedito d'estate anche al turismo. Vanta un
parco marino straordinario, con ecosistemi di tipo sub-tropicale e associazioni
di animali tipiche dei mari caldi, come il coralligeno, a profondità minime;
fitta vegetazione, scoglie e scoglietti e fondali così integri da permettere la
presenza di giovani esemplari della tartaruga marina caretta caretta. (Pescaturismo
ed escursioni lungo la costa dell’Area marina protetta: cell. 338.9983491,
www.pescaturismopervivereilmare.it).
La
via delle pescherie che costeggia il porto ha una sua suggestione particolare,
soprattutto quando la domenica mattina, ma anche in altri giorni, si riempie di
gente che contratta il pescato; ogni negozio ha il suo peschereccio di
riferimento, i prodotti ittici più tipici qui sono la triglia, il gambero rosso
e le cozze, allevate a S. Isidoro, a pochi km. Al "ristorantone" Isola Lo Scoglio (anche albergo), su un
isolotto collegato alla terraferma da un corto pontile, si gustano piatti come
la mignolata (cavatelli, fagioli e cozze) e la ricciola alla salentina, con
patate schiacciate al rosmarino (tel.
0833.569079, www.isolaloscoglio.it, da 25 €).
Cacio e barocco
Guglia dell'Immacolata in piazza Salandra, a Nardò |
Si
riposa magnificamente in città al Relais
Il Mignano, in un palazzo medievale caratterizzato dall’imponente balcone
barocco (appunto il mignano). Belle camere, terrazze per cenare, cortiletto,
una bomboniera in cui si può dormire, in due, anche a soli 47 euro (in altra
stagione: 67-120 b&b. Indirizzo:
via Lata, 29, tel. 0833.572506,
www.hmdomus.com/spip.php?page=presentation&lang=it). Ma si riposa altrettanto bene in campagna. Per esempio
all’agriturismo Le Grancìe, casa colonica
degli anni Cinquanta ristrutturata con gusto, con relativa azienda agricola di circa 10 ettari coltivata a oliveto, carciofi e ortaggi stagionali
come pomodoro, melanzana, zucchina, fagiolino e zucca.
Doppia b&b 30-50 €; appartamenti, da 300
€ la settimana. Indirizzo: S. P. Nardò-Avetrana, km 17,3, tel. 366.4086794, www.agriturismolegrancie.it. O all’agriturismo
Adagio Salentino (contrada Pittuini, tel.
389.2629901, www.adagiosalentino.it), sei camere tra pian terreno e primo piano, con
cortiletti o spazio terrazzo dedicati (ottima prima colazione e, su
prenotazione, cene al barbecue). Doppia b&b 50-110 €.
Formaggi della masseria La Grande, di Boncore-Nardò |
Risaliamo verso il nord della Terra d’Arneo.
Appena fuori Nardò la Masseria Stellato
ha solo cinque camere intorno alla piazzetta interna con fontana a stella,
adornata da piante d’ulivo, di limoni e capperi. Ha anche un ristorantino da 30
coperti, che utilizza le verdure e
l’olio della fattoria. Indirizzo: Str. Provinciale 17,
Copertino-Nardò, www.salento.com/dove-dormire/masserie/nardo/masseria-stellato. Doppia b&b 100-150 €.
Copertino, santo e vino
Agrihotel Conte Salentino |
Casa Porcara |
Non
supera di molto le 200mila bottiglie Severino Garofano (loc. Tenuta
Monaci, tel. 0832.947512, http://garofano.aziendamonaci.com ), ma tutte
di pregio e sotto i 10 € la bottiglia. Val la pena di acquistare almeno il
Copertino Rosso Doc Eloquenzia e il Rosé Girofle.
Il maestoso castello
angioino, con tanto di fossato e bastioni ai quattro angoli, merita la
visita (www.castellodicopertino.beniculturali.it).
A
6/7 km Leverano è un borgo profumato: ci pensano 400 aziende
floricole che ne fanno uno dei
Leverano rosato Vecchia Torre |
Si
riposa, volendo, nella Tenuta Flora Maria, struttura bianco-candida con
sei belle camere e tre appartamentini a due passi dal vigneto. Cene tipiche
salentine nella sala della corte. Indirizzo: S.P. Leverano-Porto
Cesareo km. 3, tel. 335.1341363, www.tenutafloramaria.it.
Doppia b&b 60-150 €. Graziose e luminose anche le sette camere dell’Antico
casale, nel centro di Veglie, in un palazzo dei primi
del Novecento (via Novoli 22, tel. 339.2959355, www.anticocasalebeb.it, doppia b&b
70-80 €). Poco più in là si puo visitare un frantoio ipogeo del 16° secolo,
ristrutturato, e ricavato completamente in un banco
tufaceo.
Percorrendo la strada provinciale in direzione di Monteruga, vale
la pena di fermarsi alla masseria Casa Porcara, centro didattico
sulle risorse ambientali e agricole, visitato costantemente da studenti e
studiosi, dove si può dormire in stanze ampie e fresche, un po’ spartane
(doppia b&b 60-80 €), ma soprattutto dove pranzare, in ampie sale dai
soffitti in pietra a volta. La cucina si basa in gran parte su prodotti
biologici coltivati in proprio. Si gusta la buonissima puccia, un pane soffice
ripiene di olive celline di Nardò, particolarissime per il loro sentore di
frutti di bosco. E poi un tripudio di pitte di patate con cipollotti e olive,
tiegge con patate e cozze, salumi, formaggi, turcinieddhri (involtini di
frattaglie d’agnello alla brace), lajane con cime di rapa, carne alla griglia e
dolci tipici come il pasticciotto leccese. Prezzo: 20-27 €. Indirizzo: S.
P. Veglie-Monteruga km 2,5, tel. 0832.326402, www.casaporcara.it.
Gran finale...nel bicchiere
Sì, perché Salice Salentino e Guagnano hanno pure i loro pregi architettonici (chiese e case nobili) e rurali (masserie), ma soprattutto sono luoghi in cui il vino di qualità la fa da protagonista.
Salice, dove ha la sua sede promozionale, presso Casina Ripa (via Leone 36, www.casinaripa.it), il Consorzio del Salice Salentino Dop, vanta almeno due grandi produttori. Lo storico (risale al Seicento) Leone de Castris, famoso per il suo Fives Roses (era il rosato della contrada 5 rose, che piacque così tanto al generale americano Charles Poletti da farselo imbottigliare, nel 1943, col nome inglese, per portarselo a casa), produce parecchi vini. Il migliore è probabilmente il Salice Salentino Rosso Riserva Donna Lisa, sui 26 € la bottiglia. Ma si scende a 10 € con l’altrettanto notevole Salice Salentino Riserva 50a Vendemmia. Indirizzo: via Senatore de Castris 26, tel. 0832731112, www.leonedecastris.com.
Sempre a Salice, Castello Monaci (proprietà di un grande gruppo vinicolo, il Giv) produce su 150 ettari nel cuore della Doc 2 milioni di bottiglie di esemplare qualità. Al vertice il setoso Artas, Primitivo al 100% (sui 22 €); molto buoni anche i Salice Salentino Liante e Riserva Aiace, sorprendente il Medos, una malvasia nera in purezza (11 €). Indirizzo: c.da Monaci, tel. 0831.665700, www.castellomonaci.it.
A Guagnano, Magistra Vini, nella sua nuova, affascinante sede, la cantina Eméra, produce, per ora, solo un Salice Salentino rosso Riserva (in commercio dal 2015), mentre si possono acquistare i vini di altre zone, di aziende di proprietà, come l’eccellente SuddelSud (da negroamaro, primitivo, merlot, shiraz e cabernet). Indirizzo: via Provinciale 222, tel. 0832.704398, 800.034529.
Sempre a Salice, Castello Monaci (proprietà di un grande gruppo vinicolo, il Giv) produce su 150 ettari nel cuore della Doc 2 milioni di bottiglie di esemplare qualità. Al vertice il setoso Artas, Primitivo al 100% (sui 22 €); molto buoni anche i Salice Salentino Liante e Riserva Aiace, sorprendente il Medos, una malvasia nera in purezza (11 €). Indirizzo: c.da Monaci, tel. 0831.665700, www.castellomonaci.it.
A Guagnano, Magistra Vini, nella sua nuova, affascinante sede, la cantina Eméra, produce, per ora, solo un Salice Salentino rosso Riserva (in commercio dal 2015), mentre si possono acquistare i vini di altre zone, di aziende di proprietà, come l’eccellente SuddelSud (da negroamaro, primitivo, merlot, shiraz e cabernet). Indirizzo: via Provinciale 222, tel. 0832.704398, 800.034529.
Feudi di Guagnano
(circa 100mila bottiglie) ha giusta notorietà per almeno tre vini: Il Salice
Salentino Cupone Riserva (negroamaro e malvasia nera, 11 €), Le Camarde
(negroamaro e primitivo, 8,50 €) e Nero di velluto (negroamaro in purezza, uve
appassite per un mese, sui 19 €). Indirizzo: via Cellino 3, tel.
0832.705422, www.feudiguagnano.it.
Dulcis in fundo, la Cosimo Taurino, una delle più grandi aziende vinicole italiane per qualità, con la sua tenuta Notarpanaro. Il monumento al Negroamaro è il Salento rosso Patriglione, un vino immenso nei suoi profumi e sentori, nella sua dolce speziatura, nella leggiadria che non ne contraddice la sontuosità (sui 40 €). Eccellente anche il Negroamaro Notarpanaro (12 €), l'A64 Cosimo Taurino (vi fa capolino il cabernet; sui 18 €); e l'intenso e soave Salento passito Le Ricordanze. Dulcis in fundo, appunto.
Indirizzo: SS 605, tel. 0832.706490, www.taurinovini.it.
Patriglione, matura bene oltre 20 anni |
Dulcis in fundo, la Cosimo Taurino, una delle più grandi aziende vinicole italiane per qualità, con la sua tenuta Notarpanaro. Il monumento al Negroamaro è il Salento rosso Patriglione, un vino immenso nei suoi profumi e sentori, nella sua dolce speziatura, nella leggiadria che non ne contraddice la sontuosità (sui 40 €). Eccellente anche il Negroamaro Notarpanaro (12 €), l'A64 Cosimo Taurino (vi fa capolino il cabernet; sui 18 €); e l'intenso e soave Salento passito Le Ricordanze. Dulcis in fundo, appunto.
Indirizzo: SS 605, tel. 0832.706490, www.taurinovini.it.
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