venerdì 16 maggio 2014

Parini e Parizzi / Per me pari soono...



L'ingresso della Drogheria Parini

Ferri, Pagani e Parizzi

L'imprenditore Giuseppe Ferri, alla guida della Compagnia della Ristorazione (di cui fanno parte la famosa Pasticceria Taveggia e il bar Al Panino di piazza Liberty) cercava un socio per rilanciare la storica Drogheria Parini 1915, di Milano. E l'ha trovato - formalmente come consulente - in Marco Parizzi, chef e patron dell'omonimo ristorante di Parma (1 stella Michelin). Così Ferri, una volta rilevata la vecchia drogheria dalla famiglia Parini, ha proceduto a una ristrutturazione e a un ampliamento da 2 milioni di euro,  servendosi non solo  del concept creativo dell'architetto Giovanni Pagani, ma fin da subito dei pareri, spesso "vincolanti", del consulente enogastronomico, appunto Parizzi, coinvolto anche lui nell'avventura.
I locali sotterranei di via Borgospesso (traversa di via Montenapoleone), che si estendono sotto la chiesa di San Francesco di Paola (con facciata su via Manzoni) sono stati ampliati da 200 a 600 mq, è stata installata una cucina, tre nuove sale ristorante, una sala bar per aperitivi e degustazioni, l'enoteca. Rimane naturalmente lo spazio per gli acquisti di prodotti gastronomici scelti da Parizzi, forniti da produttori d'alta qualità (Verrigni per la pasta, ad esempio, Airone per il riso, Frantoio di Sant'Agata per l'olio), ma venduti tutti con il marchio Parini.


Il cocktail Parini: vodka, succo
di mela, Martini bianco e sweet&sour
La ristorazione vuol essere la più easy e décontractée possibile. Gran scelta di salumi e formaggi, insalate particolari e  un paio di piatti milanesi, ma cucinati comme il faut: la cotoletta "del Parini" e il risotto alla milanese con spezzatino di ossobuco. Non c'è una carta classica, divisa in antipasti, primi e secondi, ma una lista di piatti del giorno, per cui ognuno potrà comporre il proprio menu, oppure mangiare un solo piatto, freddo o caldo.  Da non farsi sfuggire gli ottimi sushi di pasta: mezzi paccheri ripieni di tartare di gamberi, salmone o tonno.
Il Daniela, servito con fetta di culatello:vodka,
vodka al melone, succo d'ananas, granatina
Ci si ristora seduti a grandi tavoli di legno o addirittura di marmo mediceo (quello da macelleria d'antan), sotto volte di mattoni a vista, su pavimenti di legno, con specchi anticati un po' dappertutto. Si può pranzare, fare merenda, cenare no-stop da mezzogiorno a tarda sera, anche se il locale è già aperto per la vendita e le colazioni dalle 8. Prezzi abbordabili, a meno che non si voglia ordinare caviale (c'è pure quello come  pure l'umile e gustosa spalla cotta).
E dal bancone del bar vengono serviti non solo vini e spumanti, ma anche cocktail. Li prepara il bravo Carlo Tacconi, che per l'occasione dell'inaugurazione, ne ha inventati due (che rimangono sulla carta), il Parini (of course) e il Daniela, in onore della moglie di Parizzi, anche lei coinvolta nell'avventura del nuovo, vecchio Parini.
Drogheria Parini 1915, via Borgospesso 1, Milano, tel. 02.36683500, www.parini1915.it. Orari: 8-23 (mai chiuso).

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