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La facciata del Pad. 1 dell'Emilia-Romagna al 57° Vinitaly del prossimo aprile 2025 |
I saporitissimi tortellini modenesi alla panna (asciutti, ma cotti in brodo di gallina, ripieni di prosciutto crudo, mortadella, Parmigiano Reggiano), preparati dai ragazzi del progetto modenese Il Tortellante (laboratorio terapeutico dove giovani e adulti autistici imparano dalle “nonne” a tirare la pasta fresca a mano) saranno protagonisti al Vinitaly del prossimo aprile.
Nel nuovissimo padiglione 1 della Fiera di Verona, come sempre assegnato alla Regione Emilia-Romagna, i ragazzi del Tortellante, ispirati e guidati da Massimo Bottura (lo chef-patron della tristellata Osteria Francescana), prepareranno i famosi tortellini e, aiutati dai cuochi della Francescana, una serie di piatti della tradizione regionale, anche rivisitata.
Il padiglione è stato concepito con una veste grafica (curata da Impronta Digitale) che evidenzia i colori dei tanti vini regionali nelle loro mille sfumature: lungo la famosa Via Emilia si passa infatti dal rosso rubino del Sangiovese di Romagna al giallo paglierino della Malvasia piacentina, all'ambrato dell'Albana passita e alle sfumature rosa dei Lambrusco di Modena e Reggio – le cui uve nascono in 50mila ettari di vigneti. Anche così, e probabilmente nel migliore dei modi, Bottura festeggerà i trent’anni dell’apertura della sua Osteria Francescana. Bottura (3° da dx) e Lambrusco...
Il padiglione emilanoromagnolo sfodera un clam nuovo, slogan o richiamo come si voglia dire: Vieni VIA con me, a rammentare lo sviluppo della vitivinicoltura lungo la Via Emila (creata come si sa dai Romani 2212 anni fa).
“VIA” evidenzia appunto la fama della Via Emilia, “con me” – lo rammenta sempre Bottura – la
convivialità che contraddistingue la tavola e il bicchiere dei veri gourmet ed estimatori della qualità del vino.Ma naturalmente non mancheranno le specialità gastronomiche di una regione ricchissima di cibi tradizionali e di gran qualità, dai formaggi ai salumi, dalle paste fresche ai bolliti. Ne citeremo due per tutti: l’Aceto Balsamico di Modena (che raggiunge i vertici nella versione storica “Tradizionale”, maturata almeno 12 anni nelle botticelle di legni vari) e il Parmigiano Reggiano, eccellenza di fama mondiale. Ebbene, il connubio fra tocchetti di Parmigiano e le gocce di Aceto Balsamico costituiscono un perfetto matrimonio d’amore dai delicati contrasti salato/dolce. Da accostare magari a un secco e rosato Lambrusco modenese.
E ancora in tema di Aceto Balsamico di Modena Igp e Lambrusco ecco due cocktail creati dal barman Andrea Paganelli dell’Abi, presentati pochi giorni fa al Craft Gin Fest di Cervia.
Il Balsamico (nella foto, a sx) è un mix di Gin, Vermouth rosso, Bitter Campari e fiori di sambuco, impreziosito da gocce di Aceto Balsamico di Modena.
Il più rappresentativo e intrigante è però il Ruber Emilianum (nella foto, a dx): ¼ di Vermouth rosso, ¼ di Bitter Campari, 2/4 di Lambrusco, gocce finali di Aceto Balsamico di Modena Invecchiato (proporzioni mie). Perfetto per accompagnare le scaglie di Parmigiano spruzzate, of course, di Balsamico.
Info. Vinitaly 2025, alla Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile 2025, www.vinitaly.com .
Consorzio produttori aceto balsamico tradizionale di Modena, https://balsamico.it .
Osteria Francescana, https://osteriafrancescana.it .