
La nuova Tenuta Aminta della Famiglia Cecchi: si trova in località Castelnuovo dell'Abate, a Montalcino.
Perduto è tutto il tempo / che in amar non si spende Dal coro “O bella età de l’oro”, dell’Aminta di Torquato Tasso, favola pastorale (1573).

Torquato Tasso
Chissà se la Famiglia Cecchi si è voluta ispirare al poeta e drammaturgo sorrentino per il nome da assegnare alla sua nuova azienda agricola di Montalcino? “È così”, dice Andrea Cecchi, presidente e ceo, “ma solo in seconda, anzi in terza istanza”. E spiega che la prima motivazione del nome è un omaggio a sua madre Anita Sardelli (Anita/Aminta), scomparsa nel 2017, 
Andrea Cecchi
figura fortemente ispiratrice di più generazioni. La seconda, è un’assonanza con il monte Amiata (cambio di lettera), che domina il paesaggio e influenza il microclima della tenuta. Il riferimento all’Aminta del Tasso infine non è solo
poetico, ma in qualche modo anche concreto. Nella lirica la fonte ove si bagna la ninfa Silvia, di cui è innamorato il pastore Aminta, ha un ruolo fondamentale: lì Silvia viene aggredita da un satiro e lì viene salvata da Aminta; epperò fugge senza ringraziarlo. In un alternarsi di presunta morte della ninfa e di tentativo di suicidio del pastore disperato, i due giovani si reincontrano infine salvi e l’amore trionfa.
Ebbene, nella Tenuta Aminta esiste una fonte termale naturale ai margini del vicino bosco.
E l’amore, almeno per il buon vino, trionfa anche oggi? Vediamo.
La Luigi Cecchi & Figli è un’azienda vitivinicola fondata nel 1893, che oggi produce circa 8,5 milioni di bottiglie, contando su oltre 300 ettari vitati nei territori di Castellina in Chianti (Siena), in Maremma (Grosseto) e in Umbria (Montefalco). Chianti Classico e Nobile di Montepulciano, Morellino di Scansano e Vernaccia di San Gimignano, Sagrantino e Rosso di Montefalco i Doc e Docg più gettonati.
La nuova Tenuta Aminta di Montalcino invece, produce da pochissimi anni i due vini classici del territorio di Montalcino, Brunello Docg e Rosso Doc, solo in qualche migliaio di bottiglie, e l’intenzione non è certo quella di incrementarne il numero, se non marginalmente. Ma di concentrarsi su un’estrema qualità, che tenga però conto della tradizione come delle istanze più attuali, dalla vigna alla cantina.
Si tratta di 6 ettari di vigneto Sangiovese, su tre corpi, nella frazione di Castelnuovo dell’Abate, area sud-orientale di Montalcino: Pian Bassolino, Cantina e Caselle. Suoli compositi, basse rese per ettaro (70 qli), densità d’impianto di 4500 piante/ha sono i presupposti, insieme al sapiente mix di uve dai tre territori, per la scelta dei mosti più adatti alla produzione dei due vini ilciniani.
Ma vediamoli più da vicino, i “neonati”, partendo dal campo.
L’uva Sangiovese nel 2020, grazie anche a una primavera mite, buona soleggiatura fino a luglio e piogge sporadiche, si è presentata alla vendemmia in ottimo equilibrio tra acidità e zuccheri e grazie all’elevata escursione termica, nelle ultime settimane, con grande potenziale aromatico.
Il Brunello di Montalcino Docg 2020 Aminta (100% Sangiovese) è maturato due anni nel rovere (tonneau e botti da 20 hl), poi per altri due anni si è affinato in bottiglia.
Il risultato nel bicchiere? Un bel colore rosso rubino carico, per iniziare. Profumi floreali appena accennati si dileguano in quelli più vividi di ciliegia e mora, con accenni di buccia d’arancia e note speziate. Sorso potente ma raffinato, fresco e complesso, tannini levigati, succulenza accentuata; finale persistente, con netti aromi speziati.
Abbinamenti: Pappardelle con sugo di lepre, Tortelli di patate con ragù di carne, Petto d’anatra in salsa di Brunello, Guancia fondente al cucchiaio con patate schiacciate.
Ne sono state prodotte 3120 bottiglie, più 250 magnum e 50 jeroboam (doppie magnum).
Prezzo: sui 55 € la bottiglia (in enoteca).
Appare di colore rubino brillante. Si avvertono al naso profumi di fragolina e ciliegia, violetta e chiodi di garofano. Fresco ed elegante in bocca, con una certa sapidità agrumata, tannini nobili e succosa mineralità.
Abbinamenti: Pici con salsiccia e funghi, Risotto con sugo di piccione, Bistecca alla fiorentina, Peposo, Brasato di manzo al vino rosso.
Ne sono state prodotte 3.117 bottiglie e 45 magnum.
Prezzo: 20 € (in enoteca).

Nessun commento:
Posta un commento