martedì 1 ottobre 2024

Il Pinot noir in 50 sfumature. A Voghera, da sabato a lunedì i grandi vini rossi dell'Oltrepò pavese, ma anche di tante regioni italiane e di paesi esteri

 


Cinquanta sfumature di grigio, di nero o di rosso? No, non si tratta della libraria e fortunata epopea erotica di El James, o degli analoghi film che ne sono stati ricavati nell’ultimo decennio. 50 Sfumature di Pinot Noir è una “saga” enoica (quest'anno alla V edizione) che, pur coniugando il nome di uno dei

più celebri vini del mondo alla francese, si svolge tra pochi giorni in Italia, Lombardia, Oltrepò pavese. E infine, a Voghera, centro vinicolo e industriale dell’Oltrepò, graziosa cittadina di 39mila abitanti, di origini romane e poi longobarde, franche e via via viscontee, sforzesche, spagnole, francesi, austriache, sabaude...Il Duomo, il Castello visconteo, il Museo di storia militare G. Beccari sono fra le glorie del luogo. Nonché...la non abbastanza famosa mostarda Barbieri, il peperone e la cipolla De.Co. (Denominazione comunale) e i dolci Zuppa Vogherese e Stracchino di Voghera.

Ma, ohibò, qui devesi parlar di vino. E dunque, si torni a bomba, anzi a damigiana. Se si vuol conoscere de visu, anzi, de ore (bocca) tutto ma proprio tutto sul Pinot nero, è d’obbligo venire a Voghera nel weekend lungo fra il 5 e il 7 ottobre, per la kermesse internazionale organizzata dal Movimento del Turismo del vino Lombardia (deus ex machina il suo presidente Carlo Pietrasanta), naturalmente con il sostegno delle varie istituzioni politiche lombarde, sindaco, assessori, sponsor ecc. 

Ma sentiamo Pietrasanta: “La manifestazione è un omaggio al vitigno principe dell’Oltrepò pavese, che con i suoi 3mila ettari coltivati a Pinot nero è la terza zona europea per importanza, dopo Borgogna e Champagne. A Voghera, ormai una delle capitali mondiali del Pinot noir saranno quindi presenti cantine di varie zone francesi (oltre alle già citate, Alsazia, Linguadoca, Occitania, Provenza) e poi Slovenia e persino la lontana Nuova Zelanda”. 

Però la parte del leone, oltre ovviamente all’Oltrepò, la faranno le regioni italiane, dal Piemonte al Trentino-Alto Adige, dal Friuli-Venezia Giulia a Marche e Umbria, e finanche Campania, Puglia e Sicilia, per non dire del resto della Lombardia.

Già, perché se non sono proprio 50, sono comunque tante le sfumature o meglio le versioni cui dà vita

Etichetta di un Romanée Conti '45,
il Pinot nero più famoso al mondo

l’uva Pinot nero, vitigno peraltro non facile da coltivare.

C’è la versione ferma, rossa e la versione bollicine (uva vinificata in bianco) più nobile: metodo classico italiano nonché lo Champagne francese; e non mancano i rosati e i vini frizzanti. 

Tutto questo vedrà la luce nella tre giorni vogherese, in un turbinio di degustazioni, talk show, persino concerti.

Sabato 5 e domenica 6 la manifestazione è aperta a tutti, dalle 11 alle 20 (domenica fino alle 19). Lunedì invece è riservato ai professionisti dell’Ho.Re.Ca. con un evento che si terrà all’Istituto Gallini dalle 10,30 alle 16. 

Come si partecipa? Acquistando l’apposito calice presso il Pinot Noir Point di piazza Duomo, o anche on line.

La mostarda vogherese
Tra le varie iniziative, meritano particolare segnalazione il talk show Pinot noir in scena, in diretta con gli House of wine: sabato 5, al Teatro Garavani (h 18) commenteranno tre versioni di Pinot noir: una dell’Oltrepò, una di altra zona italiana e una del “resto del mondo”. Poi, dopo l’aperitivo nel foyer (con, da sgranocchiare, il Riscotto (biscotto salato che sa di risotto al peperone di Voghera!), Concerto Vino e Lirica con le più celebri arie operistiche dedicate al vino (ahimè, non al Pinot nero in particolare: pare non ne esistano): musiche di Verdi, Donizetti, Mascagni, Handel, J. Strauss, Offenbach, ma anche di Gaber, Danzi. Interessanti anche gli incontri con Claudio Maspes dell’Aspi su Pinot Noir e cioccolato? (sabato alle 16, presso Ubik, via Emilia 102) e Quando bere una bollicina Metodo Classico? (domenica alle 11,30, medesimo indirizzo).

Ma dove si degustano le oltre 90 etichette di Pinot noir? Soprattutto nelle location del centro storico, bistrot, gastronomie, pasticcerie, ma anche librerie, show room e persino in una pescheria e una torrefazione; e poi in cortili e piazzette. E, per non farsi mancare niente, oltre ai pinot neri in purezza, si potrà provarli in cocktail, magari come spritz, o miscelati con un gin autoctono dell’Oltrepò. 

Info. Pinot noir Point: p.za Duomo 15. Contatti: 351 8809912,  segreteria@50sfumaturedipinotnoir.it   Per partecipare alle varie iniziative e degustazioni bisogna acquistare un ticket e ritirare il calice presso il Pinot Noir Point, al prezzo di 30 € (in prevendita sul sito, sino al 5 ottobre h 10, 25 €), che dà diritto a 8 degustazioni di vini italiani e di 1 internazionale, a una degustazione food by Provolone Valpadana Dop (in mappa al n. 47) e all’ingresso a Pinot noir in scena fino ad esaurimento posti. www.50sfumaturedipinotnoir.it


Alcuni Pinot nero dell'azienda oltrepadana Conte Vistarino